percabeth

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-Annabeth

Il telefono squilla, così mi alzo dal divano e vado a rispondere.
-Pronto?-
-Heeey! Come sta la mia adorabile e disponibilissima ragazza?-
Sbuffo, sorridendo -Che ti serve questa volta, Testa d'Alghe?-
-Mia madre e Paul stanno via tutto il giorno, tornano questa sera. Ed io dovrei...- lo sento respirare profondamente -Badare a Estelle.-
-E quindi vuoi che ti aiuti a fare da babysitter- concludo.
-Esattamente! Vedi, sei sempre la migliore!-
-Non ho detto di sì...- lo stuzzico.
-Oh, e dai Sapientona!- si lamenta.
-Sto scherzando, mi preparo e arrivo-
-Ti amo tanto!- dice Percy, prima di riattaccare.
Poso il telefono e scuoto la testa, mantenendo un sorriso divertito sulle labbra. Quell'idiota di Percy Jackson era probabilmente il semidio più potente del mondo, ma si faceva impaurire da una bambina di cinque anni. Beh, in effetti quella scricciolina era una vera peste, ma era buffo vedere Percy preoccupato di non riuscire a badare a lei.
Raggiungo casa Jackson e busso alla porta.
Nessuno mi risponde, così avvicino l'orecchio alla serratura.
-Vieni giù di lì, mostriciattolo!- la voce di Percy è disperata, così decido di entrare.
Cosa avrà mai potuto combinare Estelle?
Arrampicarsi sul frigorifero, ecco cosa.
Percy mi da le spalle, indossa dei jeans e una felpa blu scuro. Sta cercando di afferrare sua sorella, che si è seduta sul frigorifero. Estelle indossa un maglioncino azzurro con una stampa della principessa Ariel nel mezzo, dei pantaloncini blu al ginocchio e dei calzini bianchi, che avvolgono dei piccoli piedini che si stanno agitando sopra la testa del fratello maggiore.
La bambina ride alla vista del fratello che, esasperato, cerca di salire su una sedia girevole per riuscire a raggiungerla.
Estelle alza lo sguardo e incrocia il mio. I suoi occhi si illuminano e un sorriso, privo dei due denti davanti, si apre sul suo viso da bambina:-Annabeth!- strilla saltando giù dal frigorifero con un salto. Atterra tra braccia di Percy, che riesce a prenderla al volo, ma prima che lui possa fare o dire qualunque cosa, la bambina scivola via dalla sua presa e corre verso di me, ridendo contenta.
Quando è vicina, mi abbasso per essere alla sua altezza e la abbraccio.
-Mi sei mancata tanto, tanto, tanto!- dice Estelle sulla mia spalla.
-Anche tu, Terremoto.-
La voce di Percy fa staccare le braccia della bambina dal mio collo:-Ciao, Sapientona.-
Mi alzo in piedi e me lo ritrovo davanti. Cavoli, quanto è bello. Quei suoi occhi verdi che sembravano diventare più belli ogni volta che li guardavo, i capelli nerissimi spettinati gli davano l'aria di essere appena tornato dalla spiaggia. E quel sorriso, quel _maledettissimo_ sorriso da bellissimo idiota che aveva sempre stampato su quella faccia da bellissimo idiota.
Percy mi accarezza una guancia con una mano e mi da un piccolo bacio sulle labbra.
-Fratellone, fratellone!- la voce di Estelle è squillante, come se parlasse utilizzando un mefagono:-Ho fame! Prepara qualcosa a me e Annabeth!-
Percy aggrotta la fronte e si avvicina alla sorella:-Scusami, signorina. Da quando devo eseguire i tuoi ordini?-
Lei incrocia le braccia:-Da quando mamma e papà sono via! Sono _io_ la padrona di casa-
-Hey, ma cos'è questa stor...-
-Ha ragione Estelle, Percy- lo interrompo, mettendo un braccio sulla spalla della bambina -Fai il bravo fratello e preparaci qualcosa...sono o non sono l'ospite?-
Estelle fa una pernacchia a Percy, come a dire "Visto, te l'avevo detto".
Percy inarca un sopracciglio e mi guarda:-Forse non è stata una buona idea chiamarti. Voi due vi state schierando troppo contro di me.-
Batto le mani due volte:-Forza, cameriere. Preparaci un panino!-
-Sissignora- borbotta lui, anche se sul volto ha dipinto un sorrisetto.
Estelle mi trascina fino al divano, dove ci sediamo e accendiamo la televisione.
-Che cosa vuoi guardare?- chiedo, cominciando a fare una treccia ai capelli castani e ondulati della bambina.
-Ma secondo te?- urla Percy dalla cucina.
In tutta risposta, Estelle indica il suo maglioncino:-La Sirenetta!-
Sorrido, accorgendomi di quanto Estelle somigliasse al fratello, per certi versi. Percy aveva una vera e propria _ossessione_ per il film "Alla Ricerca di Nemo". Mi aveva obbligata più volte a vederlo insieme a lui, e io non riuscivo a contraddire quegli enormi occhioni verdi.
-E va bene!- dico alla fine, provocando un urletto contento da parte di Estelle, che prende il telecomando e cambia canale.
Qualche minuto dopo, sento Percy sedersi accanto a me e appoggiare un vassoietto sul tavolo, contenente due panini: uno alla marmellata (il mio) e uno...sì, Percy ed Estelle erano _decisamente_ fratello e sorella.
Il panino di Estelle era farcito di una salsa blu scuro.
Sorrido e guardo Percy:-Bravo il mio cameriere!-
Lui fa una smorfia e porge il panino ad Estelle, che sta guardando ipnotizzata lo schermo della televisione, gli occhi spalancati e la bocca semiaperta.
La bambina abbandona per un solo attimo lo stato di trance, attimo in cui afferra il panino e rivolge un grande sorriso sdentato al fratello.
Poi torna a guardare il cartone animato con un'espressione quasi rapita.
Percy mi avvolge un braccio attorno alla vita e io appoggio la testa sulla sua spalla.
Guardiamo in tutta tranquillità il film, finché sullo schermo non compare il personaggio che doveva rappresentare il dio Poseidone.
Estelle sa già tutto sugli dei e sull'origine di Percy, beh...non proprio tutto. Sa soltanto che gli dei esistono veramente e che Poseidone è il padre di sul fratello. Non capisco come la sua mente da bambina abbia potuto accogliere una notizia così sconvolgente senza farla impazzire ma _anzi_...lei voleva sapere tutti i dettagli.
-Percy guarda! C'è Posy!- dice la bambina indicando la televisione energicamente e saltellando sul posto.
-Non è proprio così nella realtà- borbotta Percy, osservando il personaggio.
-E com'è fatto?- chiede Estelle, girandosi miracolosamente a guardarci.
I suoi occhioni strabordano di curiosità, così lancio un'occhiata a Percy, che comincia a parlare.
-Quindi è tipo un pescatore!- dice alla fine Estelle, che ora è seduta sulle mie gambe.
Percy ride:-Beh, più o meno...-
La bambina appoggia le mani sulla mia gamba e si sporge verso di noi:-Raccontatemi quella volta in cui avete sconfitto Corno!-
Aggrotto la fronte:- _Corno_?-
Percy ride:-Si chiama _Crono_. E no, sirenetta...non ti racconterò _di nuovo_ come l'abbiamo sconfitto.-
Mi giro verso Percy:-Non puoi permetterti di ridere se Estelle sbaglia qualcosa, Testa d'Alghe. Quando avevi dodici anni non sapevi _nulla_.-
-E tu che ne sai?- ribatte lui, offeso.
-Ti ho insegnato tutto io- rispondo con aria fiera, prima di dargli un piccolo bacio.
Estelle si imbroncia, incrociando le braccia e aggrottando la fronte:-La potete smettere per un attimo di essere così carini e coccolosi?-
-Carini e coccolosi?- ripete Percy, alzando un sopracciglio.
-Esatto!- risponde la bambina.
Poi sussulta e spalanca le palpebre, come se le fosse appena venuta un'idea brillante:-Raccontatemi come vi siete conosciuti!-
Percy si sporge verso la sorellina e la prende in braccio, sistemandosela sulla gambe:-Allora, tutto iniziò quando...-
Le raccontiamo come ci siamo incontrati, le prime parole che ci siamo scambiati e i sentimenti che provavamo inizialmente una per l'altra.
Poi, prendendo ritmo, cominciamo a raccontarle della nostra primissima impresa.
Quando Percy conclude dicendo "E quello fu probabilmente il miglior bacio subacqueo di tutti i tempi", Estelle sussurra:-Sì, siete carini e coccolosi.- cominciando a chiudere gli occhi. Si è addormentata.
Percy si alza e la posa delicatamente sul divano, comprendola con una copertina (sempre a tema "Sirenetta").
Le lascia un piccolo bacio sulla fronte, a cui la bambina risponde con un sorrisetto beato.
Si gira a guardarmi:-Dovrei raccontarle storie più spesso, non si addormenta mai così velocemente.-
Sorrido, ripensando al modo in cui Percy si comportava in maniera quasi paterna con la piccola sorellina.
Lui si risiede accanto a me e mi sorride:-Sembra passato un secolo da quelle imprese-
-Già- concordo, giocherellando con le sfere di terracotta sulla collana del campo che ha Percy al collo.
-Ti amo, Annabeth Chase.- sussurra, prima di tornare a baciarmi.
"Probabilmente Estelle aveva ragione" penso, divertita "Siamo davvero carini e coccolosi"

one shot Percy JacksonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora