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Trascorse un mese da quel giorno. La vita fra i due procedeva benissimo.

Jungkook a breve si sarebbe dovuto incontrare con Taehyung vicino il parco.

Jungkook voleva raccontare al castano tutta la verità. Voleva raccontargli della vita passata, dei sogni premonitori e del loro destino che avevano finalmente cambiato.

Jungkook voleva farsi perdonare. Voleva chiedere perdono al maggiore per essere stato così stupido, così ottuso e così indifferente nella loro scorsa vita.

Ma non solo.

Jungkook voleva rivelargli nuovamente i suoi sentimenti. Voleva dire che gli voleva bene, che avrebbe fatto l'impossibile pur di renderlo felice, che avrebbe gridato al mondo intero il suo amore verso di lui se ce ne fosse stato bisogno.

Jungkook amava davvero Taehyung, come Taehyung amava davvero Jungkook.

«Aish, sono in ritardo!!» gridò guardando l'orologio che aveva al polso.

Dunque cominciò a correre più forte che poteva. Vide il castano in lontananza, dall'altro lato della strada.
Taehyung alzò un braccio e sorrise ampiamente.

Il moro ebbe un déjà vu, ma non ci diede peso.

Jungkook ricambiò il sorriso iniziando a correre verso di lui.

Improvvisamente però si sentì un forte rumore. L'espressione felice sul volto del castano cambiò immediatamente e il suo volto impallidì in un attimo.

Jungkook, invece, sentì un leggero dolore al fianco che man mano cresceva sempre di più fino a diventare insopportabile. D'un tratto si ritrovò in aria, per poi toccare nuovamente il suolo.

Il moro fu raggiunto da Taehyung che si inginocchiò di fianco a lui prendendolo fra le sue braccia e appoggiando il busto del minore sulle sue gambe.

«Jungkook-ah! J-Jungkook-ah! Ti prego, tieni gli occhi aperti! J-Jungkook-ah, mi senti! Ti supplico, dì qualcosa!!» cominciò ad urlare il castano.

Solo quando Jungkook vide le lacrime di Taehyung e le sue mani colorate di rosso capì cosa fosse successo.

Era appena stato investito da una macchina.

«Aiutatemi! Vi prego, aiutatemi! Chiamate un'ambulanza, qualcuno!» piangeva dolorosamente il maggiore guardandosi intorno mentre le lacrime continuavano a rigargli le guance.

«Jungkookie, amore mio, ti prego, guardami! Non puoi lasciarmi, non devi farlo! Okay? Ti prego, resisti!» pianse il castano accarezzando il viso di Jungkook con le mani ormai sporche del sangue di quest'ultimo.

«Che ne sarà della tua promessa? Hai detto c-che avresti cambiato il nostro destino! Sì, Jungkookie, ricordo tutto. Ho ricordato tutto ciò che abbiamo passato! Per questo volevo vederti, per dirti che mi dispiace!» gridò egli.

Jungkook sgranò di poco gli occhi. Lui sapeva, sapeva tutto. Taehyung sapeva tutto, eppure continuava a stare lì, di fianco a lui, chiedendo aiuto.

Il minore cominciò a piangere lievemente. Taehyung era rimasto con lui nonostante ciò che gli aveva fatto.

«Jungkook..io volevo soltanto essere felice insieme a te, perché non posso?! Perché!?» urlò esasperato.

Nel frattempo si sentirono le sirene dell'ambulanza in lontananza.

«Io ti amo, Jeon Jungkook.» sussurrò per poi dargli un dolce bacio che durò attimi che sembravano eterni.

Jungkook sorrise e debolmente appoggiò la sua mano sulla guancia del castano.

«Perdonami, hyung-» sussurrò per poi chiudere i suoi occhi e non sentire più nulla, solo un dolce calore.

-Fine


¥^¥

Aspettate l'epilogo prima di volermi uccidere heh

▼forgive me ;; kth•jjk▼Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora