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Posiziono la scala in modo che io possa salirci senza cadere e ammazzarmi.

Busso tre volte finché non si sveglia sconvolta, manco fossi un fantasma. Però ci sta, chi si aspetterebbe di essere svegliato nel bel mezzo della notte da qualcuno?

Le faccio segno di aprire la finestra e lei si alza timidamente dal letto, vedendomi ad aprire.

"Tyler, che diavolo ci fai qui? E a quest'ora, che ore sono?", mi dice mentre si stropiccia gli occhi, assonnata.

"Sono le cinque del mattino, vieni con me, scendi dalla scala", la invito, e scende subito dopo di me.

"Sei tutto scemo; dove vuoi andare?", dice sorridendo senza accorgersene.

"Stai zitta e seguimi, sarai felice", le dico sperando che non si offenda sul serio.

Prendo le chiavi della macchina e entriamo insieme nell'auto.
Dopo circa quindici minuti arriviamo a destinazione.

Osservo Haylee che per ora ha la bocca spalancata e un sorriso stra colmo di gioia, ovviamente, alla vista del McDonald's.

La guardo accennando una risata e sono contento che sia felice, al contrario di qualche ora prima.

"Hei, chiudi la bocca che entrano le mosche", dico superandola e ridendo.

Lei mi da uno schiaffetto sulla spalla ed entra insieme a me nella struttura.
Sono contentissimo in questo momento, spero che da questo momento in poi, Haylee capisca che le voglio davvero bene.
Ordiniamo e ci sediamo all'istante per mangiare, finché non iniziamo a parlare del più e del meno.

"Cavolo Ty, ti adoro. Come ti è venuto in mente di fare una cosa così!?", quasi mi urla in faccia.

"Sei felice?", le chiedo.

"Beh che domande fai, certo! Dopo tutto questo pensi che io non sia felice? Non sono mai uscita di casa di nascosto, nessun ragazzo mi è mai venuto a bussare alla finestra, soprattutto per andare a mangiare qualcosa così a caso"

"Non sono venuto così a caso.
Alla 'festa' ho visto che eri triste diciamo, e mi hai detto che non stai molto bene, hai fatto deprimere anche me e così ho voluto farti stare meglio, spero abbia funzionato", dico alzandomi, tanto ormai abbiamo già finito di mangiare.

"Dio, sei fantastico", dice e mi salta addosso in un abbraccio, mentre intravedo i suoi occhi che brillano.
La afferro per la vita in modo che non cada e la stringo a me.

"Stavo male perché il mio ragazzo mi ha lasciata, non volevo condizionarti, scusa", mi sussurra all'orecchio.

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