⁸ 【daughter】

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| Spazio. Nave di Thanos. |

Quando erano spariti da Ovunque, Thanos li aveva teletrasportati sulla sua nave.

Gamora era rimasta nella sala del trono per troppo tempo ormai, non che sentisse davvero lo scorrere del tempo; ma stare nel luogo in cui era cresciuta, circondata da tutto ciò che odiava di più al mondo ─cominciando per la stessa nave fino a quello che era suo padre─ la stava cominciando ad innervosire.

Stava seduta sulle scale che portavano a quel gigantesco trono di pietra dove suo padre si sedeva normalmente, con lo sguardo vagando per il pavimento di granito dove strane figure geometriche erano state scolpite.

Gamora cominciò a sentire il rumore dei passi pesanti del Titano avvicinarsi alla sua postazione, e quando alzò lo sguardo lo vide a pochi passi da lei con una minuscola ─in confronto alle sue mani─ ciotola con dentro un cucchiaio.

La figlia di Thanos si alzò immediatamente al vedere il supposto padre fermarsi a pochi passi da lei, guardandola dall'alto.

Thanos le porse la ciotola che teneva fra le dita. «Ho pensato che avessi fame»

Gamora la prese fra le sue mani, e mandò uno sguardo d'odio al padre, prima di girarsi e con un movimento violento scagliare la ciotola contro il trono di pietra.

«Ho sempre odiato quel trono» disse dando le spalle al Titano.

Thanos annuì. «Sì, lo sapevo. Ma speravo che un giorno ti ci saresti seduta sopra»

«Odiavo questa stanza, questa nave, odiavo la mia vita»

Gamora si allontanò dal trono, superando Thanos di qualche passo mentre questi si avvicinava lentamente alle scale, sedendosi su di esse.

«Mi hai detto anche questo, ogni giorno, per quasi vent'anni»

Gamora gli diede nuovamente le spalle. «Ero una bambina quando mi hai presa»

«Ti ho salvata»

«No, no» la donna si girò verso il padre, scuotendo la testa. «Noi eravamo felici sul mio pianeta»

Thanos la guardò corrucciato. «Andando a letto affamati? In un mondo senza cibo? Il tuo pianeta era al limite del collasso, e io sono riuscito a sventrarlo» le spiegò lui, intrecciando le mani sulle sue ginocchia. «Sai cos'è successo d'allora? I bambini nati hanno vissuto con le pance piene, sotto i cieli persi, come in un paradiso»

Gamora si girò verso di lui, con gli occhi lucidi. «Perché hai ucciso la metà del pianeta»

Thanos alzò lo sguardo verso di lei; avrebbe desiderato con tutto il cuore che sua figlia capisse il suo punto di vista.

«Un prezzo modesto per la salvezza»

«Sei un folle» sussurrò invece lei.

«Piccola, è un semplice calcolo» le disse lui. «Questo Universo è limitato con le sue risorse; se la vita venisse lasciata incontrollata, cesserebbe di esistere. Servono correttori»

Gamora infuriò a quelle parole. «Tu questo non lo puoi sapere!»

Thanos sospirò, alzando la testa verso il soffitto per evitare di alzare la voce con l'unica figlia che abbia mai avuto a cui tenesse davvero.

«Io sono l'unico che lo sa, o almeno sono l'unico con la volontà di intervenire»

Le disse lui, sapendo di aver colpito il punto debole della figlia; si alzò dalle scale, scendendole per avvicinarsi alla donna poco lontane da esse.

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