Capitolo 25

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Capitolo 25

Appena arrivata a casa, ho raccontato tutta la vicenda a mia madre, la quale ha deciso di parlare prima con la preside e poi, eventualmente, sporgere denuncia. Fortunatamente una cugina di papà è avvocato, quindi non abbiamo molti problemi.

Prima di applicare del ghiaccio sopra la mia guancia, decido di scattare una foto dove si vede il segno. Già, ancora non è andato via e sono passate ormai quasi 5 ore.

Vado a letto e mi allungo con l'intento di dormire, ma un poster attaccato sul mio armadio, mi fa passare tutto il sonno. È un poster del Sic.

Quando purtroppo è morto, ero piccola quindi non lo ricordo benissimo, però vedere il suo sorriso, anche se su un foglio, mi trasmette tranquillità e pace, anche se poi si fa spazio la tristezza e prevale solo lei.

Sorrido leggermente e chiudo gli occhi, ma ovviamente in casa mia non c'è un secondo di pace. Sento mio padre urlare una cosa del tipo: << Non me ne fotte un cazzo di ciò che dice la preside, si deve denunciare e basta! >>

Mio padre è sempre stato molto protettivo nei miei confronti, sono la sua piccola principessa.

Decido di abbandonare il letto, metto il telefono sotto carica e vado in cucina. Ovviamente la discussione che stanno affrontando riguarda me, quindi devo per forza esserci.

Non appena mio padre mi vede, sposta lo sguardo sulla mia guancia, dove il segno è ancora abbastanza evidente.

Si incupisce di botto e noto le sue narici allargarsi, segno che è davvero tanto incazzato. Mia madre gli prende la mano dicendogli di calmarsi e così fa, fortunatamente.

<< Maria, tua madre mi ha detto quello che è successo. Ma è vero ? >>

<< Ehm, si papà. >>

<< Io lo ammazzo >>

Sorrido leggermente divertita e lo vado ad abbracciare. Certo, mio padre ed io ( così come con mia madre ), possiamo anche litigare ad ogni ora del giorno, ma il bene, il rispetto e la stima che nutro verso di loro non è paragonabile a nessuna cosa al Mondo.

Gli lascio un bacio sulla guancia e aiuto mia madre a preparare la cena. Abbiamo deciso di fare le patate alla puttanesca, quindi mentre lei si occupa del sugo, io pelo e taglio a fettine non tanto sottili - ma nemmeno tanto spesse - le patate.

Mentre aspettiamo, inizio a preparare la tavola; Durante la cena, nessuno parla. Si sente solo il tintinnare della forchetta contro il piatto. È stata una giornata abbastanza pesante per tutti.

Finita la cena, sparecchio la tavola e poi inizio a guardare video divertenti con mio fratello, ovviamente sul suo telefono, il mio è in camera a caricarsi.

Tra i video di Matt e Bise, The Show e Riccardo Dose, se ne passano due ore buone, ovviamente con tanto di bestemmia di mio fratello, perché internet è quasi finito. A casa non abbiamo il WiFi, sarebbe solo una spesa in più e non possiamo permettercela.

****

Vado in bagno e dopo essermi lavata per bene i denti, passo al viso, facendo attenzione alla guancia dove mi è stato tirato lo schiaffo, mi fa leggermente male. Applico il tonico e la crema idratante, capelli legati e si va a letto!

Entro in camera e prendo il pigiama. Devo ASSOLUTAMENTE togliermi questi vestiti di dosso. Il mio bellissimo pigiama - che consiste in una maglia enorme di mio padre e pantaloncini corti - mi fa sembrare una di quelle che non si cura affatto hahahaha.

Prendo il telefono, attacco le cuffiette - non voglio svegliare i miei genitori, loro sono già andati a letto - e faccio partire " Dale " di Chadia Rodriguez. Questa ragazza oltre ad essere bellissima è anche bravissima, ha davvero tanto talento.

Finita quella canzone, parte " Il terrone va di moda " de Il Pagante. Anche questa è una canzone bellissima.

Mentre cazzeggio su Instagram, mi capita davanti agli occhi un post in cui parlano del Sic, e secondo voi io cosa ho fatto?! L'ho letto, ovviamente.

Inutile dire che mi sono messa a piangere. Quel ragazzo meritava davvero tanto.

Apro - ancora piangendo - Whatsapp ed entro nella chat di Diggia. In quest ultimo periodo mi sono affezionata davvero tanto a lui, anche se ogni volta che fa una gara sono dannatamente gelosa - e anche un po' invidiosa - delle ombrelline che ha accanto.

Maria: Diggia
Maria: Ma perché devo essere così sensibile?
Maria: Giuro, non ce la faccio più.
Maria: Sto piangendo. Ho visto un post dove scrivevano cose inerenti al Sic.
Maria: Mi manca tanto.
Maria: Ripsondimi dai.
Maria: Diggia daiii

Dopo quasi mezz'ora di continui messaggi di minaccia da parte mia, finalmente compare il suo " Online ".  Stranamente però, visualizza e non risponde, per poi spegnere addirittura Internet.

Maria: Che succede Diggia?

Con questo ultimo messaggio,  spengo la luce ed accendo l'abat-jour che si trova sulla scrivania, lascio il telefono sotto carica e cerco di dormire. Chissà domani a scuola cosa accadrà?


Capitolo più lungo del solito. Scusate se ci ho messo così tanto ad aggiornare ma ho avuto vari imprevisti! Spero che stiate tutti bene!

Se il capitolo vi piace lasciate una stellina ed un commento!
Al prossimo capitolo Fanciulli!

Knot || Fabio Di Giannantonio ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora