Barriere

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"Credi voglia farci fuori?"

Una voce alle mie spalle ferma il cigolio incessante verso i sotterranei.

"Mh, chi ?" domando evidentemente distratta

"Piton. Credi abbia il malsano progetto di farci fuori?" domanda con insistenza seguendo il ritmo dei miei passi al mio fianco

"Credo voglia semplicemente parlarci, non credo sia fattibile uccidere le sue migliori teste di legno. Altrimenti, addosso a chi scaricherebbe le sue frustrazioni?"

Un sorriso spontaneo compare sulle mie labbra, mentre volto il capo dall'altro lato per incontrare quello del moro.

"Questo posto è lugubre come lui. " sbuffa

Un pullulare martellante di pensieri riaffiora nella mia mente.

Incrocio lo sguardo severo di Harry mentre stringe i pugni in un atteggiamento aggressivo.

Forse giudichiamo la gente troppo precocemente attribuendo loro i nostri difetti. Forse stiamo solo tentando di essere qualcuno che in realtà non potremo mai essere.

"Lo siamo un po' tutti."

Strascico le parole con un tono intriso di indignazione.

Se solo sapesse davvero cosa sono..

Ho sempre pensato che io e Harry fossimo simili.

Entrambi abbiamo vissuto una vita al di là delle nostre aspettative con la speranza di un cambiamento.

Abbiamo riposto fiducia nella nostra integrità, nelle nostre emozioni, forza motrice del mondo che adesso, come un masso, ci fa annegare in un mare di inequivocabili eventi.

Vendetta.....

....tu vuoi....

...vendetta...

Una voce cattura la mia attenzione distogliendomi dalle vorticose concezioni che la mia instabile mente è capace di generare.

La mia testa rotea di scatto, come scossa dalla presenza di quella voce.

"L'hai sentita!?"

"Sentito cosa?" domanda perplessamente lo sfregiato, grattandosi via una fastidiosa discrepanza di pelle secca dalle sue nocche

"Non lo hai sentito davvero!?" replico con tono alterato strusciando una mano nei miei capelli ormai esasperata

Non può essere.

Sto impazzendo?

"Edith davvero, non so di cosa tu stia parlando.."

Preoccupato, Harry posa la sua mano sulla mia spalla ma quel contatto, scatena qualcosa di imprevedibile.

"NON MI TOCCARE!" con impeto, scrollo di dosso la sua mano rivolgendogli uno sguardo truce

"Edith...i tuoi occhi..." il suo passo retrocede come la sua fiducia in me

La mia voce si è fatta improvvisamente più rauca, più profonda e i miei occhi, sembrano due pozzi infiammati.

Uccidilo...

Il sibilo si fa sempre più pressante nella mia mente.

Porto le mani sulle tempie e mi accascio sul pavimento facendo incontrare le mie ginocchia con la superficie fredda.

"No.." strepito in preda ad una crisi mentre la mia mano invade la tasca della mia divisa

"No...non...posso..."

Il Richiamo {IN SOSPESO} Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora