Sta volta per sempre

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Elizabeth's pov
"Sono così contenta di riaverti qui a casa" esclamo mentre aiuto mia sorella a disfare i bagagli, "anch'io sono contenta di essere ritornata a Riverdale..." afferma sorridendo, "...anche se a breve tornerò a New York" continua entrando nella sua vecchia stanza. "Polly...perché vuoi continuare a vivere con papà dopo quello che è successo con la mamma?" domando sedendomi sul suo letto, "perché voglio il meglio per il mio bambino....e so per certo che qui non avrà mai quello che merita" mi dice poi toccandosi la pancia ormai cresciuta, "è un maschio?" le chiedo sfiorandole il grembo, annuisce con una lacrima agli occhi. "Sweet Pea lo sa?" le domando poi deglutendo, la osservo mentre diventa seria ,fa il segno del "no" scuotendo il capo e abbassa la testa osservando il pavimento. "Dovrebbe saperlo..." le dico sfiorandole le mani giunte, "non ho nessuna intenzione di ritornare in quel lato della città... e non ho voglia di vederlo" bofonchia lei iniziando a tremare, "Polly.. so che non mi crederai, ma Sweet Pea non è l'irresponsabile che pensi, ci ho parlato e ti assicuro che è stato tutto un malinteso" le dico sorridendo, "e come mai gli hai parlato?" mi domanda sedendosi al mio fianco, "mi ha aiutato con alcune cose..." cerco di mentire sussurrando, "Elizabeth.. non mi dirai che sei andata nella Zona Sud, vero?" domanda alzandosi, non proferisco parola osservando le sue scarpe rosate, "non avrai attraversato il confine?! No giusto? perché avresti dovuto?!" continua appoggiandosi sulla sua scrivania, "beh..." cerco di dire alzando le sopracciglia, "tu e Jughead...." afferma poi sorpresa, le annuisco massaggiandomi il collo.
"Quindi.. non solo sei andata più volte nella Zona Sud, non solo conosci i Serpents, ma frequenti anche il figlio del capo, e ci sono anche dei criminali che vi danno la caccia?! Ma sul serio?!" esclama mia sorella sconvolta, "lo so lo so..ma senti, cosa avrei potuto fare? Io e Jughead stiamo bene insieme, e non vedo perchè dovremmo smettere di vederci.. e non credo che tu sia la persona più indicata per rimproverarmi su una cosa del genere" le faccio notare indicandole la sua pancia con gli occhi, "Infatti ho commesso un terribile errore, Elizabeth! Non avrei mai dovuto cedere alle provocazioni di.. beh, sai di chi sto parlando" afferma lei schiarendosi la voce, "anche il bambino è un errore?" le domando perplessa, "ovvio che no.. lui adesso è la mia unica ragione di vita, dopo che quel bastardo mi ha abbandonato non ho potuto fare altro" scoppia in lacrime sedendosi al mio fianco nuovamente, "ma non è andata così.. dagli la possibilità di spiegarsi.. stiamo parlando del padre di tuo figlio... te ne prego" le dico abbracciandola, la osservo annuire e senza pensarci due volte prendo il telefono e compongo il numero giusto. "Pronto?" sento dire dall'altra parte da una voce molto rauca e bassa, "Polly è qui.. ti aspetta a casa nostra" gli dico sorridendo, "certo...ma forse è meglio se prima ci vediamo da Pop's.. qualcuno vuole parlarti" mi dice lui quasi triste, dopodiché riaggancia. "Aspetta, cosa? Chi vuole parlarmi? Sweet Pea?! Pronto?!" cerco invano di richiamarlo ma non risponde, penso subito a Jughead e mi viene in mente il peggio.
"Sweet Pea sarà qui entro stasera.. io devo raggiungere Pop's.." dico quasi non credendo alle mie parole, "okay.. ma va tutto bene, Elizabeth?" mi domanda Polly accarezzandomi una spalla, "certo.." affermo con lo sguardo perso nel vuoto.
C'è qualcosa che non mi quadra, così quella sera stessa decido di prepararmi come ho sempre fatto, invio un messaggio a Sweet Pea, -ti aspetto da Pop's tra dieci minuti, voglio sapere  di cosa e chi vuole parlarmi-, gli scrivo e dopo un po esco di casa con l'aiuto di mia sorella, che mi copre con mia madre.
Arrivo nel locale che traccia il confine tra Nord e Sud, mi sciolgo i capelli, e insieme alla mia gonnellina entro osservando i sedili in pelle rossa, e i numerosi hamburgher presenti un po ovunque, eppure non c'è traccia di Sweet Pea. Cammino lungo tutto il locale, fino ad arrivare agli ultimi tavoli in fondo, e quasi nascosto finalmente lo vedo, mi avvicino e riesco a intravedere il tatuaggio sul collo simile a quello di Jughead.
"Cosa ci faccio qui?" gli domando sedendomi, "sei stata tu a scrivermi" mi risponde incrociando le braccia, "io voglio solo parlare con tua sorella" continua alzando una sopracciglia, "le parlerai, ma voglio sapere di cosa parlavi al telefono" gli dico sistemandomi una ciocca di capelli, "qualcuno ha qualcosa di molto importante da dirti...." afferma picchiettando le dita sul tavolo, "chi? e cosa?" gli domando curiosa, "posso solo dirti di fare attenzione... lui ti aspetta fuori" mi dice quasi spaventato alzandosi, "Sweet Pea?" lo richiamo afferrandogli un braccio, "hai paura..?" gli chiedo aggrottando le sopracciglia, "è meglio sbrigarsi.. devo parlare con Polly.. e tu con Jug.." cerca di non pronunciare il nome di Jughead, eppure me ne accorgo, subito dopo si avvia verso l'uscita e lo raggiungo prima che possa andarsene. "Sweet Pea!" esclamo preoccupata, "cosa sta succedendo?" gli domando con gli occhi lucidi, "cosa c'entra Jughead?" continuo insistendo, "devo andare.." afferma osservando il pavimento e sparisce poco dopo, è spaventato, glielo si legge in faccia, deve essere successo qualcosa con i Serpents, ripenso a Jug e raggiungo il parcheggio del locale in pochi secondi.

The Serpent and the Brave ( a Bughead Fanfiction)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora