let me see;

1.2

"Dove stiamo andando Haylee?", le chiedo.
"A casa mia, sta zitto."

sono ancora arrabbiato con lei, non proprio, però non mi passerà tanto facilmente.
Sto zitto comunque.

Entra in casa e mi invita ad entrare.
"Okay, entriamo in camera mia, poi siediti e aspettami che prendo qualcosa per disinfettare i tuoi tagli.", dice prendendomi per mano.
La lascio fare ma rimango rigido.

Mi sento in colpa per essere entrato in camera sua senza permesso, ma ero troppo curioso, mi dispiace. anzi no.

Una volta entrati, mi siedo sul letto e incrocio le braccia, sopraffatto dalle emozioni negative.
"Cosa ti prende?", chiede evidentemente preoccupata, se certo.

Non rispondo, e indico le mascelle che avranno dei segni violacei, se non l'ha ancora capito, che ancora mi fanno un male tremendo. Lei annuisce, certo, fosse solo per quello che non le parlo.
Prende un po' di cotone, entra in bagno e lo bagna di.. acqua fredda? Si avvicina e prevedo un doppio dolore.
Poggia il cotone sul livido e resisto stando zitto, stringendo la mascella, cosa che mi procura ancora più dolore.
"Cazzo fa male", impreco.

"Okay basta. Dimmi cosa ti succede.
Non sei piu lo stesso di prima, insomma, sei diverso, mi guardi come fossi merda e non lo sopporto, non proprio ora che avevamo stabilito un bel rapporto. Cosa è successo?"

Ah ma allora se n'è accorta, strano.

"Non sono incazzato e sono sempre lo stesso, solo che ti pensavo diversa, tutto qui", rispondo sembrando il più credibile possibile.

"Non ti credo, Tyler dimmi cosa pensi, ti prego sto soffrendo, non ho mai trovato un ragazzo così gentile come te e così disponibile verso di me", dice e penso sia soffrendo davvero.

"Non sono incazzato lo ripeto, solo che non mi ha fatto piacere sapere che te la fai con altri ragazzi, almeno così mi hai fatto intendere", mi libero.

"Ma io.. scusa è per quello che ho detto a casa tua? Non ho mai detto una cosa del genere, non sono così, pensavo che mi capissi. Non sarei così comunque, e non con una madre che è più protettiva di non so cosa.", dice e sembra molto più tranquilla.

Resto zitto.
Sono stato offuscato dalla gelosia forse, non riuscivo a vederla con un altro. Che bella figura.

"Scusa allora", dico sentendomi una merda.

Sento la porta principale aprirsi, susseguito da un "Sono a casa!", gridato da Jack, credo, il fratello di Haylee.

La mora mi prende la mano e mi trascina all'ingresso, dove c'è suo fratello.

"Jack, prova a dire a mamma e papà che sono uscita e ti ammazzo, chiaro?"

"Non mi faccio comandare da te comunque, ciao Tyler, tratta bene mia sorella o ti stacco le palle.", molto rassicurante, davvero.

Haylee gli da uno schiaffo sul braccio mentre lui se la ride, io annuisco.
Dopotutto un ragazzo di ventidue anni potrebbe farmi di tutto anche se ho quattro anni in meno.

"Allora" dice Haylee chiudendo la porta d'ingresso ed uscendo insieme a me "ora mi spieghi perché Bratt ti stava picchiando", colpito e affondato.

"Non lo so nemmeno io", rispondo semplicemente.
"Hai ancora male?"
"No è passato, grazie a te", dico anche se ho un male tremendo.
"Figurati, eri messo proprio male." sospira e sbuffa goffamente, "che facciamo?"

"Ti va di andare al cinema domani?", azzardo.
Cavolo ho parlato prima di pensare, sono andato. Addio Tyler.
"Ma si certo, perché no."

》ciao fiori💘
spero stiate bene;
ecco un nuovo capitolo in cui Tyler è più paranoico di una ragazza. Haylee ha accettato l'invito e cosa succederà? 😏
non pensate male, ce ne vorra di tempo.