Capitolo 1

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Cominciamo dal fatto che sono le 8:00 del mattino, cominciamo dal fatto che mio fratello Mike non è rientrato a casa, cominciamo dal fatto che i miei genitori sono già partiti ed io mi ritrovo da sola in una casa nuova con ancora 300 pacchi da scartare.

Per prima cosa mi presento sono Ariana Sanderson ho 17 anni e sono la piccola di casa, mio fratello invece si chiama Mike ha 18 anni ed è uscito ieri sera con quel idiota del suo migliore amico, non che adesso molto vicino a noi visto che ci siamo trasferiti qui a New York per "lavoro".

Io e mio fratello siamo molto simili nell'aspetto, entrambi abbiamo i capelli neri e gli occhi verdi, entrambi in fisico siamo messi molto bene solamente perché andiamo in palestra insieme perché così aiuto lui ad abbordare le ragazze.. non vi dico in che modo! Solo una parola RIDICOLO.

I miei genitori sono già partiti per lavoro in Italia quindi ci toccherà anzi mi toccherà sistemare tutti i pacchi perché mio fratello non farà mai nulla.

Intanto mi merito un ottima colazione dato che mi devo metter sotto con la casa.
Sin da piccola sono stata abituata a dover fare tutto io, la situazione con mio fratello funziona sempre con alti e bassi, io e Mike non andiamo sempre d'accordo o forse non ci andiamo mai, solamente quando gli serve" la sua cara dolce sorellina".

In poche parole? Stupido maschio.

Poi non parliamo di quel convinto di Lucas Reyes cioè il migliore amico di Mike.

Un odioso ragazzo, stupido criceto e antipatico furetto del cazzo che non fa altro che andarmi contro in tutto, finiamo sempre per litigare come alla fine finisce con Mike, odio i ragazzi come lui, sono tutta bellezza ma niente intelligenza.
                   *****.       *****.

Scesi in salotto notando il casino di scatoli messi tutti disordinati, sbuffai, odiavo fare io tutto.

Mi diressi in cucina per prepararmi almeno delle uovo e per miracolo c'erano, era meglio mangiarle prima dell'arrivo di mio fratello.

Il tempo di mangiare per poi salire in bagno per lavarmi, ero pronta per sistemare ogni cosa, mi sentivo carica.
Cominciai a dividere gli scatoloni per ogni stanza, le scale non mi aiutavano molto ma riuscì, anche se difficilmente a portare alcuni scatoloni nelle camere da letto.

Iniziai col bagno, sistemando i vari trucchi miei e di mia madre, i gel e i dopo barba di mio padre e mio fratello ed altre cose varie che andavano li dentro.

Poi passai alla mia camera, sistemai i libri della scuola e quelli che usavo io quando non dovevo studiare, tutti i miei vestiti, i gioielli, i peluche, il computer e la mia adorata Play Station 4 con allegati ovviamente i miei cari giochi.

Per la stanza dei miei genitori e quella di Mike,ci avrebbero pensato loro.

Sentì la porta di casa aprirsi segno che Mike era appena rientrato, scesi di corsa per aiutarlo dalla sua sbronza ormai molto conosciuta in casa Sanderson.

Ariana:Mike.
Mike:Ciao corvo
Ariana:Non chiamarmi corvo, vieni ti porto a letto.

Mike annuì per poi appoggiarsi a me, odiavo la puzza d'alcol su mio fratello, odiavo che si riducesse così quasi ogni sera e odiavo che ritornasse il mattino seguente.

Lo misi a letto per poi preparargli il pranzo ed un bagno caldo, doveva levarsi quella maledetta puzza.

Io evitai di mangiare, non volevo appesantirmi dato che mi mancava di sistemare ancora il salotto e la cucina.

Levai tutti i piatti e i bicchieri dagli scatoloni lavandoli accuratamente per poi metterli nei rispettivi posti continuando con il restante delle padelle e delle forchette.

Mike:Sorellina,grazie per il pranzo e per il bagno mi sento meglio.

Ariana:Non c'è di che Mike, esci anche sta sera.?

Mike:Ovviamente! Secondo te resto con te? Non illuderti così tanto.

Ariana:Mike sono molto stanca.. ed ho bisogno di aiuto, ti prego.

Mike:No! io non faccio queste cose.

Ariana:Hai ragione,tu pensi solo a scopare, fottiti Mike!

Corsi nella mia stanza chiudendo a chiave, odiavo mio fratello,odiavo il suo modo di essere così stronzo, odiavo che non mi trattasse più come prima.

Mi distesi nel letto, sbuffai sonoramente di cercando di calmare il mal di testa ma finì per crollare, ero davvero stanca..

20:30.

Mi svegliai di colpo quando sentì la porta di casa sbattere, segno che Mike era uscito, mi misi il pigiama per poi prendere un libro dalla mia libreria.

Scelsi" Noi siamo tutto", avevo letto quel libro mille volte ma amavo le storie d'amore, mi misi nel divanetto posto sotto la finestra della mia stanza e mi immersi dentro quel libro che mi portò dopo un po' verso un sonno profondo.

Il migliore amico di mio fratelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora