I love you

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Elizabeth's pov

"Grazie per lo spettacolo" bofonchia Jughead infuriato indicandomi le scalette del palco che portano dietro le quinte, gli lancio uno sguardo che lui sembra non percepire, anzi, non scrolla gli occhi da dosso quella donna dai capelli biondi che in qualche modo, credo di averla gia' vista. Cerco di sfiorargli un braccio, ma lui respinge la mia presa, si toglie la sua nuova giacca di pelle e me la appoggia sulle spalle. "Fai come ti dico" mi sussurra afferrandomi un braccio, rabbrividisco a quel tocco, non posso fare finta di niente, non ci riesco, cerco di non pensarci, e in pochi minuti mi ritrovo nei camerini del locale insieme a Jughead.

"Cosa diavolo pensavi di fare?" mi aggredisce urlando in pieno viso, "volevo parlarti, risolvere la questione che abbiamo in sospeso" controbatto agitando le mani, "non c'è niente di cui parlare, noi abbiamo chiuso" afferma deciso stringendo i suoi profondi occhi azzurri che appaiono piu' scuri sotto le luci del locale, "e poi non è certo questo il modo, ti presenti qui, a quest'ora.. dai quel genere di spettacolo a mezza citta'..... cosa c'è che non va in te?" mi domanda poi avvicinandosi, "io volevo solo fare pace, Jug..." affermo sottovoce incantata dai suoi occhi che mi abbattono sempre di piu', lui alza gli occhi al cielo e aggrotta le sopracciglia, "ma siccome a te non interessa... riprenditi la tua preziosa giacca e torna dai Serpents" esclamo togliendomi la giacca e lanciandogliela, mi volto e vado verso l'uscita. Raggiungo la porta sul retro con gli occhi lucidi, quando sento qualcuno chiamarmi:"aspetta", riconoscerei ovunque quella voce, per quanto adesso posso odiarla, l'ho sempre adorata, è Jughead. "Cosa vuoi?" chiedo cercando di trattenere le lacrime, "non puoi andare via cosi'... devi cambiarti, e hai bisogno di qualcuno che ti aiuti ad attraversare il confine" afferma avvicinandosi, io continuo a fissare la porta d'uscita e giurerei di poter sentire il suo respiro sul mio collo. Mi volto verso di lui, siamo a pochi centimetri di distanza, decido di annuire timidamente, lui fa lo stesso, mi porge nuovamente la sua giacca:"indossala... e seguimi" mi dice tenendo lo sguardo basso. Non riesco a capire il perchè del suo comportamento, è cosi strano, piu' del solito..

Poco dopo mi ritrovo nuovamente nel locale, eppure sembra non esserci piu' nessuno, siamo solo io, Jughead, e Toni che è intenta a pulire il bancone del bar. "Io devo scappare" afferma il ragazzo dai capelli neri riprendendosi la sua giacca, gli lancio uno sguardo ma lui continua a guardare il pavimento e sparisce subito dopo uscendo dal Drago Bianco. "Carino" afferma la ragazza dai capelli rosa riferendosi al completino fermando i miei pensieri sul comportamento della persona che conosco forse da sempre, abbasso lo sguardo e cerco di coprirmi il piu' possibile con le mani, "vieni con me" continua lei incamminandosi verso una porta che conduce ad un appartamento. Non ha molte stanze, ma dai gusti capisco che deve essere la casa di Toni, infatti non appena arriviamo in camera sua, apre il suo armadio, e mi lascia libera di scegliere un vestito. Scelgo uno dei piu' semplici, un normale vestitino rosa con dei ricami attorno, "conosci Jughead da tempo?" le domando mentre mi cambio, "da quando avevamo dieci anni..." mi risponde lei ritoccandosi il trucco davanti uno specchio, "sai perchè si stia comportando cosi con me?" continuo poi chiudendomi la zip del vestito, "so che non dovrei dirtelo... ma devi saperlo" afferma lei voltandosi verso di me, "è nei guai, la sua mentore è tornata... e gli ha vietato assolutamente di stare con te, e credimi, Elizabeth, quella donna non scherza, mai" mi dice lei spaventata, faccio un grande respiro e mi mordo un labbro dal nervoso. In un attimo collego tutto, quella donna dai capelli biondi deve essere la sua mentore, le cose sono sempre piu' complicate, "quindi non si sta comportando cosi' perchè non è piu' innamorato di me?" chiedo piu' a me stessa che alla ragazza dai capelli rosa. "Ma scherzi?!" esclama lei ridendo, mi afferra per un braccio e mi trascina verso la porta d'uscita, che pero', porta a un altro appartamento, che mi sembra cosi familiare. "vieni" continua lei guidandomi verso l'ultima stanza della casa, non appena ci metto piede capisco che deve essere la stanza di Jughead, è piena di poster di film horror, libri , e carte di hamburgher sparse ovunque, "devo tornare al locale... a breve tornera' quell'idiota di un Jones.... qui sei al sicuro" afferma lei ridendo, le sorrido e va via dopo un po'. Inizio a frugare fra i suoi mille fogli, leggo e rileggo alcune delle sue storie che conosco a memoria, odoro i suoi vestiti, riconosco il suo profumo ed è cosi bello che sembra di averlo qui con me. Osservo le sue fotografie incollate al muro, alcune con Archie e Veronica, altre con Toni e alcuni Serpents fra cui riconosco Sweet Pea, e altre ancora con la sua famiglia. Continuo a leggere fra le sue scartoffie finchè non imbatto in alcuni fogli racchiusi in un piccolo quadernino con il disegno del suo amato berretto grigio sul retro, lo apro, e inizio a leggere:

The Serpent and the Brave ( a Bughead Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora