Knot || Fabio Di Giannantonio ||

Capitolo 24

Capitolo 24

<< Preside, la disturbo? >>

Mi sta salendo l'ansia e sto per piangere. Non riesco ancora a crederci. Per di più, ho ancora il segno della sua mano sulla guancia e fa dannatamente male.

<< No, stia tranquilla signorina...>>

<< Maria, il mio nome è Maria >>

<< Bene, mi dica. È successo qualcosa di grave? >>

<< Beh si. Più che altro vorrei informarla del comportamento di un docente presente in questa scuola, poiché comunque con la mia famiglia prenderemo i giusti provvedimenti. >>

<< Il docente in questione è? >>

<< Il professor Michele, il docente di matematica. >>

<< Bene, mi dica. >>

<< Le dico ciò che è successo. Mi ha tirato uno schiaffo perché ho tardato alla sua lezione di due minuti. Ho riconosciuto il mio errore, difatti appena sono entrata in classe ho chiesto scusa, ma lui voleva mandarmi fuori. Io non capendo il motivo, non sono uscita. Okay ho fatto tardi di due minuti, ma in questa scuola c'è gente che le lezioni le salta proprio e non viene detto nulla. Lui si è innervosito e appunto mi ha tirato uno schiaffo. Io sono uscita dalla classe e molto probabilmente mi ha messo anche una nota, sebbene io non abbia fatto niente di così grave. Credo che non sia giusto che un docente alzi le mani su un'alunna, per di più minorenne. >>

<< Ha dei testimoni o delle prove? >>

<< Veramente ho entrambi. >>

Giro la guancia verso di lei, che prima era coperta dai capelli. La vedo sussultare spaventata.

<< Ha già chiamato i suoi genitori? >>

<< Certo, ho chiamato mia madre poiché mio padre a lavoro non può utilizzare il telefono. >>

<< Cosa le ha detto sua madre? >>

<< Adesso non riesce a venire, ma sicuramente vorrà parlare con voi e con il docente. >>

<< Guarda, Maria. Io ti credo, ma ho bisogno di un testimone. In classe tua ti fidi di qualcuno in particolare? >>

Abbasso lo sguardo e mordo l'interno della mia guancia. In quattro anni non sono riuscita a strisce bere amicizia con nessuno della mia classe, però penso che la ragazza che mi ha difeso possa fare da testimone.

<< C'è solo una ragazza che mi ha difeso quando il professore voleva mandarmi fuori. >>

<< Falla chiamare dalla collaboratrice scolastica e poi vai in infermeria. Appena arriva ti farò chiamare. >>

<< Va bene, grazie mille preside. >>

Mi sorride cordiale e vado alla ricerca di Maria, una collaboratrice scolastica presente nella scuola.

La vedo e senza troppe cerimonie le chiedo se può far uscire Chiara che è nell'aula di informatica.

~~~

Dopo aver fatto parlare anche Chiara con la preside, lei è andata nuovamente in classe, mentre io grazie al permesso della preside, sono uscita prima poiché a parer suo:

<< Devi tranquillizzarti e prendere un po' d'aria fresa. Fatti un giro per il corso e vai al bar a prenderti qualcosa. >>

Mi ha dato anche €5 ed io sono rimasta praticamente sconvolta. All'apparenza può sembrare una signora tutta d'un pezzo, però se ci si parla, è molto dolce. È comprensibile, anche lei ha una figlia , solo che è di un paio d'anni più grande di me.

Quindi ora eccomi qui, seduta in un bar che chatto con Diggia. È stato davvero super dolce e comprensivo dopo avergli raccontato tutto.

Vedo in lontananza il pullman, quindi mi alzo e dopo aver salutato la barista mi incammino verso la fermata.

Molto probabilmente a scuola si è già saputo tutto riguardante lo schiaffo che mi ha tirato il professore poiché riconosco dei ragazzi della scuola che mi guardano con insistenza.

Abbasso la testa e continuo a camminare, mentre penso alla reazione che avrà mio,padre quando glielo dirò. È sempre stato molto protettivo verso me e mio fratello. Salgo sul pullman e prendo posto dietro l'autista, voglio stare da sola oggi.

Prendo il telefono e faccio partire la playlist di Liberato, mentre una lacrima mi riga la guancia.

Non c'è un vero motivo per il quale io stia piangendo, sono semplicemente triste.
Guardo fuori dal finestrino e non posso fare a meno i notare che tutte le persone che passeggiano ( anche se fa caldo ) sono felici.

Vorrei tanto poter essere felice anch'io un giorno.

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A breve il prossimo capitolo

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