9. La Nave

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La sveglia suonò alle sei in punto a casa Millington.
Amber fu la prima ad alzarsi, si alzò di scatto e urlò.
"Ragazze! Svegliatevi, velooci. Dobbiamo partire."
"SONO.STANCA." urlò in risposta Joy.
"Ma che ore sono?" Chiese Pat con la voce impastata dal sonno.
"Sono le 11" rispose calma Amber.
"Come prego? Partiamo tra cinque ore!!" Urlò Joy lanciandole un cuscino.
"Andiamo a fare colazione dai, poi mia mamma ci porta."
La mamma di Amber era l'unico genitore che avrebbe potuto portale in giro per svariati motivi.
"Vestitevi che andiamo a fare colazione!"
Si vestirono e uscirono.
***
"Non ho intenzione di svegliarmi." Affermò Jerome.
"Se vuoi sederti accanto a Joy dovrai alzare quel culo dal letto, lo sai?"
Con voglia 0 si alzarono tutti e andarono.
                                  ***
"Okay, siamo in nave, quindi ci sarà altra gente. Per l'amor del cielo, state calmi questa notte. Le cabine saranno miste maschi e femmine. E ognuno terrà le mani nel proprio letto. Le cabine sono: 14,Jerome, Luke, Jane e Joy."
Joy disse qualcosa che non si addice molto a una signora ricevendo una gomitata da Amber.
"19, Alfie, Fabian, Amber e Nina." I quattro nominati sorrisero e Patricia sbiancò.
"24, Eddie, John, Patricia e KT." Anche dalla bocca di Patricia uscirono svariate bestemmie.
"Infine, 39, Mick, Charlie, Fred, Mara, Willow ed Elena. Domattina alle 9 vi voglio tutti qui." Dalla massa si sentì una voce. "Siamo obbligate a stare in queste stanze?" Chiese Joy sperando di poter scappare altrove.
"Si, e verremo a controllarvi." Rispose secca la professoressa. Altre bestemmie.

Cabina 14...
Luke è sul letto con la testa sotto il cuscino, mentre Joy cerca di leggere Rick Riordan.
Jerome e Jane invece si stavano divertendo parecchio.
"Almeno non orgasmate, vi prego." Li supplicò Luke. In risposta si misero ad urlare in balìa della passione.
Joy sull'orlo del vomito uscì per dirigersi sul ponte dove alle 23 non c'era ormai più nessuno.

Cabina 24...
"KT, mollami ti prego, non respiro." Quasi urlò Eddie.
"Sto per vomitare." affermò Patricia a John.
"Mi aggiungo. Ce ne possiamo andare." Chiese lui mimando il vomito.
"Si, ti prego."

Cabina 19
"Fabian, abbassa un po' il volume, rischiate di farvi sentire" disse Alfie con disgusto.
Fabian e Nina stavano facendo cose che è meglio non raccontare, mentre Amber e Alfie se ne stavano girati verso il muro per non dover assistere, oltre che con le orecchie, con gli occhi.
"Allora Alfie, stavi dicendo che..." *orgasmo di Nina*
"Si, stavo dicendo che i miei..." *orgasmo di Fabian*
"Alfie? Ce ne possiamo andare?" Il ragazzo annuì in fretta ed uscirono.

Stanza 39
Stavano tutti litigando come se non ci fosse un domani, urlando come dei pazzi.

Sul ponte...
Joy stava guardando il sole tramontare sul mare e il cielo colorarsi di arancione e rosa. Aveva sempre amato i tramonti, la calmavano e lei riusciva a pensare con lucidità. Ma era questo il brutto, lei non voleva pensare, non voleva rivivere ciò che era successo. Era inevitabile, però, pensare a tutto, soprattutto su quella nave. E ripensando a tutto scoppiò a piangere, sperando di essere da sola.

Credeva di essere da sola, finché non sentì delle mani sui fianchi, e, senza pensarci, appoggiò la testa sulla spalla dello sconosciuto e continuò a piangere ininterrottamente. Lui la teneva stretta e la lasciava sfogarsi.

Al bar...
"Quindi hai postato quella sua foto? Oddio, ahah." Disse ridendo la rossa al racconto di John.
"Si, eccome."
Stavano bevendo una coca cola insieme, dopo essere usciti da quella cabina che era diventata un inferno.
"Ehm, Patricia..." disse lui avvicinandosi pericolosamente a lei.
Lei annuì, ma lui interpretò male quel segno e la baciò.
"No, John, no." Disse subito lei allontanandosi con disgusto dal ragazzo.
"Scusa." Disse per poi correre via, lasciando lì il ragazzo con ancora una faccia da ebete.
                              ***
Patricia corse sul ponte e trovò Joy sdraiata su una sdraio che dormiva.
Era evidente che avesse pianto, aveva gli occhi rossi e le guancie ancora bagnate e rosse, Patricia non l'aveva mai vista piangere, nemmeno quel giorno, ma riusciva sempre a riconoscere quando aveva pianto.
La scosse leggermente e lei aprì lentamente gli occhi.
"Pat? Dove sono?" Chiese la mora stiracchiandosi.
"Siamo sul ponte. Come mai dormivi?" Chiese Patricia sedendosi accanto a lei.
"Non lo so. Ho pianto e qualcuno mi ha abbracciata, non ricordo chi. In realtà non ricordo nemmeno di essermi addormentata." Disss lei scuotendo la testa.
"Ora è tutto okay?" Chiese l'amica preoccupata.
"Si, certo. Solo che ho ripensato a... tu sai cosa." Patricia annuì comprensiva, solo lei sapeva tutto.
"Torniamo dentro?" Chiese la rossa per cambiare argomento facendola alzare.
"Questa vacanza farà schifo, me lo sento." Disse la mora guardando l'orizzonte, ormai scuro e illuminato da piccole stelle.
"Speriamo che ti sbagli." Detto ciò entrarono e si misero a dormire ignorando i compagni di cabina che facevano domande.


Dopo millenni ho aggiornato, millllle grazie per le 300 letture, sono troppo happy😻😻

CAMPO ANUBIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora