La nuova arrivata

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*ring ring*

"Archie tesoro, ti sto aspettando qui da Pop's da ben quindici minuti, e sappi che di solito sono io a farmi aspettare" 

"Si, Veronica lo so, sto arrivando. Hai notizie di Jughead?"

"No, suppongo sia in giro o al Drago Bianco con i Serpents... oh eccolo li, il tuo migliore amico è appena entrato, sbrigati a venire mi amor", dice Veronica chiudendo la chiamata con il suo ragazzo Archie. "Ma chi si rivede, come vanno le cose al Sud?" continua rivolgendosi al ragazzo seduto di fronte, "Come al solito, non tutti abbiamo un padre mafioso come il tuo sai?" ribatte lo strano ragazzo. "Scusate il ritardo ragazzi. Hey Ronnie", afferma Archie appena entrato nel locale, Veronica si alza in piedi e i due si lasciano un dolce bacio sulle labbra,"Hey Jug, tutto bene?" continua riferendosi a Jughead questa volta. "Non direi Arch, il nostro amico ha appena tirato in ballo il mio essere stata generata da un uomo d'affari a cui non piace seguire la legge, credo abbia qualcosa che non va" afferma Veronica dirigendosi al bancone, Archie si siede, "Cos'è successo con i Serpents, Jug?", "Niente, stai tranquillo, con loro va tutto bene" risponde l'amico mangiando delle patatine, "E allora cosa c'è che non va?" chiede Archie alzando un sopracciglio, "Mi è successa una cosa strana  poco fa e.." "Ragazzi, vi presento la nostra nuova compagna di classe, l'ho vista all'entrata sola e incuriosita cosi' ho pensato di presentarmi." afferma Veronica interrompendo la conversazione, "Ciao, io sono Elizabeth Cooper", dice con un filo di voce una diciassettenne abbastanza alta, con dei morbidi capelli biondi, e degli occhi verde smeraldo. Indossa una gonna color rame che copre fino al ginocchio, degli stivaletti grigi, e una camicetta rosa con un cardigan del medesimo colore. 

Elizabeth's pov

Mi sono trasferita qui a Riverdale insieme a mia madre dopo un brutto periodo a New York, abbiamo deciso di lasciare mio padre e mia sorella nella nostra vecchia casa dopo una grande lite, e con gran coraggio siamo partite dirette qui: una delle citta' piu' piccole e isolate che conosca. I Coopers, la famiglia di mio padre, hanno vissuto a Riverdale per tanti anni ma poi si sono sparsi tutti in giro per il mondo, noi siamo un po' come la vecchia ma nuova famiglia che ricomincia a vivere in questa citta'. Non so come sara' questa nuova vita, so che sara' tutto diverso, avro' nuovi compagni di classe, nuovi professori, una nuova stanza tutta per me e non dovro' piu' dividere niente con mia sorella Polly, ci saremo solo io e mia madre. Lei è forse la persona piu' protettiva e gelosa che conosca, ma è anche sensibile, è molto brava a nascondere le sue emozioni, so che ha avuto un passato oscuro, anche se lei non ne ha mai parlato, e so anche che per lei non è stato facile prendere la decisione di trasferirsi qui con me, lasciare papa' e Polly a New York, il suo sogno di avere una famiglia felice si è spezzato nel momento esatto in cui mio padre ha preferito un'altra donna alla rompiscatole ma meravigliosa Alice Cooper, mia madre. Non oso immaginare come in un solo istante tutto il suo mondo sia caduto a pezzi, è stata cosi male da voler andare via da una metropoli per venire qui, in una piccola cittadina dove non vi è vissuto un Cooper da secoli. 

Dopo aver rimesso in ordine la mia nuova stanza al meglio che posso, decido di andare in un locale dove, a quanto pare, ci sono sempre ragazzi della mia eta', cosi per fare amicizia. Dopo poco arrivo nel luogo prestabilito, è il tipico locale di una piccola citta': le luci colorate accese, aperto 24h su 24, gli hamburger ovunque, e il simpatico cameriere e proprietario del posto, mi sembra si chiami Pop, si, sono appena entrata da Pop's, e gia' mi piace. Non ci sono tante persone, ma osservo vicino al bancone una ragazza: credo che abbia la mia eta', ha la pelle un po piu' scura, i capelli di un nero carbone e gli occhi di un nocciola chiaro, indossa una camicetta nera sbottonata che forma la perfetta v, degli shorts di jeans corti, e degli stivali alti in pelle che coprono fino al ginocchio. Sembra avere l'aria della tipica ragazza che se la crede, quella che fa la gatta morta con tutti i ragazzi, ma niente è come sembra. Infatti dopo un po', la ragazza si gira verso la porta d'ingresso e mi osserva, in piedi e imbambolata senza sapere cosa fare, cosi si avvicina a me e porgendo una mano mi dice:"Ehy ciao,tu devi essere quella nuova, io sono Veronica Lodge, piacere di conoscerti e benvenuta a Riverdale, la citta' perfetta" afferma quasi ridendo, "Elizabeth Cooper, piacere mio" continuo stringendole la mano e cercando di sorridere senza apparire troppo timida. "Ah una Cooper, da quanto tempo che non ne se ne vedeva uno qui" continua Veronica iniziando a sorseggiare il milkshake appena pagato, "conosci la storia della mia famiglia?" chiedo incuriosita, "beh diciamo che mio padre conosce quasi tutte le famiglie che hanno popolato Riverdale" continua, ma prima che possa dire altro sull'argomento, si alza e mi dice:"basta parlare di storia, andiamo a conoscere i tuoi nuovi compagni di classe, ti va?" mi chiede, e prendendomi per il braccio sinistro mi accompagna verso uno dei tavoli trovatosi in fondo al locale. I sedili in pelle rossa e i numerosi hamburger presenti sul tavolo sono le prime cose che mi saltano all'occhio, poi prima che potessi rendermene conto, Veronica mi presenta a due ragazzi seduti allo stesso tavolo dicendo:"Ragazzi, vi presento la nostra nuova compagna di classe, l'ho vista all'entrata sola e incuriosita cosi' ho pensato di presentarmi", io super imbarazzata dico:"Ciao, io sono Elizabeth Cooper", e mi fermo ad osservare i due ragazzi. Il primo credo che sia nella squadra di football della scuola, è muscoloso, alto, ha dei capelli rossi, e degli occhi color nocciola, indossa dei jeans scuri, una canotta bianca con sopra una camicia a quadri color senape , e delle classiche scarpe da ginnastica, sembra essere simpatico, infatti subito inizia a parlare:"Ciao Elizabeth, benvenuta, io sono Archiebald Andrews, ma mi chiamano Archie, piacere" mi dice sorridendo, ricambio con un sorriso piu' imbarazzato che mai. L'altro ragazzo è davvero strano: è anche lui abbastanza alto, ha dei capelli neri come la pece coperti da un buffo berretto grigio con varie spille alle estremita', ha degli occhi azzurri molto intensi, indossa dei jeans neri con delle bretelle penzolanti, un maglione grigio bucherellato e degli anfibi neri, ma la cosa che piu' mi ha colpito di questo ragazzo è la sua giacca in pelle nera con varie cerniere sparse, è cosi assurdo eppure sono quasi convinta di averla gia' vista da qualche parte. Ha tutta l'aria di essere uno fuori dagli schemi, uno che le regole non le segue, ma le fa, sembra essere uno a cui non piace seguire la massa, di fatto anche lui si presenta:"Io sono Jughead Jones, piacere, e benvenuta nella tana del lupo, signorina Cooper" afferma con sarcasmo, mi limito a sorridere anche a lui, è davvero un tipo bizzarro. 

Poco dopo ricevo una chiamata da mia madre, cosi mi allontano dai tre amici che sembrano essere i "miei" nuovi amici, "Mamma, che c'è?", "Elizabeth, dove sei?", "Da Pop's, ma cos'è successo?", "Sei da sola?", "Mamma mi dici cosa sta succedendo?!" rispondo alzando un po la voce, "Elizabeth dimmi con chi sei per favore", "Con dei ragazzi che saranno i miei compagni di classe, adesso mi dici cosa c'è che non va?", "C'è per caso qualcuno che ti sembra un tipo losco fra i presenti?", "Ma cosa diavolo stai dicendo?!" continuo alterandomi sempre di piu' per le assurdita' che sta dicendo mia madre, ma proprio in quel momento i miei nuovi compagni si avviano verso l'uscita del locale, mentre Veronica si ferma affianco a me dicendo:"Scusa hermosa, ma noi adesso dobbiamo andare, ci vediamo domani a scuola, Andrews e Jones ti salutano, è stato un piacere Elizabeth" afferma sorridendo e la vedo allontanarsi e uscire dal locale insieme ad Archie e Jughead. Ricambio sorridendole a mia volta e indicando con il dito indice il cellulare faccio capire che sto ancora parlando con mia madre, la quale impazzisce dopo aver sentito la voce di Veronica e mi dice:"Elizabeth torna subito a casa!", "Mamma ma si puo' sapere cosa ti prende?!", "Elizabeth Cooper ti voglio qui in meno di dieci minuti altrimenti mi vedrai arrivare da Pop's furiosa, hai capito?", "va bene, va bene, arrivo" finisco chiudendo la chiamata. 

Torno a casa, e non appena metto piede al di la' della porta d'ingresso, mi ritrovo mia madre preoccupatissima che mi abbraccia quasi piangendo, "Mamma mi stai spaventando, cosa sta succedendo?", "Elizabeth te lo chiedo per favore, non parlare mai piu' con quei ragazzi" mi dice iniziando a piangere, "Mamma ma cosa...", faccio per chiedere ma decido di lasciar perdere, è troppo scossa e magari si sara' preoccupata eccessivamente, magari è ancora sotto shock per tutto quello che è successo a New York, e ha paura che io faccia brutte conoscenze, eppure da quando sono arrivata a Riverdale, sembra tutto cosi' strano.                                                                           

Autrice's pov

Non appena Veronica, Archie e Jughead lasciano Pop's iniziano a parlare avviandosi verso un vicolo dietro il locale, "Ragazzi, sta per succedere quello che penso?" chiede Veronica, "Non lo so V, hai visto anche tu" risponde Archie prendendo la sua ragazza per mano, "Jug?"continua Veronica, "Non lo so neanche io, ma una cosa è certa: se quella ragazza è davvero una Cooper, siamo in guai seri" afferma Jughead preoccupato. "Siamo?" chiede Archie, "Si, Archie, siamo, siamo tutti nei guai se i Coopers sono di nuovo in citta', specialmente noi Serpents, non dimenticare quello che è successo" risponde Jughead, "Magari lei non sa nemmeno chi siamo, non conosce i SouthSide Serpents, e non sa niente della tua famiglia, magari sono solo delle persone che portano il cognome sbagliato arrivate qui nel momento sbagliato" continua Veronica, "Si, se sono nuove in citta', non conosceranno tutta la storia dei Coopers" afferma Archie, "Non voglio pensarci ragazzi, adesso torno dai Serpents e racconto loro tutto, magari qualcuno sa qualcosa che a noi sfugge, ma per adesso, è meglio stare attenti con Elizabeth Cooper, non dimenticate il passato" conclude Jughead salutando i due amici e incamminandosi verso la zona Sud di una citta' apparentemente perfetta, ma piena di oscurita', misteri e macabri segreti che sono sul punto di essere scoperti: Benvenuti a Riverdale.


The Serpent and the Brave ( a Bughead Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora