Rivelazioni

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Jughead's pov
"Ti devo parlare, ragazzo" afferma mio padre guardandomi negli occhi, mi giro verso Elizabeth e la guardo sorridendo dicendole:"vai in cucina, ti raggiungerò", è un po titubante sul da farsi ma alla fine mi lascia la mano e osservando mio padre va via dal giardino.
"Una fuga? Ma davvero Jug?" mi chiede togliendosi la giacca di pelle che l'ha proclamato re e si siede su un panchina, io rimango immobile, non so cosa dire, cosa fare. "Come lo sai?" gli chiedo poi guardando da tutt'altra parte, "ho informatori ovunque, non lo dimenticare mai" mi dice prendendo una sigaretta dalla giacca, "hai intenzione di dirlo ad Alice?" continuo mordendomi il labbro dal nervoso, "vorrei che fossi tu a finirla con questa storia, Jug" mi dice accendendo la sigaretta e iniziando a fumare. "Sai che non posso farlo" gli dico sedendomi al suo fianco, "so quanto può essere diffcile, ma quando il gioco si fa duro niente è impossibile" continua guardando il panorama, da quassù, si vede tutta Riverdale, e una parte di Greendale. "io la amo" affermo sottovoce, "dovresti gridarlo, figliolo" dice sorridendo, "ma perché?" dico passandomi le mani fra i capelli, "perché non è possibile? Perché tu e Alice non siete potuti rimanere insieme? Perché io e Betty non possiamo stare insieme?" chiedo alzandomi. "perché c'è troppa differenza, Jug, e prima o poi gli opposti si scontrano, e noi non vogliamo che accada di nuovo" afferma gettando la sigaretta a terra, "di nuovo?" gli chiedo curioso, "papà ma cosa mi stai nascondendo?" continuo alzando la voce. "Ti basta sapere che i Serpents e le Cooper non sono mai andati d'accordo" mi dice alzandosi e dandomi una pacca sulla spalla continua :"torna dalla tua ragazza Jug, io e gli altri Serpents torneremo a Riverdale" afferma e abbassando lo sguardo va via. Lo guardo con fare interrogativo e mentre fa dei passi avanti si gira, mi guarda da capo a piedi e mi dice:"Amala, Jug, finchè puoi" dopodichè va via insieme a tutti i Serpents.

Rientro in casa e vedo Elizabeth parlare con Sweet Pea, non appena si accorge di me mi raggiunge correndo:"Jughead, cosa ti ha detto tuo padre? Perchè i Serpents stanno andando via?" mi chiede abbracciandomi, "non lo so, Betty" le dico sottovoce, "so solo che mio padre non mi ha minimamente rimproverato riguardo la tua presenza qui, anzi, non mi ha proprio parlato di tutto questo" dico iniziando a camminare avanti e indietro per la cucina. "E' strano, e cosa ti ha detto?" mi chiede sedendosi sul piano cottura, "che noi non possiamo stare assieme perchè c'è troppa differenza, e che dovrei amarti adesso finchè posso..." affermo riflettendo, "quasi come se sapesse che non ci resta ancora molto tempo insieme" continuo togliendomi il cappello e la giacca di pelle, "ma come?" mi chiede lei spaventata avvicinandosi, la abbraccio forte, e subito dopo ci baciamo appassionatamente. Trascorriamo il resto delle giornata a mangiare e guardare film horror, che ovviamente Elizabeth non sopporta, infatti si nasconde dietro la mia schiena quasi ogni venti minuti. "mi ha anche detto che i Serpents e le Cooper non sono mai andati d'accordo"affermo all'improvviso mentre siamo abbracciati sul divano, lei mi guarda con fare interrogativo, ma poi si alza in piedi e mi dice:"e se fosse la mia famiglia il problema? Se i Serpents non fossero il vero problema?", mi alzo anch'io e le dico:"Mio padre ha sempre detto a tutti i Serpents incluso me, di non avvicinarsi mai a qualcuno della Zona Nord soprattutto a una Cooper", ci guardiamo entrambi pensierosi. "C'è qualcosa sotto, Jug, altrimenti tuo padre ci avrebbe riportato in citta', avrebbe chiamato mia madre, avrebbe fatto qualcosa... mia madre e tuo padre un tempo si amavano, non ci credo che sia finita a causa di mio padre, alla fine lui e mia madre hanno divorziato, non credo fossero davvero innamorati" afferma lei guardandomi negli occhi, "qualcosa o qualcuno ha obbligato mia madre a trasferirci a New York e a dimenticarsi di tuo padre e viceversa, qualcuno non vuole da tempo che i Serpents e le Cooper abbiano una relazione, e ci deve essere un motivo, e una storia su come e perchè è iniziato tutto" termina lei appuntando tutto su un foglio, mi avvicino alla mia ragazza e le circondo i fianchi dicendole:"questa si che è la mia detective preferita", "dobbiamo ancora scoprire tanto, Forsy" afferma ridendo e si avvicina ai fornelli facendosi la sua iconica coda di cavallo, "se cosi potremo stare insieme senza nasconderci, allora si, lo scopriremo" dico indossando il mio amato berretto grigio e la mia fidata giacca di jeans, "e poi abbiamo sempre amato risolvere misteri, fin da sempre, giusto signorina Cooper"? le chiedo avvicinandomi a lei. Elizabeth inizia a ridere e si avvicina sempre di piu' verso un tavolo presente in cucina, io avanzo verso di lei e iniziamo a baciarci sempre piu' appassionatamente, le mie mani le circondano i fianchi e le sue mi toccano le guance e sfiorano il cappellino di lana. Ci spostiamo continuando a baciarci fino a urtare il tavolo pieno di oggetti appartenenti a tanti Serpents.

