Capitolo 21

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Capitolo 21

Entro in classe leggermente in ritardo poiché la professoressa di Inglese mi ha fermata per comunicarmi i risultati di un test. Finalmente ho la certificazione del B1!

Appena entro però, noto che tutti fanno casino, quindi sposto lo sguardo sulla cattedra: la professoressa di Italiano manca! L'unica materia dove non studio e riesco comunque a prendere voti buoni hahaha.

Vado al mio posto, l'ultimo della fila centrale e noto che anche il mio compagno di banco manca. Questa si che è una bella giornata!

Prendo il telefono e apro la chat con Diggia

8:22 @INeedDiggia: Diggia, tesoro caro, come stai?

8:25 @INeedDiggia: Vabbè è comprensibile se non mi rispondi, sarai stanco. Io intanto sto a scuola, voglio il letto! 😭

Faccio per mettere le cuffie, ho bisogno di ascoltare Liberato. Giusto in quel momento però, vedo Gianluca alzarsi e dirigersi verso il computer. Mi sta salendo l'ansia, ditemi che non sta per fare ciò che sto pensando io.

Fa partire un filmato che viene proiettato alla L.I.M e subito mi alzo ed esco dalla classe. Ho già capito di che filmato si tratta, ma non ci tengo a vederlo, l'ho vissuto in prima persona. Immagino già tutte le risate che si staranno facendo i miei compagni di classe. D'altronde sono sempre stata " Maria la sfigata " e anche se non mi è stato detto in faccia, so benissimo che è così.

Vado in bagno e mi ci chiudo dentro, cercando di trattenere le poche lacrime che vogliono uscire. Non devo piangere per uno come lui, non devo.

Suona la campanella, quindi devo ritornare in classe per fare Diritto. Potrei benissimo fermare la professoressa e dirle che non sto bene, ma non voglio perdere la sua lezione, è davvero simpatica come professoressa.

Appena decido di entrare - ovviamente a testa bassa - non sento risatine di scherno da parte dei miei compagni, ed è alquanto strano. Alzo lo sguardo e non posso fare a meno di notare che Alessandro è in classe mia, mentre Gianluca no. Alessandro ed io  abbiamo la stessa professoressa di dritto, solo che io faccio il quarto anno e lui il quinto. Noto una scintilla strana nel suo sguardo. Con tutte le scintille che sto vedendo ultimamente, mi stupisco di essere ancora viva. 

Mi viene vicino e mi abbraccia

<< Ci ho pensato io a lui, stai tranquilla. >>

Rimango abbastanza basita, insomma, ci conosciamo da soli due giorni eppure mi sembra di conoscerlo da molto più tempo.

<< Grazie Ale >>

Mi libera dall'abbraccio e mentre lui va dalla professoressa per discutere un argomento riguardante la tesina per l'esame, io vado a prendere posto dietro al mio banco.

Sebbene tutto ciò sia finito, ho comunque una strana sensazione addosso. Ma perché tutte a me?

Vi sta piacendo la storia? Lasciate un commento e una stellina allora!

Knot || Fabio Di Giannantonio ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora