17 marzo. 7:10. Fermata del pullman.
Arrivo alla fermata con il fiatone, dicendo "Ehy, Enza dimmi che non è ancora passato!" e lei "Come vuoi che sia passato se sono ancora qui? Frequentiamo la stessa scuola, ricordi?" e io "Si, di merda..ah, ok spettiamo allora sperando che passi stavolta!". Ah, ancora non mi sono presentata! Mi chiamo Rosa, ho 17 anni e frequento il terzo anno di scuola alberghiera. Sono distrutta, a volte non mangio, ho iniziato a fumare e sono sempre irritata e nervosa, e cerco sfogo attraverso alcuni tagli sul polso coperti dalle maniche lunghe o dai braccialetti, ma non basta, e così sono sempre con le cuffie nelle orecchie, ma comunque c'è un dannato vuoto dentro di me che non si colmerà più. Fisicamente sono di media altezza, occhi verdi e capelli castano-biondo con lo shatush biondo grano. Ho un bel visetto. Tutti mi dicono che sono bella, beh, io non ci credo, non più... dopo quel rifiuto così brutale da quel ragazzo senza cuore mi ha fatto abbassare del tutto l'autostima. Abito in un minuscolo paese in Campania chiamato Quindici (che razza di nome..proprio come gli abitanti, stupido). Io non ho più voglia di vivere, ma lo faccio lo stesso per le persone che mi vogliono bene e a volte mi è difficile reggere, infatti crollo ogni giorno che torno a casa con un pianto disperato con la musica di Justin nelle orecchie, si sono una sua fan, ma non mi interessa conoscerlo perchè so già che sarà e rimarrà soltanto uno stupido sogno. Ma mi sono dovuta ricredere ben presto...
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Believe in love.
Ficção AdolescenteQuesta storia parla della storia di una ragazza orfana, che ha perso i genitori in un incidente mortale. Lei è Rosa, diciassettenne autolesionista da quando aveva quattordici anni. Voleva realizzare un sogno: essere felice ma quello non si sarebbe m...