•Capitolo21~

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"Ehi piccola dormigliona svegliati sono stanco di guardarti dormire"

Mmh questo é il mio risveglio,avrei voluto dormire ancora,sono così assonnata.

"Chuck ma che ore sono?ho ancora sonno"

Ripeto con un tono da "lasciamidormirestomorendodisonno".

"Sono le undici di mattina e ho in serbo qualcosa di fantastico per questa nostra giornata insieme,quindi giù dal letto"

Ma come fa ad essere così arzillo alla mattina,io sono ancora scombussolata,non ci capisco niente.

Dopo qualche minuto mi alzo dal letto e vado in cucina,sul tavolo trovo un bicchiere di succo d'arancia e una brioches con la crema,mmh ne avevo proprio voglia.

Cavolo ma oggi ho la visita dalla dottoressa alle 15 me ne ero totalmente dimenticata!

Cerco Chuck per tutta la casa e lo trovo in salotto che parla al telefono.

"Sì.Non deve sapere niente.Va bene.Ciao Lucia e grazie"

Come é autoritario quando parla al telefono,sembra un uomo di trent'anni,quando invece ne ha appena venti.

Indossa un paio di pantaloni della tuta neri che sembrano fatti per lui,le all stars bianche e una maglietta a "v" bianca.

Cavolo,quanto è bello.

"Piccola perché sei ancora in pigiama?mi sembrava di averti detto che ti aspettava una lunga giornata e di prepararti"

"Sì,ma mi sono appena ricordata che alle 15 ho la visita dalla dottoressa..."

Lo so,la dottoressa ci ha gentilmente spostato l'appuntamento per le 13 così poi avremmo tutta la giornata per noi,ora vestiti"

Strano che abbia spostato l'appuntamento,di solito ha una lista di attesa lunghissima e mi aveva chiaramente detto che era l'unico orario libero che aveva durante la giornata.

"L'hai pagata molto per farle spostare l'orario di ricevimento?"

Dimenticavo quanto fosse ricco.

"Sì,l'ho pagata,ma per me è davvero una sciocchezza quello che le ho dato,stai tranquilla"

"Quanti soldi hai sganciato?"

"Non ha importanza,vestiti adesso non è una domanda è un ordine"

Mi fa arrabbiare il fatto che mi parli in questo modo e che agisca di nascosto senza il mio permesso,nonostante ciò vado a prepararmi e dopo dieci minuti sono pronta per uscire.

Scendiamo in garage e con mio stupore noto che oltre alla limousine possiede anche una Mercedes nera,prendiamo quella per muoverci nel traffico della città.

In macchina non vola un mosca,ci stiamo dirigendo verso lo studio,sono le 12:34.

Decido di accendere la radio per smorzare l'imbarazzo e si sintonizza su una stazione conosciuta,non conosco però la canzone,ma la cantante pronuncia una frase che cade a pennello per questo momento.

"Ho bisogno di sapere che tu ti fidi di me"

Guardo Chuck che è rimasto impassibile e stringe le labbra in una linea dura.

Poi fa un sospiro profondo.

"Ti fidi di me Megan?"

Certo che mi fido di Chuck,ma ogni giorno fa qualcosa che mi incita a dubitare di lui.

Cambia umore ogni due minuti e io davvero non so come comportarmi,fino a un'ora fa eravamo nel letto insieme tutti abbracciati e ora siamo qui in macchina tutti e due in silenzio.

"Mi fido di te,ma sei così lunatico,non so come comportami con te Chuck,ho paura che reagirai male a qualsiasi cosa ti dica o faccia"

"Dimostra di amarmi e basta,non voglio nient'altro da te Megan"

Siamo arrivati davanti allo studio medico,entriamo subito.

"Buongiorno Megan,signor Chuck,accomodatevi" fa segno indicando due poltroncine in pelle.

"Allora Megan,sei qui per fare un controllo giusto?

Ormai da quanto va avanti la gravidanza?più o meno quanti mesi?"

Beh sinceramente mi sono dimenticata di tenere il conto,ma credo che su per giù siano tre mesi.

"Più o meno tre mesi"dico vergognandomi di non essermi ricordata da quando tempo sono mamma.

"Bene,si sdrai sul lettino"

Mi adagio il più aggraziatamente possibile sul lettino ricoperto da un lenzuolo verde.

Mi tira su la maglia e mi spalma sulla pancia una specie di crema freddissima,poi passa sopra un aggeggio strano e sul monitor compare il mio bambino.

Lei sta in silenzio,troppo in silenzio e mi guarda dritta negli occhi.

Che cosa succede?perché mi guarda in questo modo?

Inizia a toccarsi una ciocca di capelli e a mordersi il labbro.

C'è qualcosa che non va nel mio bambino,ne sono sicura,ma la prego,mi parli.

"Che cosa succede?"

Dico con filo di voce.

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