Capitolo11

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Non sono il tipo di ragazza che porta rancore,ma avevo davvero bisogno di una pausa,per capire se il rapporto tra me e Elly non era mai stato forte come credevo.

Forse do troppa fiducia alle persone,anzi senza forse.

Comunque sia lei per me é sempre la mia migliore amica e sono sicura che lo rimarrà per molto altro tempo,è normale litigare qualche volta.

Sono le 19 di sera,ho già mangiato e Chuck mi ha detto che non può uscire con me stasera perché ha una cena di famiglia.

Con Elly..meglio non parlarne.

Mamma é uscita con delle amiche e io sono in casa da sola a "girarmi i pollici".

Nonostante abbia appena finito di cenare mi viene un improvvisa voglia di latte,scendo in cucina e,come al solito,il latte non c'é.

Ora che ci penso,il negozio che c'è qui a pochi km da casa mia resta aperto fino alle 22 e dal momento che non ho niente da fare,decido di fare un salto al supermercato.

Sono dalla fermata dell'autobus con le cuffie alle orecchie,questo autobus si decide ad arrivare o no?!

'Mi sa che tra poco prendo un bell'acquazzone,quei nuvoloni neri non promettono niente di buono.' Dissi tra me e me.

Si avvicina una macchina alla cabina dell'autobus,sembra mamma.

Come mai sta già tornando a casa?

"Ciao bellezza cosa ci fai qui tutta sola?posso accompagnarti io da qualsiasi parte tu voglia"

Ovviamente non era mamma,ma neanche nessuno che io conosca.

Dal momento che ero l'unica in quella piazza mi stavo leggermente impaurendo.

Io ero da sola e a piedi,lui con amici e in macchina.

Continuava a insistere,stava scendendo dall'auto,iniziavo a tremare.

"Mollami,lasciami stare!"

Stavo urlando il più possibile per attirare l'attenzione di qualcuno,ma nessuno sentiva i miei lamenti.

"Non ti faccio niente,basta che stai ferma bastardella."

Stava iniziando a baciarmi con quelle schifose labbra,io non avevo la forza per oppormi,mi aveva attaccata letteralmente al muro.

Mi prese di forza e mi caricò in macchina.

Stavo piangendo,non sapevo più cosa fare,perché stava succedendo,perché ora,perché a me,perché avevo deciso di prendere quel dannato latte.

"Ragazzi,io mi fermo qui con lei,ci vediamo domani,vi farò sapere com'é stata."

Diceva tutto questo ridendo,tirandomi per un polso,non so neanche dove mi stava portando.

Una casa,mi stava portando a casa sua probabilmente.

A questo punto ero terrorizzata.

Non so da dove mi venne tutta quella forza,ma riuscì a tirargli un calcio talmente forte che cadde a terra e io iniziai a correre,non conoscevo quel posto,ma sapevo che dovevo andare lontana da lui.

Le gambe iniziavano a cedermi e il mio cuore batteva velocissimo,pensavo che sarei morta a 16 anni.

Arrivai a un semaforo e incontrai il mio angelo custode.

Era Elly in auto che stava aspettando che venisse verde per passare.

Senza pensarci un secondo aprii la portiera della sua macchina e saltai dentro,dicendole di dileguarsi da questa zona il più in fretta possibile.

"Megan che succede perché stai piangendo?

Perché mi dici queste cose?cosa sta succedendo?"

Con quel filo di voce che mi rimaneva riuscì a spiaccicare solo queste parole:"Andiamo alla stazione di polizia più vicina,ti prego"

Mi accontentò e non chiese più nulla,vedeva come stavo.

"Buona sera come posso esservi utile?"

"È una situazione complicata in realtà io non so cosa sia successo,ma la mia amica é terrorizzata e mi ha detto di portarla qui."

Ero totalmente bloccata,non riuscivo a parlare.

"Forza signorina,mi esponga l'accaduto.

È successo qualcosa di grave?"

Con un filo di voce spiegai a Elly e alla polizia cosa era successo.

Partirono subito le pattuglie in cerca di quell'uomo.

Io e Elly eravamo rimaste in stazione della polizia.

Mi venne chiesto di chiamare i genitori per informarli della situazione.

Feci chiamare mamma da Elly io non avevo la forza per farlo,ero ancora scioccata.

In pochissimi minuti era arrivata in stazione,mi corse incontro mi abbracciò e scoppiammo a piangere.

"Vieni amore,ti porto a casa.

Elly,grazie infinite sei il nostro angelo custode,non so come ringraziarti,se non ti avesse incontrato non so Megan che fine avrebbe fatto."

Si limitò ad accennare un sorriso.

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