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Chiamai Federica e le raccontò tutto.Era felicissima.Le dissi anche di non preoccuparsi perché potevo restare a casa anche da sola.

Oggi saremmo andati dai genitori di Ermal così Giulia poteva conoscere i suoi nonni paterni e i suoi zii visto che quelli materni gli ha persi purtroppo.

Arrivati a casa c'erano tutti tranne il padre di Ermal.Ermal mi raccontò quello che era successo.Non voglio nemmeno pensarci

<<piacere signora sono Rebecca un'amica di Ermal>> mi presentai ponendole la mano

<<piacere cara sono Fatmira e dammi del tu>>

Conobbi anche il fratello Rinald e la sorella Sabina

<<chi è questa bella bambina>> chiese Sabina curiosa

<<mia figlia>> disse Ermal

Sia la mamma che i fratelli lo guardarono con aria interrogativa.

<<è nostra figlia>> aggiunse rivolgendosi a me

Erano tutti e tre abbastanza scioccati e quindi Ermal raccontò tutta la storia dall'inizio

<<ma adesso siete amici o qualcos'altro?>> chiese Rinald

<<amici,dobbiamo stare uniti per Giulia vogliamo che cresca serena con entrambi i genitori accanto>> dissi

Ermal rimase un po' male quando dissi la parola "amici".

Passammo tutto il pomeriggio a parlare di me,Fatmira,Rinald e Sabina volevano conoscermi meglio e quindi ho raccontato un po' tutta la mia vita.Questa cosa mi metteva in imbarazzo perché io non amo parlare molto di me.Ermal invece giocava con Giulia d'altronde come sempre.

Si fece tardi e tornammo a casa ma solo io ed Ermal perché Giulia è voluta restare a dormire dalla nonna

<<vuoi restare da me?>> gli chiesi arrivati a casa mia

<<se per te non è un problema >>

<<no figurati >>

Ermal si sedette sul divano e a seguire lo feci pure io.

<<essere padre è la cosa migliore del mondo>>

Io sorrisi <<sei un padre meraviglioso>>

<<eh tu sei la mamma perfetta>>

<<bhe non direi>>

<<perché?>>

<<ero incinta di lei e facevo tutto il contrario di quello che mi diceva la ginecologa:bevevo e mangiavo cose che non dovevo bere e mangiare,mi fregavo di tutto.Poi quando è nata mi scordavo di farla mangiare e..meglio che non continuo>>

Lui mi prese le mani <<tu sei perfetta.Non è facile diventare mamma a 16 anni e poi eri sola senza nessuno,senza di me.Quello non perfetto sono io.Me ne sono andato per dar la possibilità alle tue amiche di riparlarti.Non ho mai pensato di tornare per vedere che facevi o come stavi.A volte vedevo le foto che mettevi su instagram ti vedevo felice,pensavo che mi avevi già dimenticato.Io ti ho messa incinta. È stata colpa mia.Mi sono spinto troppo quella sera e mi sono dimenticato delle protezioni.È solo colpa mia se ti sei "rovinata" la vita>> disse con tono serio e pacato

<<non dire cosi,quella sera eravamo spinti tutti e due.Io mi sono dimenticata dei pericoli che potevo correre.Non mi si rovinato la vita.Grazie a Giulia ci siamo ritrovati.>> dissi stringendo di più le sua mani

Lui mise la mano sulla mia faccia,si avvicinò e mi sussurrò <<ti amo,e ti amerò per sempre>>

Detto questo mi baciò.Provai le stessi brividi e le stesse emozioni della prima volta.Non era cambiato nulla.Io ero solo più innamorata

<<ti amo anch'io,mi sei mancato tanto>>

Lui sorrise e mi ribació di nuovo

<<non ti lascerò più,non vi lascerò più>> disse marcando il "VI"

Andammo nel letto e passammo una notte d'amore,stavolta con le protezioni.

<<mi è mancato tutto questo>> disse Ermal

<<anche a me>> dissi con la testa sul suo petto e intrecciando la mia mano con la sua

Parlammo per tutta la notte.

Solo un professore||Ermal Meta||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora