Good morning.

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Appena apro leggermente gli occhi rimango spiazzata dal fatto che non sono nella mia camera piena di poster dei 5sos, con il mio letto rosa e l'enorme pinguino di peluche all'angolo.

«Dana dove hai messo i miei poster dei 5sos?» mi lamento con la testa spiaccicata sul cuscino.
«Hai i nostri poster?».
«Perché tu non hai dei poster delle tue band preferite in camera testa di cazzo?».

Sbarro gli occhi riconoscendo quella voce. Mi ricordo solo dopo di aver conosciuto Luke Hemmings in un bar che ha deciso di portarmi in tour con lui, e che quella non è la mia stanza ma una camera dell'albergo.
Mi alzo di scatto ripensando a quello che ho detto, ma subito dopo un forte mal di testa mi costringe a sdraiarmi di nuovo.
Guardo alla mia destra trovando Luke sdraiato sopra le coperte e già vestito.

«Giuro che era un sogno. Ho sognato di essere una vostra fan sfegatata avendo la camera piena di vostre foto e... » cerco di giustificarmi.
«Va bene Grace ho capito» mi liquida.
Tiro un sospiro di sollievo. Ho rischiato di farmi scoprire e di mandare tutto a monte per una cazzata. Spero solo mi creda.

«Non sforzarti di parlare, immagino tu stia uno schifo dopo ieri» si alza andando fino al comodino situato vicino alla mia parte del letto. Prende la pillola appoggiato su di esso insieme a un bicchiere d'acqua.
«Su prendi, è per il mal di testa?».
In effetti ho la testa che mi sta scoppiando, ma non capisco come lui faccia a saperlo.
La metto in bocca per poi bere tutta l'acqua nel bicchiere.

«Come fai a saperlo?».
«Dopo lo stato in cui ti trovavi ieri non mi sorprende che tu ti senta così».
«In quale stato?».
«E non mi sorprende neanche che tu non ricordi nulla» dice sedendosi sul bordo del letto accarezzandomi il braccio.

I wish that I could wake up with amnesia
And forget about the stupid little things.

«Ho per caso bevuto?» azzardo.
Lui annuisce semplicemente.
«E tu non hai mal di testa?».
«Io non ho bevuto con voi. Però il mal di testa me l'hai fatto venire tu quando sei tornata in camera».
«Voi?».
«Sei uscita con Ashton, Calum e Michael mentre stavo dormendo. Avete bevuto da far schifo e siete tornati qui in pessimo stato» a quel punto prende il telefono aprendo una chat di WhatsApp rivelandosi mia. Scorro velocemente i messaggi imbarazzanti scritti da me, ma gli restituisco subito il telefono non volendo leggere altro.
«Sono una stupida» mi metto le mani in faccia strofinandomi gli occhi.
«Non pensarci e basta».

«Ora alzati e mangia qualcosa» si mette in piedi accanto a me prendendomi tutte due le mani aiutandomi. Non riesco a sentirmi neanche le gambe e per riuscire a raggiungere il tavolo con la colazione sono costretta ad afferrarmi saldamente sul suo braccio.

Si siede sulla sedia situata davanti al carrello con una tovaglia candida. Per poi far sedere successivamente me sulle sue gambe.
«Non ho mangiato nulla perché non sapevo cosa avresti voluto. E sarei stato maleducato se avessi mangiato senza di te». Non riesco a credere che sia una persona così splendida. Ieri sera non ha cenato e starà morendo di fame, ma ha comunque aspettato che mi svegliassi. Amo i suoi piccoli gesti.

Decido di prende la piccola coppa con fragole e panna, mentre Luke si fionda su una brioche dall'odore invitante.
«Sbaglio o fa freddo qui?».
«No, sei tu che non sei vestita».
Guardo in basso notando che in effetti ho solo l'intimo di pizzo bianco addosso. Tanto non potrebbe andare peggio di così.

Chiudo gli occhi sospirando.
«Fammi indovinare... Mi hai spogliata tu vero?» chiedo già sapendo la risposta.
«In mia difesa, avevo paura che dormendo con quei pantaloni di pelle ti si sarebbe fermata la circolazione».
Nella mia testa non immaginavo così la prima volta che mi avrebbe spogliata.

I'm not a fan, maybe //Luke Hemmings Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora