Nord vs Sud

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Jughead's pov
"Adesso si che sei un vero e proprio Serpent" afferma fiero mio padre uscendo dal negozio di tatuaggi, mi da una pacca sulla spalla e mi accompagna a scuola, nel liceo della Zona Sud. È tutto così diverso, ma magari ora che ho un tatuaggio a forma di serpente sul braccio destro non mi considereranno "il figlio del capo", ma un Serpent autentico. Il liceo qui è particolare, le pareti sono di diversi colori, ci sono varie scritte presenti ovunque, e gli armadietti sono pochi, almeno quelli funzionanti. Ci sono molte più regole qui che al liceo della città, all' entrata ti ritirano tutto ciò che hai di valore, e ti costringono ad indossare la giacca di pelle per identificarti. Mi hanno costretto a togliere il mio amato berretto grigio, ho litigato a lungo spiegando quanto mi rappresenta, eppure a nessuno importa. Nonostante ciò, mi sento a casa qui, e so che forse non dovrei sentirmi così, ma io non sono mai davvero appartenuto alla Zona Nord, e magari è davvero questo il mio posto. A pranzo conosco meglio gli altri Serpents, fra cui Sweet Pea e Fangs che sono di qualche anno più grandi di me. Sembrano essere tutti simpatici qui, e sopratutto sono ragazzi strani, che non si sentono se stessi in tutti i luoghi della città, sono ragazzi perduti, che lottano per ciò in cui credono, sono come me.
Qualche ora prima del suono della campanella che segna la fine delle lezioni, mi accorgo della presenza di qualcuno nell'aula di scrittura, un club a cui ho voluto iscrivermi subito. Alla fine della lezione, tutti vanno via, ma io decido di andare a fondo, qualcosa non quadra. Cercando di capire cosa siano tutti questi rumori, apro l'armadietto in fondo alla classe e ci trovo l'ultima persona che dovrebbe essere qui alla SouthSide High : Elizabeth Cooper.

Elizabeth's pov
"Ecco qui" afferma mia madre porgendomi un foglio con su scritto il programma della giornata, "scuola, amici, casa, compiti, corsi extra scolastici e pulizie di casa" continua leggendomelo, "mamma io.." cerco di dire, "Elizabeth ti assicuro che così starai benissimo, farai solo cose che devi fare, e che ti fanno bene" mi dice sedendosi sul mio letto, "anche Jughead mi fa stare bene, eppure non lo vedo da due settimane" affermo arrabbiata, "Elizabeth!" mi rimprovera mia madre alzandosi, "ti è proibito pronunciare quel nome! Non ridirlo mai più!", dice infuriata, "sai che dobbiamo fare ciò che ci è stato ordinato" continua poi più caldamente.
"Certo, ovviamente" finisco alzando gli occhi al cielo e andando in bagno. Mi lavo il viso e mi guardo allo specchio:"non posso continuare così, le mie giornate sono noiose. La scuola, poi Archie e Veronica che anche se non lo dicono, so che stanno male perché non possono oltrepassare il confine non essendo dei Serpents, e tutte quelle attività... questa non sono io" affermo, "questa non è la Betty che amava giocare con Forsythe" continuo e mi scende inevitabilmente una lacrima. "Devo vedere Jughead, ne ho bisogno" mi dico allo specchio e subito dopo esco di corsa dicendo ai miei che sto andando da Archie per studiare. Per non destare sospetti mi avvio verso casa di Archie, dove c'è anche Veronica e spiego loro il mio piano per entrare nella Zona Sud. "Sai quanto è pericoloso tutto questo, vero Elizabeth?" mi chiede Veronica sedendosi sulle gambe di Archie, "certo che lo so, so che potrebbe finire davvero male" affermo guardando il pavimento di casa Andrews. "Sei davvero disposta a fare ciò per Jughead?" mi chiede meravigliato Archie, annuisco timidamente, Veronica mi lancia uno sguardo di approvazione. "Buona fortuna, Elizabeth" mi dice Archie sorridendomi caldamente, "in bocca al lupo, Betty" afferma Veronica alzandosi e venendomi incontro, ripenso a quel buffo soprannome che mi ha dato tanti anni fa un vecchio amico, di cui oggi mi ritrovo innamorata, e inevitabilmente scoppio a piangere. Veronica mi abbraccia forte, e dopo un po sento le braccia di Archie stringerci entrambe.
Raggiungo Pop's insieme ai miei amici che sono costretti a lasciarmi subito dopo, mi guardano contenti ma anche preoccupati, perché sanno cosa potrebbe succedere, ma nonostante ciò, mi sento  pronta a qualsiasi cosa. Mi avvio verso la linea anche detta "confine" che divide il lato Nord dal lato Sud della città, osservo delle giacche di pelle con la scritta "SouthSide Serpents" lasciate su un muretto vicino il locale, mi sporgo e mi accorgo di alcuni ragazzi che sono impegnati a fare il bagno nel fiume che costeggia questa parte di Riverdale. Le giacche sono sicuramente di quei Serpents, ma senza pensarci due volte, ne indosso una, mi sciolgo i capelli, e mi sfumo un po il trucco. Riesco a superare la sicurezza grazie a un furgone che trasporta legna da un lato all'altro della città, entro dentro e nessuno mi vede. Arrivo poco dopo nella Zona Sud dove, indossando una giacca di pelle, nessuno sembra rendersi conto di me, una ragazza che non è una Serpent, ma una semplice adolescente in cerca del proprio amore. Il furgone si ferma davanti un edificio, scendo senza farmi vedere, e mi accorgo di essere a scuola, probabilmente è il liceo della Zona Sud. Guardo l'orario e credo proprio che Jughead sia a lezione, così entro, mostrandomi il più disinvolta possibile. "Attenzione signorina" mi dice un Serpent sfiorandomi la spalla sinistra, è alto, ha i capelli neri incollati alla testa tramite del gel, credo, ha un tatuaggio sul collo che rappresenta un serpente, mi sembra di averlo gia' visto, cosi lo osservo attentamente. "Tu come.." provo a dire, ma mi blocca subito, porgendomi la mano e dicendomi:"Sweet Pea, piacere", "piacere, Eli..Elysa" affermo presentandomi con il primo nome che mi viene in mente. "Sembri essere nuova, non ti ho mai vista qui" mi dice lui incrociando le braccia, "in effetti si, sono appena arrivata qui... cerco Jughead Jones, sai dirmi dov'è?" chiedo appoggiandomi ad un armadietto. "Il figlio di Fp Jones?" domanda, io annuisco contenta, "dovrebbe essere nell'aula di scrittura, in fondo a destra" afferma poi sorridendo. "Ti ringrazio" dico sorridendo, annuisce ridendo e afferma:"Ci si vede, Elysa", si avvia verso altri ragazzi, "certo, ci si vede Sweet Pea" gli dico salutandolo con la mano e mi avvio verso l'aula di scrittura.

Entro,  sento alcune voci e dei passi avvicinarsi, cosi mi affretto a nascondermi in un armadietto in fondo alla classe. "A domani ragazzi" sento dire da qualcuno, dal nulla  non sento piu' nessun tipo di rumore, cosi mi rilasso. All'improvviso mi accorgo di una luce proveniente da fuori, qualcuno ha aperto l'armadietto, è un ragazzo, indossa la solita giacca di pelle, un maglioncino grigio, dei jeans scuri e degli anfibi neri, ha dei capelli neri corvino che riconoscerei ovunque: è Jughead.

"Jug!" urlo saltandogli addosso, "Elizabeth!" urla anche lui, ricambia l'abbraccio ma subito dopo mi dice:"cosa ci fai qui? come ci sei arrivata? e come ti sei vestita? dove hai preso questa giacca?" continua sfiorandomi i fianchi, "ho studiato un piano, Archie e Veronica mi hanno aiutata, ho dovuto rubare la giacca a dei Serpents che non credo se ne siano accorti, e con tanta fortuna nessuno mi ha visto oltrepassare il confine" affermo guardandolo dritto negli occhi, sono sempre cosi intensi e azzurri. "senza il tuo assurdo berretto, sembri diverso" continuo toccandogli i voluminosi capelli neri, "qui mi sento me stesso, anche se si, senza il capello, mi sento un po diverso" continua lui stringendomi a se'. "Mi manchi, Jug" affermo toccandogli la guancia, "anche tu" continua lui con gli occhi lucidi, "ma non saresti dovuta venire qui, finirai nei guai, finiro' nei guai..", "finiremo nei guai" diciamo all'unisono. Ridiamo entrambi per quello che abbiamo detto, ed è cosi bello quando ride, tutto sembra avere magicamente senso. Ci avviciniamo sempre di piu', fino a baciarci ancora e ancora, a volte le nostre lingue si incontrano e in questo momento, qui, con Jughead, sto cosi bene che vorrei non finisse mai.

"JUGHEAD JONES" urla una voce dalla porta d'ingresso, ci ricomponiamo immediatamente, "Signor Preside" afferma Jug aggiustandosi la giacca di pelle, "Elizabeth!" urla mia madre entrando dopo il Preside della scuola, "mamma!" affermo sconvolta io. Ci guardano entrambi malissimo, "Una studente appartenente alla Zona Nord qui, nel cuore della Zona Sud" mi dice il preside passandoci affianco, abbasso lo sguardo e Jug appoggia un braccio sulla mia spalla sinistra per rassicurarmi. "Prendetelo" ordina il preside, e subito dopo tre Serpents afferanno Jughead per la giacca di pelle e iniziano a picchiarlo, "Jug!" urlo piangendo, mia madre mi trascina verso l'uscita della scuola, "Jughead!" continuo con le lacrime agli occhi, sento solo i suoi urli di dolore, e non potrei stare peggio. "Ora basta" mi dice mia madre strattonandomi fino in macchina, "mamma per favore!" urlo ancora io, "Elizabeth basta! Questo non dovevi farlo, mi dispiace, ma non uscirai piu' di casa adesso" afferma infuriata e torniamo a casa. Mi squilla il telefono durante il tragitto, *messaggio da Archie: Elizabeth, mi ha chiamato Fp, sta accompagnando Jughead in ospedale*

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{heii,
cosa ne pensate? opinioni? vi sta piacendo questa storia?
prossimo capitolo fra domani e martedì :)

vaals}

The Serpent and the Brave ( a Bughead Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora