caleo

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Io e Calipso eravamo appena usciti da un' officina con 4 sacchetti di plastica in ogni mano che straripavano di pezzi di ricambio di ferro,rame e metallo...e qualche caramella rubata al tizio che sedeva addormentato sul bancone.
"Leo, non abbiamo esagerato con i pezzi di ricambio? Devi solo riparare una gamba a Buford." Calipso era bellissima,come sempre. Quel giorno indossava un paio di jeans blu strappati sul ginocchio e una camicia rossa infilata nei pantaloni. La collana che gli avevo regalato due mesi prima era ancora lì, non se l'era mai tolta.
Era stata semplice da costruire...mi è bastato colare in un piccolissimo stampino sferico un po' di oro e incastonarci dentro una conchiglia.
Calipso era letteralmente diventata pazza quando gliel'avevo regalata. Se l'era legata subito al collo e non se l'era mai tolta.
I suoi capelli color ambra erano legati in una coda di cavallo altissima, che dondolava ogni volta che faceva un passo.
Probabilmente restai a fissarla per molto tempo, perché lei urlò:"TERRA CHIAMA LEO!Ci sei?"
Scossi la testa e sorrisi alla mia ragazza:"Sei bellissima"
Calipso rise:"Leo Valdez. Sei incredibilmente stupido."
"Lo devo considerare un insulto o un complimento?" domandai avvolgendogli un braccio sulla vita.
Calipso mi rispose con un sorriso :"Decidi tu, Ragazzo-aggiusta-draghi"
"Non chiamarmi così"
"Ok, Ragazzo-rompi-scatole"
"E nemmeno cosi"
"Ragazzo-urlo-come-una-ragazzina"
"Sei una seccatura."
"E va bene, Bellissimo Valdez."
"Così va bene"
Calipso mi baciò, e non ci fu più niente a parte noi due.

one shot Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora