5. Shopping

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"RAGAZZEEE!" Urlò Amber a squarciagola.
"Eh, no, sono stanca di essere svegliata così. Devo smaltire la sbronza, capitelo!" Disse Joy tirandole un cuscino.
Quella notte l'avevano passata tutte a casa di Amber?
"Ma smettila, dopo un giorno sei ancora così? Ti è passato tutto, ma non vuoi andare a scuola, ammettilo."
In quel momento si svegliò anche Nina.
"Ma oggi è domenica, Amber. Domenica! Niente scuola! Lasciaci dormire un po' di più!" Disse scocciata Nina.
"Assolutamente no. Non se ne parla. Ora vi svegliate, andiamo in centro, facciamo colazione e poi facciamo shopping." Disse come se fosse la cosa più ovvia del mondo mentre apriva l'armadio.
"Perché dovremmo fare shopping?" Chiese scocciata Patricia che avrebbe preferito dormire.
"E me lo chiedi? Mancano sette giorni e la scuola finisce, poi partiamooooo." Quasi urlò ancora dalla gioia, avrebbe passato quasi tre mesi con le sue migliori amiche... al mare!
"Sisi, lo avrai detto si e no un migliaio di volte nell'ultimo mese." Joy si alzò scocciata e iniziò a vestirsi.
"Oggi, tesoro, tocca a me scegliere l'autooo."
Disse elettrizzata Nina.
Avevano un accordo: usavano sempre le macchine di Joy, ma decidevano loro quali usare. Ovvero: il lunedì e il venerdì sceglieva Amber, il martedì e il sabato Joy, il mercoledì e la domenica Nina, il giovedì Patricia. Patricia in realtà non era interessata alle auto da usare, infatti sceglieva sempre la solita: Range Rover, veloce, bella, pratica.
"Ehhh? Quale scegli?"
"Indovinateeee." A Nina piacevano tanto questi scherzetti, ma era molto prevedibile.
"Uhm, aspetta, aspetta. Forse la Porshe, forse, eh?" Disse Joy fingendo di sforzarsi nel pensare.
"Uff, dai vestiamoci, la macchina non è nei bisogni primari." Patricia era scocciata oggi, era ancora incazzata con Eddie e soprattutto molto infastidita dal suo comportamento.
"Come scusa? La macchina È un bisogno primario per me." Joy fingendo di essere offesa. Tutte sapevano che ha una passione terribile per le macchine, soprattutto quelle molto, molto costose.
"Alloraaa? Vi vestite o no?" Chiess scocciata Amber.
***
"Ragazzi, mi dispiace doverlo dire, ma dobbiamo fare shopping." Tutti guardano Alfie male, Eddie si alzò e prese un crocifisso puntandoglielo contro.
"Esci da questo corpo! Che ne hai fatto di Alfie Lewis?" Tutti risero e diedero una pacca sulla spalla ad Alfie.
"Eddie, hai visto il tuo armadio? Non hai dentro niente, e dobbiamo andare in vacanza, senza contare che andremo al mare e tu non hai costumi."
"Ma lui usa quelli di suo padre, vero Sweet?"
Jerome si era alzato dal letto e lo stava stuzzicando. Fabian rideva come un posseduto e Alfie non eravda meno.
"Se la smettete di prendermi in giro andiamo, se no i costumi di padre li mettete voi."
***
"Buongiorno, cosa volete?" Chiese una cameriera alle quattro ragazze sedute.
"Una ciambella con un caffé americano." Rispose Nina.
"Caffé macchiato con brioshe alla crema."
Risponde Amber.
"Cappuccino con brioshe al cioccolato."
Risponde Patricia.
"Cappuccino con brioshe vuota."
Risponde infine Joy.
La cameriera se ne andò a preparare la colazione, intanto Amber stava parlando dei negozi in cui dovevano andare.
"Allora, dobbiamo assolutamente andare: da Terranova, da Primark, alla Levi's, da Calzedonia, da Intimissimi, da Zara..."
"Amber, non ti sembra di esagerare? Abbiamo almeno il tempo di pranzare?" Chiese Nina, quella che in assoluto mangiava di più anche se non si direbbe dal suo fisico.
"Sisi, andiamo al McDonald's dopo essere andate da Calzedonia, okay?" Tutte acconsentirono e nel frattempo arrivò la loro colazione.
Fecero colazione parlando e ridendo, fantasticando sulla loro magica vacanza che sarebbe iniziata tra meno di due settimane.
***
Finita la colazione si stavano dirigendo tranquillamente verso Terranova, ma ahimé il karma il carma è un bastardo (Veronica Lodge approva).
"Ragazzi, guardate." Jerome le notò subito, prima che potessero correre dentro al negozio.
"Andiamo." Disse subito Alfie.
Le ragazze cercarono di scappare dentro, ma non fecero in tempo. Perché? Perché Amber vedendo Alfie inizio ad andargli incontro.
"Alfie, anche tu qui?" Disse Amber avvicinandosi.
"Si, principessa. Avete bisogno di un cavaliere per portare i sacchetti?" Disse facendo un inchino.
Joy non resistette, si girò verso Patricia e insieme mimarono il vomito, Nina invece aveva gli occhi a cuore.
"Ragazze, voi non volevate venire, giusto? Io vado con Alfie. Ci sentiamo verso le quattro, a dopo." Senza nemmeno aspettare una risposta si allontanarono.
"Nina, vorrei parlarti." Disse Fabian tirandola lontano dalle atre.
"Hai già detto tutto." Fece per andarsene, ma lui la bloccò.
"Oh, andiamo dammi la possibilità di farmi perdonare." Disse porgendole una rosa. Nina non resistette e insieme si allontanarono.
Joy e Patricia avevano uno sguardo assassino puntato sulle amiche.
"Allora, Joy. Che ne dici se facciamo un giro?" Questa si girò e sembrò che lo volesse prendere a calci.
"No, grazie. Io e Patricia andiamo."
"Veniamo con voi." Disse prontamente Eddie.
Le ragazze si guardarono e si allontanarono, pienamente consapevoli che i due ragazzi le stavano seguendo.
Entrarono in un negozio a caso e iniziarono a prendere vestiti da provare e a buttarli addosso ai ragazzi.
"Allora, Joy, dimmi qualcosa di te." Disse Jerome cercando di attaccare bottone.
"No, sto scegliendo dei vestiti, lasciami in pace." Si zittì sapendo che, se fosse andato oltre, si sarebbe beccato un altro schiaffo.
Presi un po' di vestiti andarono a provarli.
Joy si provò il primo ed uscì dal camerino per farsi vedere da Patricia.
Era un vestitino davvero, davvero corto e anche molto scollato.
Si fece vedere da Patricia senza dare peso al fatto che Jerome stesse a bocca aperta, guardandola come se avesse un'apparizione divina.
Anche Patricia di provò un vestito, una gonna verde acqua e un corpetto di pizzo senza maniche.
Eddie stava letteralmente sbavando.
Patricia bocciò subito l'abito di Joy e lei ne provò un altro, sempre corto ma attillato e a maniche lunghe.
Rientrarono in camerino e Jerome non resistette. Chiamò Alfie.
Alfie, ti prego.
Che ti serve, amico? Mi stai interrompendo.
Chiedi alla tua amica una cosa.
Riguardo cosa?
Riguardo Joy.
Finita la chiamata si diresse subito in un negozio lì vicino e aspettò che uscissero.

Dopo dieci minuti vide Joy uscire.
Le porse un fiore.
"Una rosa?" Chiese acciliata.
"Ti piacciono i fiori." Non aveva idea di quale fiore regalarle, Amber non lo aveva aiutato molto, allora era andato sul classico.
Era molto sicuro, ma lo sguardo di Joy lo fece ricredere.
"Pessima scelta. Odio le rose, soprattutto quelle rosse. Hai scelto banalmente, capellone. Ora noi andiamo." Prese la rosa dalle sue mani e la gettò a terra, per poi allontanarsi.
Era chiaramente arrabbiata, ma allo stesso tempo triste. Quella ragazza era un mistero.

"Patricia?" Chiese insicuro Eddie.
Erano rimasti a vedere la scena sulla soglia del negozio.
"No, Eddie, no. Devo andare." Era triste, questo era palese, ma c'era anche qualcos'altro. Delusione? Amarezza? Non lo avrebbe mai saputo.

Joy e Patricia fecero altri giri e alle quattro si ritrovarono tutte alla Porshe di Joy e tornarono a casa sfinite.

Serena non mi caga più, quindi pubblico comunque.

CAMPO ANUBIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora