J&J

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Elizabeth's pov
Mi sveglio sentendo il rumore della pioggia sfiorare la finestra della stanza, apro gli occhi e mi rendo conto di essermi addormentata fra le braccia di Jughead nel suo letto, infatti non appena mi giro lo vedo dormire stringendomi a se con una mano ben salda sui miei fianchi. Cerco di alzarmi senza svegliarlo, mi reco in bagno e indosso una delle maglie preferite di Jug, un t-shirt blu che mi copre fino a metà ginocchio, i capelli biondi morbidi sono più disordinati che mai, e il trucco è ormai rovinato, ho pianto così tanto quando io e Jughead abbiamo trovato quella lettera, non potevo crederci, anche se non so esattamente cosa sia successo, sembra essere grave. Mi lavo il viso per sembrare un po più decente, e all'improvviso sento qualcuno prendermi da dietro, urlo leggermente e quando mi volto, vedo un esemplare di Jughead assonnato e ancora dormiente che mi circonda i fianchi. Ha i voluminosi capelli neri scomposti, e non indossa niente se non dei pantaloncini di una tuta, non mi ero accorta del suo essere a dorso nudo, ma la cosa non mi dispiace affatto. "Buongiorno" mi dice sbadigliando, "giorno" affermo sorridendogli, "vado a fare colazione, ti aspetto di la" continua massaggiandosi un occhio, mi lascia un bacio sulle labbra e si dirige verso la cucina. Io decido di farmi una doccia, mi asciugo, mi vesto e raggiungo Jug.
Facciamo colazione tranquillamente, quando mi sorge spontanea una domanda :"Cosa credi sia successo a Jennifer e Jonathan?" gli chiedo abbassando lo sguardo, lui finisce di mangiare un muffin e sorridendo mi dice:"anche io sono molto curioso di conoscere questa storia, perché credo ci riguardi e anche tanto", lo osservo con fare interrogativo, "ed è per questo che ho deciso di inviare Sweet Pea e suo nonno qui per parlare" afferma continuando a mangiare. "suo nonno? cioè Jonathan, Jonathan Pea? Quello della lettera?" gli chiedo stupita, "proprio lui" ride con un boccone in bocca, gli sorrido timidamente, mi avvicino a lui e gli lascio un bacio sulle labbra che sanno di cioccolato e zucchero filato, dopodiché lo abbraccio.
All'improvviso sento il telefono squillarmi, vado a prenderlo in camera di Jughead, e mi rendo conto che sul display appare "mamma", il cuore inizia a battermi all'impazzata, dovevo aspettarmelo, sono andata via da appena un giorno ed è già tanto che non mi abbiano trovato dei poliziotti considerando mia madre. Mi tremano le mani, non so se rispondere o meno, quando mi accorgo di Jug che mi raggiunge in camera da letto e mi dice :"è tua madre, vero? mi sta chiamando mio padre", "cosa facciamo?" gli chiedo sconvolta. "Non rispondiamo, potrebbero venire e riportarci a Riverdale, e io voglio conoscere Jonathan Pea e voglio sapere la sua storia con tua nonna" mi dice lui prendendomi la mano, "anche io" affermo timidamente, entrambi appoggiamo i cellulari sul comodino, e ci dirigiamo verso la cucina in attesa di Sweet Pea e di suo nonno. "Betty.." mi chiama Jughead uscendo dal bagno vestito e profumato, gli vado incontro e mi fa leggere un messaggio sul suo telefono, -da Archie: So che tu ed Elizabeth siete insieme, non ascoltate il signor Pea, e la sua storia, potreste rimanerci male-, leggo rapidamente e i miei occhi si fiondano su quelli di Jughead che mi guardano sconvolti ma allo stesso tempo incuriositi. Lancio uno sguardo a terra poi ritorno a guardare Jug negli occhi e spontaneamente scoppio a piangere dicendogli :"perchè, Jug, perchè?", lui senza dire nulla mi abbraccia facendomi sentire la persona piu' al sicuro del mondo.

"Jones, ci sei?" domanda una voce a me gia' conosciuta, ci voltiamo immediatamente, è Sweet Pea

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"Jones, ci sei?" domanda una voce a me gia' conosciuta, ci voltiamo immediatamente, è Sweet Pea. Al suo fianco vi è anche un vecchietto poco piu' basso di lui, ha pochi capelli neri, delle rughe sulla fronte, e degli occhi azzurri come il mare. Sembra essere simpatico, infatti si presenta subito:"Jonathan Pea, figliolo, tu devi essere..." dice riferendosi a Jughead porgendogli la mano tremolante, "Jughead Jones, figlio di FP" afferma Jug stringendogliela. "Noi abbiamo trovato questo cofanetto e abbiamo letto la lettera all'interno, per curiosita' ovviamente.." continua il mio ragazzo, quando all'improvviso il vecchietto lo blocca avvicinandosi verso di me:"Jennifer..." afferma sottovoce accarezzandomi una guancia, "Elizabeth, Elizabeth Cooper... la nipote di Jennifer" dico io timidamente, lui mi guarda sorridendo e ritorna al fianco di Sweet Pea. Gli raccontiamo del cofanetto, della lettera, e gli chiediamo di raccontarci la sua storia con Jennifer, nonchè mia nonna, è cosi buffo, non la ricordo nemmeno bene. Ci sediamo in salotto, mi siedo vicino a Jughead, e di fronte Sweet Pea con il signor Pea che inizia a raccontare una delle storie piu' belle che abbia mai ascoltato:"All'epoca ero solo un ragazzino, avro' avuto sui venti/ventidue anni, la vita mi sembrava tutta rosa e fiori, mi divertivo un mondo con Forsythe Jones, tuo nonno" si ferma riferendosi a Jug, il quale gli sorride spontaneamente, "eravamo degli ottimi amici, trascorrevamo il tempo a parlare di tutto e di piu' passeggiando per la nostra bella Riverdale, quando era ancora una citta' compatta. Poi un giorno, lo ricordo ancora tutto, come fosse ieri, come al solito, sono andato in biblioteca per dei documenti, e li ho conosciuto Jennifer Cooper" afferma, e non appena pronuncia il nome di mia nonna gli si illuminano gli occhi. "Era cosi' bella, non credo di aver mai visto una donna cosi' bella, era impegnata a leggere uno dei suoi libri preferiti, aveva dei capelli biondi morbidi, degli occhi di un verde smeraldo, e dei modi di fare che mi fecero innamorare perdutamente di lei", continua togliendosi gli occhiali, "lei sembrava cosi' intelligente, cosi' colta, cosi perfetta che ai suoi occhi io mi credevo uno stupido, nonostante lei dicesse sempre il contrario. Io ero solo un contadino, lei aspirava ad una carriera, eppure ci siamo innamorati l'uno dell'altra come dei bambini. Un paio di mesi dopo pero' io e Forsythe abbiamo avuto l'idea dei SouthSide Serpents, un gruppo nato inizialmente per i diversi, quelli che non si sentivano parte dell'alta' societa' della citta'. La citta' ha iniziato a dividersi, ci hanno escluso, è nata la Zona Nord, e la Zona Sud, ci sono state vari scontri, varie guerre. Io ero pronto a tutto pur di stare con Jennifer, ma lei mi ha tradito dicendo alla polizia tutte le informazioni che conosceva sui Serpents. Ricordo quando una pattuglia è venuta per arrestarci, è stato allora che ho compreso che Jennifer Cooper mi aveva spezzato il cuore, perchè nessun altro conosceva quel nascondiglio. Io mi sono fidato, mi sono innamorato, e lei ha preferito salvarsi la pelle sacrificando i primissimi Serpents della storia dei quali sono rimasti solo venticinque dopo la battaglia finale. Jennifer non si è piu'fatta vedere, ma mi ha scritto una lettera qualche anno dopo, mi ha detto della sua nuova vita, del suo matrimonio, mi ha anche detto che era pentita di cio' che aveva fatto, aveva pensato istintivamente a salvare se stessa e la sua famiglia. Mi ha scritto che mi amava ancora, che avrebbe voluto scegliermi quando poteva farlo, che a causa delle differenze presenti fra noi siamo stati stupidi a innamorarci, che forse se io fossi stato diverso, piu' colto, magari sarebbe stato piu' semplice" afferma triste, "vari anni dopo purtroppo Jennifer è venuta a mancare, e io non credo di essere stato tanto male per qualcuno come lo sono stato per lei. Nel suo testamento però lei ha deciso di lasciare tutto quello che possedeva a me, ricordo ancora il bigliettino che mi ha scritto e che ho letto prima di poter accedere alla sua eredità:"All'unico amore della mia vita, spero che con questo riuscirai a perdonarmi John,
con amore,
tua per sempre Jennifer" e fra le cose che mi aveva lasciato c'era anche questo cofanetto dove aveva fatto incidere le nostre iniziali. Eravamo giovani, magari troppo diversi, ma eravamo innamorati e questo amore non è mai svanito, nonostante tutto" termina piangendo e istintivamente lo abbraccio. Lui ricambia l'abbraccio, poi si ricompone :"poi beh, diciamo che la storia si è ripetuta, noi Serpents siamo sempre stati attratti dalle Cooper, dopo di me infatti c'è stato il figlio di Forsythe, FP con Alice Cooper" continua guardando me e Jughead che sorridiamo, "e adesso anche loro due" afferma Sweet Pea nervoso che fino ad ora non ha spiccicato parola. "lo avevo intuito" afferma il signor Pea, "proprio come tu e Polly Cooper qualche anno fa" continua sorridendo. Io e Jughead ci guardiamo negli occhi senza parole :"Coosa?!" esclamiamo all'unisono lanciando vari sguardi a Sweet Pea.

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{HEII, scusate per la lunghezza ma ci ho messo tanto per scriverlo, spero vi piaccia! Opinioni? 💜

-vaals}

The Serpent and the Brave ( a Bughead Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora