Desideri Inespressi

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Tentenno nell'aprire gli occhi.

Non sono sicura di voler realizzare concretamente ciò che è successo.

Mi obbligo a schiuderli e a posizionarli verso il soffitto dal colore indefinibile.

Per quanto avrò dormito?

Esamino il mio letto. O meglio, dovrebbe essere il mio.

Il polso inerme, è riverso all'estremitá del comodo giaciglio, penzolante verso il vuoto.

Il vuoto. È questo ciò che ricordo dell'altra sera ma qualcosa mi sfugge.

Noto con particolare attenzione, un'anomalia in questa apparente situazione, il polso è fasciato.
Qualcuno sembra averlo medicato.

Sì ma chi?

Le morbide lenzuola di seta nero, distolgono la mia attenzione dagli incessanti pensieri ponendomi altre domande alle quali non ho ancora una risposta.

Dove sono?

Vago con gli occhi alla ricerca di un indizio che possa fornirmi una risposta.

Il mobilio della stanza è l'emblema dell'essenzialitá.

Un cassettone nero dalla manifattura argentata, sfarzosa ed elaborata, giace nell'angolo della stanza mentre dinanzi a me, vi è un piccolo camino accogliente, dalle fiamme confortevoli che si propagano per tutta la piccola stanza.

Una finestra si affaccia su una raffinata scrivania in legno lasciando intravedere, attraverso le sue tende vaporose, l'abituale visione dell'occulto Lago Nero.

Non è il mio dormitorio. Chi mi ha portata qui? Dove sono finita?

Decido di porre fine a questo incessante turbinio di pensieri.

Con cautela sollevo la schiena e ripongo i piedi ciondolanti al suolo.

Tacitamente, i miei passi leggiadri si dirigono verso la porta fino a schiuderla delicatamente per analizzare meglio l'ambiente circostante.

Un momento. Ma ho già visto questo posto.

Lo scenario che mi si presenta davanti è insolito eppure l'ho già visto. L'ho già vissuto.

È un salotto, dalla semplice e dubbia scelta dell'arredamento.

Una libreria imponente si stanzia al centro della parete e questo permette ai miei occhi di sfamarsi con quella distesa concentrazione di cultura.

Mi è sempre piaciuto leggere. La persona che possiede tutti questi libri, deve avere dei gusti abbastanza singolari.

Continuo la mia perlustrazione.

Vi sono due poltrone in pelle nera. Ricordo di averle già viste eppure non ricordo dove. Mi sembra quasi di averle anche testate.

Volgo lo sguardo verso la fine del prolungamento della stanza e noto una porta.

Quella porta.

Non può essere.

Come faccio a trovarmi qui? Perché proprio qui?

Un ampio camino riposto di fronte ad un foderato e spazioso divano, illumina una figura dai tratti del viso spigoloso di cui non avevo notato la presenza fino a quel momento.

L'uomo è intento a trattenere un dialogo intimo con il suo bicchiere di Whisky incendiario, con sguardo analitico lo osserva ed agita il liquido dal sapore graffiante. Una tortura per la gola.

L'uomo volta lo sguardo repentinamente verso di me, accorgendosi immediatamente della mia presenza.

Deglutisco. Sono ancora sulla soglia della porta ed indosso solo una maglia per celare le mie intimità.

Il Richiamo {IN SOSPESO} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora