Buio

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"Allora com'è andata oggi?"
Il biascicare di Felix riduce la comprensibilità della sua frase.
I resti di cibo si tuffano dalla sua bocca guizzando come bestie indomabili sulla tavola imbandita.

Il mio stomaco si è chiuso improvvisamente.

"Come?"

Deglutisce rumorosamente la poltiglia di roastbeef, tracannando un calice di acqua per facilitare la digestione e lasciandosi andare, infine, ad un flato liberatorio.

Che visione idilliaca.

"Com'è andata oggi?"

Beh sai, ho dovuto assistere al penoso insegnamento del professor Raptor con il suo iguana e a quel punto credevo fermamente che sarebbe stato l'iguana stesso un suo degno avversario e che avrebbe anche potuto condurre meglio la lezione. Poi ho dovuto affrontare il professor Piton, con cui ho ancora un conto in sospeso più tardi e chissà che non mi utilizzi come un ingrediente per la sua prossima pozione e per concludere in bellezza, sto anche sopportando te, che sei l'emblema della raffinatezza.

Devo dire che se non fosse stato per tutti questi elementi, sarebbe stata una bella giornata in fondo.

"Mh, bene suppongo.."
giocherello con la forchetta il bocconcino di carne obbligandomi a ingerirlo.

"Non lo mangi?"
domanda curiosamente Felix.

Alzo il capo nella sua direzione.

"No Felix, non ho molta fame."
allontano il piatto da me e mi stravacco sulla panca .

Inviterei chiunque a non rivoltarsi lo stomaco a tale visione.

"Il cibo non si spreca ma non preoccuparti, farò in modo che questo non accada"

E terminata la frase si impadronisce della mia porzione dando inizio ad una scena rivoltante.

Decido di voltare il mio sguardo altrove, la prossima volta mi ricorderò di non sedermi più di fronte a Felix.

La sala pullula di ragazzi e l'eco del chiacchiericcio accompagna la cena.

Esploro la sala e noto che al tavolo dei Grifondoro neanche Hermione sembra gradire la compagnia di Ron, ormai intento a dare vita ad una relazione carnale con la sua preda di arrosto.

Harry, invece, sembra non prestare attenzione ai suoi fedeli paladini e preferisce voltare lo sguardo verso la tavolata dei professori, ed è ciò che faccio anche io.

Nella sala grande regna una certa armonia e le candele volteggianti sembrano accentuare questa atmosfera.

Il professor Silente si diletta in una rappresentazione scenica col professor Vitious e la professoressa Sprite mentre dall'altra parte, la professoressa Cooman si precipita con foga sulla sua pietanza, un'azione che non passa inosservata alla professoressa Mcgranitt che le lancia uno sguardo di disapprovazione.

Sposto lo sguardo verso l'estremità finale della tavolata per monitorare i gesti dell'uomo dall'animo cinico riscontrando però, al suo posto, un vuoto, una mancanza inspiegabile.

Un alone di terrore mi attanaglia lo stomaco. E se mi stesse aspettando? Se fossi già in ritardo?

Il ticchettio del mio orologio tascabile mi indica che è arrivato il momento di avviarmi.

Mi alzo dalla panca ed elimino accuratamente eventuali grinze sulla divisa. Non posso presentarmi in maniera sciatta.

Assesto la cravatta e infilo la bacchetta all'interno della tasca interna.

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