Il bacio diventa sempre piu' passionale, quando ci baciamo giurerei di poter sentire il suo respiro trattenersi per poter continuare a baciarmi

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Il bacio diventa sempre piu' passionale, quando ci baciamo giurerei di poter sentire il suo respiro trattenersi per poter continuare a baciarmi. Mi sento cosi in pace adesso, sembra essere cosi naturale, cosi giusto, cosi indescrivibile che non riesco a comprendere perchè sia sbagliato. Continuiamo cosi per qualche minuto, finchè non sfioriamo un cofanetto di vetro, che cadendo provoca rumore. Ci stacchiamo immediatamente interrotti dai pezzi di vetro sparsi per la stanza, ci guardiamo con stupore osservando il cofanetto. E' rettangolare, il verde è il colore predominante, e ha delle decorazioni d'argento attorno. Ha una scritta sul retro che dice:"J&J", "cosa puo' significare?" mi chiede Betty afferrando la parte ancora intatta, "non ne ho idea, mai visto qualcosa di simile" affermo curioso. Elizabeth lo appoggia sul tavolo, prova ad aprirlo e meravigliata dice:"ci sono dei fogli", "sembrano essere delle lettere" continuo perplesso io, apriamo una delle lettere presenti nello strano cofanetto, e iniziamo a leggerla:

"Mia carissima Jennifer, ti scrivo oggi per la terza volta in due anni, non so perchè, eppure non riesco a smettere di pensarti. So che dovrei essere arrabbiato, dovrei odiarti per cio' che hai fatto a me, a Forsythe e a tutti i Serpents. Dovrei provare rancore, furia, rabbia, odio, dovrei avere voglia di distruggerti, di fare a pezzi tutto cio' che ti circonda, di annientare tutto cio' che fa parte del tuo mondo, cosi' come hai fatto tu con me, eppure io non lo voglio fare. L'unica cosa che desidero, nonostante tutto quello che è successo, dopo tutti questi anni, è averti qui, abbracciarti, baciarti, vorrei che tu ti sentissi al sicuro fra le mie braccia, come un tempo. Vorrei essere ancora l'unico uomo che ti rende felice, vorrei sentire ancora il sangue scorrermi nelle vene come quando ero con te, vorrei che fossimo ancora dei ragazzini innamorati a cui non interessava niente se non stare insieme. Vorrei tornare indietro e cambiare le cose, vorrei che io e Forsythe non avessimo mai avuto questa folle idea dei SouthSide Serpents che adesso ne sono solo venticinque. Vorrei anche che tu non avessi mai fatto quello che hai fatto, mi hai spezzato il cuore, Jennifer, ma non per questo ti amo di meno. Spero che potrai essere felice con l'uomo che hai scelto di sposare, io cerchero' di fare lo stesso, cerchero' un modo per dimenticarti, per quanto risulti ancora difficile. Sei ancora nella mia mente, anche se so che non dovrebbe essere cosi,

con amore,

Jonathan Pea."

Io ed Elizabeth non riusciamo a smettere di guardarci negli occhi con la lettera fra le mani, in attesa che qualcuno dica qualcosa, "Jonathan Pea nonchè nonno di Sweet Pea e mio nonno Forsythe Pendleton Jones Primo sono stati coloro che hanno fondato i Serpents" affermo stupito, "ma questa Jennifer..." continuo pensieroso, ma Betty mi ferma toccandomi una mano. Mi volto verso di lei, e ha un'espressione sconvolta, mi guarda con le lacrime agli occhi e mi dice:"Jennifer Cooper era mia nonna", alzo le sopracciglia meravigliato, "la mia famiglia l'ha cacciata di casa, dicevano che era innamorata pazza di un delinquente" continua lei guardandomi scioccata, l'abbraccio immediatamente mentre inizia a piangere come mai prima d'ora.

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{Holaa,
nuovo capitolo! Mi sono impegnata tanto per scriverlo, spero vi piaccia, ditemi cosa ne pensate! ;)
a breve il prossimo💜

vaals}

The Serpent and the Brave ( a Bughead Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora