16. Il Cinema (-78)

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"Ci svegliamo?" Chiese Patricia con la voce impastata nel sonno.
"Oh, cazzo. Sono le due. Abbiamo saltato colazione e pranzo." Disse Joy guardando l'ora sul telefono e poi l'amica.
"Che sarà mai, facciamo merenda." Minimizzò la rossa.
"Col cazzo. Se non faccio colazione resto acida, scorbutica e antipatica. Io DEVO fare colazione.- L'amica accanto le lanciò uno sguardo di fuoco e lei rispose.- Non mi interessa, non guardarmi così. io vado a fare colazione." Si alzò e si diresse in cucina. Inutile dire che avrebbe prima dovuto vestirsi. E anche Patricia la seguì dimenticando la stessa cosa. In cucina ovviamente incontrarono i due idioti con una bottiglia di whiskey in mano. Patricia era senza reggiseno con una maglietta lunga, appena sotto il sedere. Joy invece si era addormentata col reggiseno, ma aveva una canottiera molto scollata, e dei pantaloncini che lasciavano spazio all'immaginazione. Eddie e Jerome ovviamente, rimasero imbambolati come due cretini a guardarle, con la bottiglia di whiskey che stava per cadere. Joy l' afferrò al volo e guardò male Jerome. "Non si spreca così del buon whiskey.- Ne bevve un sorso e riguadagnò un'altra occhiata di Patricia che cercava di coprirsi invano.- Anche questa può essere considerata una colazione." Ne bevve un altro sorso sotto gli sguardi accigliati di Eddie e Jerome. Lei li guardò e affermò: "Non mi interessa se sono in pigiama. Prima farò colazione poi mi preoccuperò di problemi così futili. Ora chi di voi prepara il caffè?" Guardò Patricia, la quale scappò in camera a vestirsi. Guardò Eddie che riprese la bottiglia, guadagnandosi uno schiaffo, per poi andarsene. "Stronzi!- Urlò a Eddie e a Patricia, poi guardò Jerome- Sei rimasto solo tu. Fammi il caffè." Jerome andò sconfitto a preparare il caffè e glielo portò. Non appena la ragazza ebbe finito, ringraziò il moro e se ne andò in camera.
***
"Nina. Come stai?" Chiesero Patricia e Joy insieme. "Meglio, grazie. Ma voi dove andate vestite così?" Chiese maliziosa la ragazza ancora stesa sul letto. "Cinema. Volevamo andare con te, ma oggi era l'ultimo giorno." Affermò triste la mora. "Divertitevi anche per me. Ma non troppo, se no vi troverete al mio posto domani." Le ragazze si lanciarono un bacio volante a vicenda. "Amber invece?" Nina non l'aveva più vista dalla mattina. "Credo che dovesse uscire con Alfie." Patricia mimò il vomito. E poi lei e la mora uscirono lasciando la bionda a riposarsi.
***
"Pop corn? Coca?" La mora tirò fuori tutto dalla borsa e porse tutto alla rossa. Stava andando tutto bene. Fin troppo bene. Infatti dopo pochi minuti il Karma si presentò in tuttta la sua bastardosità.
"Cosa cazzo ci fanno quei due qui, in questo momento?" Sibilò la rossa vedendo due ragazzi venire verso di loro.
"Questi posti sono occupati." E la mora buttò due borse sulle poltrone affianco alle loro.
"Invece no." Jerome spostò con gentilezza la sua borsa e si sedette accanto a Joy, Eddie fece lo stesso.
"Non preoccuparti, ho portato questo." E tirò fuori una fischetta di vodka dalla tasca.
"Jerome Clarke, giuro su dio che se dai da bere dell'alcol alla mia migliore amica, prima ti rovescio la coca in testa, poi ti castro." Alla minaccia di Patricia, Eddie e Joy risero.
"Zitti inizia il film." Zittii tutti Joy.
Con tutti intendo tutti, tutta la sala, lo urlò così forte che sentirono tutti.
Quando iniziarono ad esserci scene 'paurose' Jerome si avvicinò a Joy e mise un braccio sulla sua poltrona.
"Se credi che morirò di paura e che mi rifugerò tra le tue braccia come una bambina puoi pure scordartelo." Sussurrò Joy. Jerome la guardò di sbieco e si ricompose, ma il braccio rimase lì.
"Non ho paura." Patricia aveva i nervi a mille e guardava l'amica implorando.
"Eddie, giuro che ti taglio le dita se non la smetti." Patricia credeva che fosse Eddie ad avere più paura di lei. Cercava continuamente di prenderle la mano e lei puntualmente si spostava.
"Va bene. Ma lascia intatte le mie povere dita. Mi servono, sai?" C'era molta malizia nella frase di Eddie, forse troppa per Patricia. Era incazzata nera e gli tirò uno schiaffo così forte che rimasero le cinque dita sulla guancia del ragazzo.
"Ora, Eddie, impari a non dare fastidio alla mia migliore amica. Lasciaci in pace. -Jerome soffocò una risata e Joy lo guardò.- Anche tu, capellone." Quasi urlava, quindi i ragazzi decisero di lasciar perdere. Lasciar perdere solo per quella sera. Forse.

Si, lo so che dovevo pubblicare sabato o domenica, maaa...
Ho finito i giga e a casa non ho wifi, yeee

Vabbè, questo è il capitolo...

CAMPO ANUBIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora