oh, teacher

eighteen

[Charlie] ::

Il giorno dopo non avevamo fatto altro che stare insieme, io e lei.
Ci eravamo scambiati baci e carezze, avevamo guardato film e fatto sesso, molto sesso, ad essere sinceri.
Stavamo guardando un film, qualcosa riguardo a dei poliziotti o roba del genere.
Era strano, perché per tutto il tempo io avevo pensato solo a tenere le nostre mani unite.
Non potevo più mentire a me stesso, nella mia testa c'era solo lei.
Ero innamorato della studentessa di arte, di quella giovane ragazza sexy ed intelligente.
Non avevo intenzione di dirle tutto questo, o sicuramente si sarebbe spaventata, era troppo innocente.
Era bello amarla, anche senza che lei lo sapesse.

"Stai bene, Charlie ?"
Chiese, senza distogliere lo sguardo dalla tv.
Scrutai attentamente il suo profilo, prima di poggiarle le labbra sulla testa, inalando il suo dolce profumo.

"Tutto bene"
Si voltò verso di me, con un' espressione seria.

"Ne sei sicuro ? Mi sembri perplesso"
Mormorò, alzando le sopracciglia.
Trattenni un sorriso e le lasciai un bacio sulla guancia, poi uno sulla mascella, ed uno sul collo, scendendo sempre di più.

Portai le mie mani sui suoi fianchi, facendola sedere sulle mie cosce.
"Facciamo l'amore"
Suonava un po' come una proposta indecente.
Nicole gettò il collo all'indietro, ridacchiando leggermente.

"Ancora ? Sarebbe la terza volta in una giornata, Charlie"
Portai la sua mano alla mia bocca, per lasciarvici un bacio sul dorso.

"Abbiamo fatto sesso, non l'amore"
Un dolce sorriso le si formo sul viso, dopo che ebbe afferrato il concetto.
Proprio la reazione che speravo.

[Nicole] ::

Arrossii alle parole di Charlie.
Voleva fare l'amore con me.

Fu tutto molto lento e chiaro.
La sua mano si poggiò sulla mia nuca e avvicinò il suo viso al mio, baciandomi con trasporto.
Aggrovigliai le dita tra i suoi ricci e premetti il mio petto contro il suo, cominciando a muovere lentamente i miei fianchi suoi suoi.

Mi gemette in bocca, poi lasciai che le sue labbra vagassero lungo la mia mascella ed il mio collo.
Non avevo mai fatto l'amore.
L'idea che Charlie fosse il primo mi fece sorridere spensieratamente, mentre le sue mani si spostarono sulla mia schiena, per aiutarmi a muovermi meglio.

Giocai con i suoi capelli tra le punte delle dita e stampai le mie labbra sulle sue, delicatamente.
Non sapevo bene che fare, ma le sue labbra sembravano morbide, e leggermente gonfie dall'ultimo bacio.

In poco tempo i nostri vestiti sparirono e Charlie mi prese in braccio, portandomi verso la camera da letto.
Mi poggiò delicatamente sul letto e si sistemò sopra di me, sorreggendosi con i gomiti.
Senza avvertirmi, infilò due dita dentro di me ecominciò a spingerle dolcemente, dentro e fuori.
"Charlie... ti... ti prego"
Gemetti, spingendo la testa contro la spalliera del letto.

Le sue labbra si avvicinarono al mio collo e succhiò con gentilezza, facendo attenzione a non farmi male.
Trovavo adorabile quel lato di lui, ma ero sicura che non mi avrebbe lasciato mai prendere il controllo, neanche se avessimo fatto l'amore.

"Charlie, sono vicina"
Mormorai, prima che lui sfilasse le dita.

Come per vendicarmi, avvolsi la mia mano sulla sua lunghezza, provocandolo.
La pompai dolcemente, su e giù, mentre dalla sua bocca uscì un profondo gemito.

"Smetti di provocarmi, bimba"
Sussurrò al mio orecchio, portando le mani sulle mie cosce, per farmele avvolgere intorno alla sua vita.
"Scusa, papino"
Mormorai, guardandolo con occhi dolci.
Mi morsi il labbro, cercando di non urlare, quando entrò in me, con una lentezza straziante.
Cominciò a spingere, muovendosi più rapidamente.
I suoi occhi non si staccarono dai miei neanche per un attimo, mentre le sue spinte si facevano ogni volta, più vigorose.

"Dio, sei così fantastica"
Ansimò, facendomi gemere nel suo orecchio.
I suoi fianchi sbattevano contro i miei, facendomi gemere senza ritegno.

Cominciò baciarmi tra i seni, prendendo il mio capezzolo tra le labbra, strofinò la lingua intorno ad esso, sentendolo irrigidirsi.
"Charlie"
Gemetti, tirando i suoi capelli tra le dita.

Piagnucolai dal piacere, mentre lo sentivo sprofondare dentro di me, fino in fondo.
Le sue mani accarezzavano dolcemente la mia schiena mentre spingeva in me, colpendo il mio punto g.

"Mhh, Char..."
Portò le sua mano sulla mia intimità, strofinando le dita contro il mio clitoride e spingendole in me, facendoci venire contemporaneamente.

"Piccola"
Il mio nome uscì con un sospiro dalle sue labbra, prima che si liberasse dentro al preservativo.
Si sfilò dal mio intero e si gettò accanto a me, sorridendo fiero.
Come sempre, mi strinse a se e cominciò a baciare il mio collo.

Rimasi girata di spalle e sospirai, non riuscendo a ricambiare il suo sorriso.
"Mi trasferisco a Sydney, da mia zia"

s/a 💌 :
So che mi amate, non mentite a voi stessi 😫