jattone

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La giornata di Jason era stata devastante.
Si era svegliato alle 4 del mattino per allenarsi con Percy con la lancia e la spada.
Alle 8 del mattino era dovuto correre alla cabina di Apollo perché Piper si era sentita male e Will e gli altri figli di Apollo la stavano medicando.
In quel momento l'ansia di Jason aumentò e svenne.
Rimase svenuto soltanto per 1 ora. Voleva rimanere svenuto.
Il pomeriggio fu ancora peggio.
Dalle 2 alle 4 del pomerigfio perlustrò il bosco insieme a Percy e un gruppo di stupide e sbraitanti ninfe li circondò e cominciarono a sommergerli di fiori e stupide foglie che per poco non entrarono nel naso di Jason.
Finalmente, alle 4 e mezzo del pomeriggio, i due ragazzi erano usciti dal bosco ,anche se con qualche foglia rosa attaccata ai capelli.
Jason corse di nuovo fino alla cabina di Apollo e Will Solace gli disse che stava riposando ma che stava meglio di qualche ora prima.
Fino alle 8 di sera si allenò al tiro con l'arco con Chirone, al combattimento con la spada con Clarisse, all' arrampicata con Annabeth.
Dalle 8 alle 10 di sera si dedicò a un corso che non era nella sua routine. La corsa al satiro.
Uno stupido satiro appena arrivato al Campo si era impossessato del suo bracciale di corda intrecciata (il regalo di Piper per il loro primo anno insieme) e se ne andava in giro per il bosco urlando :"VIENI, FEMMINUCCIA! RIPRENDITI IL TUO BRACCIALETTO DELLE BARBIE"
Jason era furioso.
Quello era il regalo di Piper e uno stupido satiro non lo poteva portare in giro così.
Allora Jason evocò un fulmine che abbattè di netto un alberello del bosco, alto il doppio del satiro, che intrappolò la stupida creatura in un groviglio di foglie e rami secchi:"FEMMINUCCIA'' continuva a ripetere il satiro:"RIPRENDITI IL TUO BRACCIALETTO DELLE BARBIE E LASCIAMI ANDARE!"
A malincuore, Jason liberò il satiro e si riprese il suo bracciale.
Tornato da Piper, sussultò nel vederla già in forma.
Stava camminando con Annabeth intorno al campo di fragole selvatiche e rideva di gusto. La piuma di arpia le pendeva dai capelli ondulati e gli occhi erano intensi e suggestivi come sempre"Dei dell'Olimpo, com'è bella" pensava.
La salutò da lontano e gli fece un gesto come per dire "il-tuo-super-ragazzo-sta-per-collassare". Piper capì al volo e lo salutò con un sorriso "Nessun problema" sembrava dire.
Il semidio tornò esausto nella sua cabina, con Zeus-Hippie che, come al solito, torreggiava nella stanza.
Si stese sul letto e un senso di colpa gli percorse tutto il corpo.
Come aveva fatto a dimenticarlo?
In tutti quei mesi non ci aveva pensato nemmeno una volta.
Voleva prendersi a calci da solo.
IL MATTONE.
Dopo tutto quel tempo passato con Piper gli aveva fatto dimenticare il suo primo e unico amore. Quel mattone color ruggine, che con un solo bacio lo aveva fatto innamorare.
Doveva tornare da lei. Il mattone lo aspettava.
E così fece.
La mattina dopo Jason era rilassato come non mai...con il suo mattone fra le braccia.

one shot Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora