Non so cosa sia stata la cosa più imbarazzante di quella serata.
Il fatto che il telefono abbia squillato mentre stavo per baciare Luke Hemmings, o il fatto che lui tenga salvato Calum Hood come "Calum<3" sulla rubrica.
Quella sera scoprimmo che la gatta di Michael è rimasta incinta a 6 mesi. Cosa che l'ha fatto arrabbiare, tanto da urlare al suo gatto che è una puttana che ha perso la sua verginità troppo presto.
Luke è dovuto andare via subito dopo la telefonata, sostenendo che "i gatti fanno soffrire Michael più delle persone".
Ammetto di esserci rimasta male da quel suo gesto. Ha preferito essere accanto a Michael e non con me, quando gli avrei offerto la mia vagina.
I Muke sono inseparabili a quanto pare.
Per un attimo ho pensato anche che Luke uscisse con me solo per farlo ingelosire.
Ho paura che diventerà un mio rivale.«Non pensavo fossero così stupidi» dice schietta buttandosi un'altra patatina in bocca.
«Insomma, Michael ha un serio problema con i gatti e Luke se n'è andato proprio nel momento più bello. Bel modo di respingerti».
Mi alzo di scatto dalla sedia osservando Dana sdraiata sul divano.
«In questo momento dovresti dirmi che sto sbagliando, che Luke mi ama o cose così!».
Mi lancia un'occhiata.
«Sto perdendo le speranze anch'io tesoro».Sbuffo sonoramente iniziando a sbattere con forza la testa sull'isola della cucina creando un ritmo orecchiabile.
Sento il suono squillante del campanello e mi alzo di scatto.
«È Luke!» urlo cercando di convincere anche me stessa, ma la mia coinquilina mi precede subito.
«Mmh, no. È il postino, ho ordinato il cibo per cani».
Il fatto che Dana compri il cibo per il nostro cane su Amazon non l'ho ancora capito.Apro la porta svogliatamente non trovando nessun uomo con la divisa blu.
«Ciao Grace!».
Resto immobile per 3 secondi prima di sbattere nuova la porta.
Guardo la mia amica ad occhi spalancati mimandole che non so cosa fare, ma questa volta sembra nel panico anche lei.
«Cosa devi dire?».
«Niente. Usa la bocca per altro».
Corre nella sua stanza uscendo poco dopo, il tempo di prendere il suo pacco di patatine e tornare dentro.«Perché sei qui Luke? Non hai problemi con i gatti?» dico senza esprimere nessun alcun tipo di emozione. Lui non si dà problemi ad entrare e a chiudere la porta alle sue spalle.
«Lo so che sei arrabbiata».
«Non sono arrabbiata».
«Lo sei. E scusa non dovevo scappare via, sono stato stupido».
«Non sono arrabbiata, ma tu sei uno stupido».
«Sei molto diretta» ride cercando di spezzare la tensione, e un piccolo sorriso si fa spazio sul mio viso.«In realtà sono venuto qui per portarti un gattino di Michael per farmi perdonare, ma mi ha graffiato quando stavo per prenderlo».
«Il gatto?».
«No, Michael».
Ormai non mi sorprendo più di Michael Clifford da quando si è tinto i capelli da zucchero filato.«Non importa ho già un cane che sta aspettando il suo cibo da Amazon».
«Michael dà del caviale ai suoi gatti».«Non dovevo fartelo conoscere ok» si gratta la fronte, probabilmente pensando a che razza di chitarrista/amico/scopamico si sia trovato.
Sento delle piccole zampe grattarmi sul polpaccio e prima che me ne accorga Luke indica il cane ai miei piedi.
«Mi sembra che stia ancora aspettando il suo cibo».
«Ehm sì, il postino fa sempre tardi».
Mi piego prendendo il mio cane bianco, sperando che Luke mi abbia guardato il culo, credo di sì.
«Come si chiama?» gli sorride accarezzandola dolcemente, mentre lei ricambia mostrandogli la lingua.Anche io gli farei vedere la mia lingua se mi toccasse in quel modo.
«Biscotto» dico quasi imbarazzata.
Erano le 5 di mattina e io e Dana eravamo nel post-sbornia del Sabato sera.
Avevamo trovato questo volpino per strada e stavamo mangiando latte e biscotti mentre pensavamo che nome dargli.«Carino» mi sorride dolcemente con la sua fossetta adorabile.
Le mie braccia diventano subito molli a quella vista e biscotto cade sul pavimento lamentandosi.«Beh, credo sia il momento di andare».
«No!». Urlo improvvisamente.
«Perché?».
Lo guardo intensamente negli occhi. Non posso farlo scappare di nuovo da me, non di nuovo, non lui.Mi avvicino a lui appoggiando le mie mani fredde sul suo volto caldo coperto dalla barba.
Mi metto sulle punte e poso le mie labbra sulle sue prima che possa realizzare il tutto.
Non si stacca da me, ma al contrario, avvolge la mia vita facendo aderire completamente i nostri corpi.
Il sapore delle sue labbra e il suo profumo mi travolgono completamente fino a non farmi più sentire le gambe.
Le mie guance prendono fuoco quando improvvisamente Luke intensifica il bacio, stringendo più forte la presa su di me.
Indietreggia fino a toccare la porta principale con la schiena senza interrompere il contatto che c'è tra di noi.
La sua lingua diventa sempre più vogliosa e i nostri corpi sempre più caldi quando il suono del campanello interrompe tutto.«Sono il postino. C'è il vostro cibo per cani!» urla.
Biscotto corre verso la porta iniziando a grattare il legno.
Mentre dall'altra stanza Dana continua urlare una serie di bestemmie in arabo che ha imparato all'università.
🐶🐱
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I'm not a fan, maybe //Luke Hemmings
Fiksi Penggemar«Cosa penserebbe Luke se scoprisse che hai scritto 17 fanfiction dov'è un daddy?» Sorrido innocentemente in risposta. «Che mi eccita molto». Lei sospira. «Regola numero 1: Fingere di non conoscere né lui né la sua band. Regola numero 2: Niente poste...