Quella mattina ero agitatissimo.
Io e Annabeth ci svegliammo entrambi alle 9:00 del mattino e io sarei dovuto essere in città alle 9:15 per il mio colloquio di lavoro.
Avrei fatto quel colloquio per lavorare nello stesso edificio di Annabeth, che lavorava in un classico ufficio.
Annabeth si mise i vestiti da ufficio in fretta e furia, imprecando fra i denti e maledicensosi per non avermi svegliata prima.
Con i pantaloni larghi neri, la camicia abbinata, la cravatta color corallo legata al collo e i capelli biondi legati in un chignon alto sembrava una vera donna d'affari.
Quel giorno avrei dovuto abbandonare i miei jeans e la mia maglietta per indossare uno smoking.
Avrei preferito andare in accappatoio.
Non ero abituato a mettere dei vestiti eleganti, ma Annabeth insistette per farmeli indossare, almeno per il colloquio.
Dopo inutili tentativi per cercare di annodare la cravatta, la mia ragazza corse in aiuto, esasperata:"Possibile che non sai neanche annodare una cravatta, Percy?"
Cercai di infilarmi in tasca di nasosto Anaklusmos, la mia penna-spada, che era diventata ormai il mio porta fortuna, ma Annabeth mi conosceva troppo bene e mi puntò l'indice contro il petto:"Jackson. Non azzardarti a prendere la tua spada per andare ad un colloquio di lavoro."
Posai la penna.
Partimmo in macchina alle 9:05 e arrivammo giusto giusti.
Annabeth mi lasciò sulla soglia della porta del capo e mi disse di raggiungerla nel suo ufficio quando il colloquio sarebbe terminato.
Emisi un respiro tremante e entrai nella stanza.
"Salve!" il capo non era per niente come me lo ero immaginato.
Era un bell' uomo sui 40 anni, con i capelli neri ben pettinati (a differenza dei miei) e gli occhi marrone scuro che sembravano guardarti con i raggi x.
Sembrava gentile, non severo e impettito come Annabeth me lo aveva descritto.
Decisi comunque di mantenere un discorso formale...così ricambiai un saluto con un "Ciao!".
L'uomo fece una smorfia, poi sorrise:"Si sieda, signor Jackson."
Mi sedetti davanti alla sua scrivania e misi le mani sulle ginocchia, sudato e con il respiro corto.
Il capo mi fissò da sopra gli occhiali per qualche minuto, poi cominciò a farmi qualche domanda su quello che avevo fatto prima di quel colloquio.
Mi inventai parecchie cose, perché tutto quello che avevo fatto fino a tre anni prima era stato uccidere mostri, giganti, sconfiggere qualche Titano e uccidere la Madre Terra.
Raggiunsi l'ufficio di Annabeth saltellando:"HO OTTENUTO IL POSTO!"
La mia ragazza fece una smorfia:"Vuoi dire che adesso dovrò sopportarti anche al lavoro?"
Ni chinai verso di lei e le diedi un bacio:"Si, mi dispiace per te,Ragazza Saggia."
A quel punto ricambiò il sorriso"Sono fiera di te, Testa d'Alghe"
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one shot Percy Jackson
FanfictionHumor e storie Puccio Puccio su i nostri eroi preferiti🥀