² 【earth is closed today】

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| Terra. New York, USA.|

Tony e Pepper camminavano sui prati verdi di un parco dopo la solita corsa mattutina a Central Park, entrambi molto concentrati da ciò che Iron Man stava dicendo proprio in quel momento.

I due erano sempre troppo occupati ─o almeno lo erano ancora di più─ dopo aver annunciato le nozze nella conferenza stampa di un anno prima; era stata l'ultima volta che Tony aveva visto Peter ─Spiderman─ e anche senza volerlo ammettere, gli mancava terribilmente quel piccolo nerd appiccicoso.

«Hai presente quando stai sognando e nel sogno devi fare pipì?»

Tony stava ercando di spiegare alla fidanzata una strana cosa che aveva sognato proprio quella notte.

«Si, certo»

«E poi dici: "Oh mio Dio, non c'è un bagno. Adesso cosa faccio?"»

«E poi ti svegli e scopri di dover veramente fare pipì»

«Sì, okay» Tony continuò a camminare di spalle mentre gesticolava con le mani.

«Sì, succede a tutti»

Pepper alzò le spalle e lo seguì attraverso gli alberi di Central Park, annuendo alle sue parole. Andiamo, a chi non era mai successo di sognare di fare pipì? A volte, da bambino, ti svegliavi completamente bagnato dalla vita in giù solo per aver sognato di fare pipì in un vero bagno, ti lasciavi andare e bagnavi il letto.

«È proprio questo il punto. Io ieri sera ho sognato che avevamo un bambino» Tony si fermò, marcando leggermente sulle ultime tre parole. «Era molto reale, aveva il nome di quel tuo zio eccentrico... qual era il nome?»

Pepper sussurrò un «Certo» leggermente divertita da quella situazione. Doveva prenderla come un proposta futura?

«Morgan! Morgan» esultò Tony sopra la voce della fidanzata, con uno dei suoi soliti sguardi di vittoria.

«Così ti sei svegliato e hai pensato che noi...»

«Lo aspettavamo» Tony concluse la sua frase.

«Già»

«Sì» affermò Tony.

«No»

«L'ho sognato, ma era molto reale!» cercò di giustificarsi Iron Man, la sua solita faccia con gli occhi spalancati di quando stava vaneggando prima di una proposta importante.

«Se avessi voluto un bambino non avresti creato questo»

Pepper gli sciolse le maniche della felpa legate sulle sue spalle e indicò il contenitore a forma di diamante sul suo petto, con uno sguardo di rimprovero come faceva sempre lei.

«Sono contento che ne parli, perché non è niente» alzò le mani lui, indicando anche lui il contenitore. «È solo un alloggio per nanoparticelle»

«Stai dando una zanna sull'altra» lo avvisò Pepper.

«Okay»

«Non ne hai bisogno» lo contrastò Pepper contrariata.

«Mi sono operato, cerco di proteggere noi» le spiegò lui continuando a passare le mani sul bordo dell'alloggio. «E dei futuri noi, è tutto qui, in caso ci sia un mostro nell'armadio. Invece delle...»

«Camice»

«Mi conosci troppo bene, completi tutte le mie frasi» ironizzò lui mentre lei sospirava stanca.

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