oh, teacher

fiftheen

[ Nicole ] ::

Io e Charlie eravamo andati ad una mostra d'arte, quella sera, e mi sembrava davvero strano ed, allo stesso tempo, perfetto essere lì con lui enza la paura che qualcuno ci scoprisse.
Il professore mi aveva strinto la mano tutto il tempo e ci eravamo immersi in quel paradiso artistico fino a tardi.
Adesso stavamo tornando a casa, e la sua mano era stretta sulla mia coscia, mentre guardava dritto davanti a se, guidando per le strade buie.
Io osservai il paesaggio fuori dal finestrino, sbadigliando leggermente.
"Sei stanca, piccola ?"
Domandò, sfregando la mano sulla mia gamba.
Annuii e mi appoggiai al seggiolino, lasciandomi andare in un sospiro.
"Peccato"
Disse, sorridendo maliziosamente.

Ormai eravamo arrivati e lui parcheggiò nel vialetto vicino casa.
Non vedevo mia mamma da tre giorni e non avevo ricevuto neanche un misero messaggio da parte sua.

"Perchè ?"
Nel frattempo, Charlie mi aprì la portiera e non appena scesi mi attirò a se, infilando la mano nella tasta posteriore dei miei jeans.

"Avevo in mente qualcos'altro per stasera..."
Sussurrò, baciandomi a fior di labbra.
Rimasi perplessa, seguendolo verso l' ingresso.
"Del tipo ?"
Ero confusa e la mia mente vagava dal pensiero di mia mamma, a quello del leggero tocco del professore.

Appoggiò il suo cappotto sul divano e mi afferrò i fianchi da dietro, baciandomi il collo.
"Ti ho già detto che sei bellissima, stasera ?"
Passò le braccia intorno al mio bacino.

"Almeno un milione di volte, Char"
Sorrisi, arrossendo leggermente.
Mi fece voltare verso di se e portò  le sue mani sulle mie guance.

"Allora ricordalo bene, perchè lo sarai anche quando ti avrò tolto questi vestiti di dosso"
Sussurrò, prima di poggiare le sue labbra sulle mie.

Ricambiai, passandogli le braccia intorno al collo.
Quelle mani scorsero sul mio corpo, fino ad arrivare al sedere a cui diede un' avida palpata, per farmi schiudere le labbra, riempiendole subito con la sua lingua e ghignando sulle mie labbra.
Mi prese in braccio, facendomi agganciare le gambe intorno al suo bacino.
In quel momento riuscii a sentire perfettamente la protuberanza che si era formata nei suoi pantaloni.
Con me in braccio, salì al piano di sopra e mi poggiò sul morbido materasso, sdraiandosi su di me.
I nostri sguardi si incontrarono per qualche istante ed io sorrisi.

"Dio, sembri così buona..."
Bisbigliò, per poi baciarmi la punta del naso.
Portò una mano sulla mia intimità, sfregandola contro il tessuto dei pantaloni.

"D... Di più, p- per favore"
Balbettai, gemendo.
Sganciò il bottone dei jeans e me li sfilò, baciandomi le cosce.
Chiusi gli occhi, sospirando per il piacere.

"Dovresti vederti adesso, piccola, sei divina"
Disse, scostando il tessuto delle mutandine, per infilare un dito in me.
Lo tirò fuori quasi subito, facendomi gemere in disapprovazione.

"Sei così bagnata, per il tuo papino"
Si sfilò la maglietta, mostrando gli addominali accentuati.

"Daddy, ti prego"
Lo supplicai, sapendo che quel nomignolo gli piaceva particolarmente.
Si slacciò i pantaloni e se li tolse velocemente, gettandoli da qualche parte nella stanza.

"Vuoi fare gli onori ?"
Mi domandò, riferendosi alle sue mutande.
Le mie guance si colorarono di rosso ed abbassai lo sguardo.

"D- D'accordo"
Vi ci poggiai la mano e sentii l' erezione tirare, sotto il tessuto bianco dei boxer.
Lui gemette silenziosamente, gettando la testa all' indietro.
Portai le mani sui suoi fianchi, impacciatamente, e lasciai scorrere l'elastico giù dalle sue cosce, fino ai polpacci.
Lui completò l'opera, prima di tornare su di me e sfilarmi la maglietta.
Nei suoi occhi spiccò una scintilla di desiderio, mentre sganciava abilmente il mio reggiseno.

Mi lasciò un succhiotto sul collo, poi scorse fino al seno, mordicchiandolo e baciandolo.
Chiusi gli occhi, gemendo il suo nome.
"Sei mia, mia, mia..."

Tornò su di me, baciandomi la fronte e poi le labbra.
Gli accarezzai i capelli, mentre le sue mani viaggiavano sul mio corpo e la sua bocca era incollata alla mia.
Ci stacchiamo per qualche istante ed invertimmo le posizioni.
Era strano avere il controllo, per la prima volta, e non avevo la minima idea di cosa fare.

Gli baciai il collo ed il petto, mentre lui gemeva silenziosamente.
Scesi con la mano sul suo pube, ma prima che io potessi fare altro, lui la riportò sul suo petto.
Avevo fatto qualcosa di sbagliato ?

"Basta con i giochetti, bimba"
Ritornò su di me mi baciò dolcemente, prima di entrare con una spinta decisa.
Affondai le unghie nelle sue spalle, mentre un gemito roco lasciò le sue labbra.
Ansimai appena il suo ritmo rallentò di colpo soltanto per aumentare una volta dopo.

"C- Cazzo"
I sui gemiti riempirono la stanza.
Spinse particolarmente forte, strofinando la sua punta contro il mio punto G e facendomi tremare le gambe per il piacere.
Chiusi gli occhi, sentendo il suo respiro caldo sul mio collo.
Gemetti, spingendo i miei fianchi contro i suoi, creando attrito.

"Sei così stretta, piccola"
Continuò a muoversi dentro e fuori di me, trovando il suo ritmo, avvolsi le mie gambe saldamente intorno alla sua vita.

Cominciò a spingere irregolarmente e capii che anche lui era vicino.
Graffiai i suoi bicipiti, non appena fui travolta dall'orgasmo, e lanciai un piccolo urlo.

"D- Dio... principessa, sto... sto per-"
Improvvisamente i suoi fianchi rallentarono e rilasciò dentro di me, facendomi provare uno strano calore.

Non appena si sfilò, aspettai che mi tirasse verso di se, come suo solito fare.
Ma lo vidi immerso nei suoi pensieri, così fui io ad accoccolarmi al suo petto sudaticcio.
I nostri sguardi s'incontrarono per qualche istante.

"Forza, andiamo a fare una doccia"
Disse, avvolgendo le braccia intorno al mio corpo e sollevandomi a mo' di sposa.

s/ a ⚠️ :
L'avevo detto che mi sarei fatta perdonare ;))

*scusate per eventuali errori*
;; continuo a 20 stelline ✨