two

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change of pov:
Me ne stavo seduta sugli spalti della palestra, come ogni volta durante l'ora di educazione fisica.
Non amavo lo sport, affatto.

"Signorina Hughes"
Una voce roca bisbigliò alle mie spalle, facendomi voltare istantaneamente.

"Oh, ehm... salve, professore"
Rimasi sorpresa quando egli si sedette vicino a me ed un leggero brivido mi percorse la spina dorsale.

Il professor Grease era senza alcun dubbio l'uomo più affascinante che ci fosse nell' istituto.
Insegnava arte; le lezioni con lui erano veramente interessanti e se ne sarebbero accorte anche le mie compagne di classe se non avessero passato tutto il tempo a sbavargli dietro oppure a tentare di sedurlo, ridicolizzandosi.

"Buongiorno"
Era un' uomo abbastanza giovane e quando mi sorrise, una tenera fossetta spuntò al lato destro della sua bocca.

"Che... che ci fa lei quì ?"
Non ero mai stata brava a fare conversazione.
Le persone mi cercavano solo se avevano bisogno di qualche favore.

"Ecco, mi chiedevo se le interessassero delle lezioni private"
Deglutii a fatica, mentre i suoi occhi di un verde intenso mi scavavano nel petto.

"Io, io non... insomma..."
I miei occhi caddero sulle sue labbra e cominciai a balbettare come una fottuta idiota.
Insomma, Nicole !

"Lezioni private ? Di... di arte ?"
Sussurrai a fatica, abbozzando un sorriso, per camuffare la mia goffaggine.

"Già. Non devi rispondere subito, puoi pensarci un po' sù, e poi se ti va, potremmo farlo insieme"
Oh Dio, il modo in cui pronunciò quella frase mi fece avvampare.
Non dovevo pensare a certe cose, era il mio cazzo di professore ed avrà avuto almeno trent'anni.

"Okay, ma non credo di potermi permettere delle lezioni private, signore"
Un tenero sorriso gli comparve sul viso.
Diamine, pensai di essergli sembrata proprio una bambina.

"Io penso che lei sia veramente portata per la mia materia, ho guardato i suoi disegni. E le lezioni non sarebbero a pagamento"
Sentii una strana sensazione di calore diffondersi verso il basso.
Abbassai lo sguardo e notai che le sue grandi mani erano poggiate sulle mie ginocchia.

"Che cosa stava disegnando ?"
Domandò egli, costringendomi a riportare i miei occhi nei suoi.

"È solo uno scarabocchio"
Gli porsi il mio taccuino e lui gli diede un occhiata veloce.

"Veramente un bello scarabocchio, signorina Hughes"
Un cipiglio comparve sul suo volto.
Ricambiai il sorriso, come per ringraziarlo.

Lui rimase in silenzio ed io mi morsi il labbro, in attesa che si congedasse.
A quel punto notai nei suoi occhi una scintilla di desiderio, ma fu solo un attimo, prima che scuotesse la testa impercettibilmente, come per riprendersi.

"Be', allora la aspetto oggi alle 15.30 ?"
Si passò una mano tra i ricci biondastri, scompigliandoli leggermente.
Ci pensai un istante.
Infondo erano sono delle lezioni, che sarebbe mai potuto succedere ?

"E va bene, mi lasci il suo indirizzo"

Charlie's pov :
Il gioco comincia, mia dolce bambina.

s/a ⚠️ :
Spero che non ci siano troppi errori grammaticali e che il capitolo vi sia piaciuto ;))

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