Capitolo 5 di 30

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Riassuntino di "Timidamente amore", prima che perdete il filo <3

In una tempestosa notte ma anche no Sara la fioraia esce il suo cane Polly, non ci sono fiori nemmeno un raggio di luna ma probabilmente una pioggia che manco ad aprile, finché una macchina non le distrugge le retine con gli abbaglianti. Dopo questo attentato alla sua vista Sara è incuriosita e bussa al finestrino. Il conducente ne molla una putente ("un dolce profumo, un suono") e le fa capire di conoscere il suo nome, la sua professione, dove abita, dove lavora e quante volte fa la cacca, però elude la domanda di lei, facendosi chiamare "Destino". Sara ha portato il cane ma non l'istinto di sopravvivenza, quindi sale in macchina dello sconosciuto. Dopo il diluvio universale riappare la luna, grande e piena.

Intanto l'amica di Sara, Giulia, ha deciso di farsi venire una broncopolmonite per prendere un caffè a casa di Sara di notte. A Giulia suona il cellulare, è Destino, che afferma a mo' di rapitore di aver preso in ostaggio la sua amica. Giulia, felice, va via, perché lei tiene più alle sue vie respiratorie che alle amiche idiote.

Sara parla di cose per nulla importanti, quindi chiede a Destino dove verrà segnato il suo destino, ma lui si limita a un "lo scoprirai". La macchina parte, raggiunge i trenta in un secondo e mantiene la velocità di crociera. Lui le ordina di aprire il vano portaoggetti della macchina, lei lo apre, trova delle foto sue che erano a casa sua, lei diventa rossa, ma non per la rabbia, il suo cuore batte "forte forte", siamo manco al capitolo 2 e già questa si è innamorata. Destino accende la radio, sentono Alghero, Polly si addormenta, Sara aguzza la vista, trova un orologio e una rosa, lei capisce tutto, noi no.

Giulia, tornata a casa, si misura la febbre e va a letto per pensare piuttosto che dormire. "Sul suo comodino non c'era nulla". Che ce frega? Non lo so.

Destino porta Sara nel parcheggio di un supermercato, lei dice che gli spiegherà tutto ma non serve perché lui già SA tutto. Lei ne è felice, il tempo si ferma. Destino tenta di stuprare Sara, lei dice una supercazzola e lo confonde, quindi esce dall'auto. Destino, triste per non aver inzuppato, va via. Sara va a casa di Giulia, lei è fuori in giardino, capisce che Sara è spacciata. Mentre osserva il cielo Sara attraversa il cancello ma non è un fantasma, quindi è viva. Le due si abbracciano, Sara trema dalla voglia di raccontare com'è andata la serata. Mentre le due entrano Destino continua la sua opera di stalking.

Giulia e Sara entrano nel bunker di Giulia, Sara è gioiosa. Perché? Non lo sappiamo. "Nessuno...". Il bunker di Giulia ha una "sala delle parole", Giulia ci porta Sara con padronanza. Poi si siedono. Giulia incita Sara a raccontare, lei tentenna, poi racconta una stronzata. Qualcuno si avvicina alla porta come in un film horror: lentamente.

Sara teme che ci sia un'altra donna, chiede a Giulia se sa qualcosa, Giulia si mette a manifestare. Un fulmine colpisce il bunker di Giulia, la corrente va via, in quel preciso momento il qualcuno sopracitato bussa alla porta, Sara è gioiosa, senza manco sapere chi abbia bussato.

Nel buio della sala Giulia recuperò una luce e le due donne si avvicinarono all'ingresso.
"Chi è?" Chiede l'amica di Sara alla porta.
"Sono Sonia." Era Sonia.

Giulia e Sara alla luce del lume tornano quindi ad accomodarsi sul divano. Polly imbraccio Sara.
"E poi cosa ti ha detto lui?" Chiese Giulia alla fedele amica.
"Mi ha portata in un luogo di speranze." Risponde la Sara con tono amicale.

Intanto l'uomo in macchina guarda le foto di Sara passando un dito sulle sue labbra e poi lo stesso dito sulla foto. La luna era ormai piena.

In casa le due donne avevano raggiunto un intesa. La luna dalla tenda inondò tutto l'antro.
"Ti preparo la stanza degli ospiti per questa notte prendo la coperta con i fiori" Dice Giulia.
Sara la segue ma si blocca quando nota la camera da letto dell'amica e il suo comodino senza alcun nulla.

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