25. Rome pt 2 (-69)

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"Che cazzo ci fate qui?" Chiese urlando Joy.
"Sai com'è la mia migliore amica scema ha deciso di partire senza dirmi niente e andare a Roma, con un idiota oltretutto." Disse rivolgendosi a Jerome.
"Patricia, lo sai quanto amo Roma, ho colto l'occasione e comunque ti avrei chiamata. Ma ora mi dici che cazzo ci fai qui con lui." La mora guardò la rossa insistente, ci fu prima un gioco di sguardi poi la rossa cedette.
"Era l'unico idiota disposto ad accompagnarmi dato che anche il suo migliore amico era sparito. E, in caso te lo stessi chiedendo, sì restiamo- Eddie mugugnò, contrario a quel l'idea- entrambi." Completò Patricia sentendo il biondino lamentarsi.
Grazie a dio l'appartamento aveva due letti matrimoniali.
Dopo che Patricia ed Eddie si furono sistemati uscirono tutti a fare colazione.
"Potevamo trovare un posto migliore per fare colazione." Affermò Patricia indicando la cannabis che stava nelle vetrine sulla parete.
"Era il più vicino, e comunque non ti fanno mica cannabis come colazione." Rispose seccato Jerome, era così da quando l'amico e Patricia erano arrivati quella mattina, era ovvio che sperasse di passare qualche giorno con Joy, grazie a dio Patricia l'aveva fermato.
"Quindi, che facciamo oggi?" Chiese Eddie per alleggerire la tensione. Jerome mimò con le dite "tre, due, uno..." e Joy iniziò a parlare.
"Allora, first of all dobbiamo andare alla Fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, poi al Pantheon, ovviamente Piazza Spagna, però forse è meglio la sera quella così poi andiamo nel ristorante di Canavacciulo (non so come si scrive ma dettagli). Oppure andiamo a San Pietro e a castel Sant'Angelo." La rossa la interruppe prima che non smettesse più di parlare. "Andiamo sul cupolone?" La bruna rimase allibita per un momento, e la rossa capì benissimo, aveva parlato senza pensare al fatto che l'amica soffriva di claustrofobia. "Certo che si." Affermò comunque Joy, odiava che la gente sapesse di cosa soffriva, perché poi tutti le chiedevano un motivo e lei non sapeva mai come rispondere. Non tutte le paure hanno un motivo.
***
"Oddio, sto camminando dove presumibilmente camminò Tom Hanks mentre girava Angeli e Demoni. Senza contare che anche Cosimo de' Medici rimase ad ammirare questa cupola. E Leo Valdez mi ha insegnato che quei mattoni scavati servono per alleggerire il peso." Affermò eccitata Joy.
Jerome ed Eddie si guardarono chiedendosi chi glielo facesse fare. Dopo un giro nel Pantheon uscirono e fecero un giro. Finirono in Piazza Spagna a scendere le scale come se fossero delle vere modelle, poi nel nel negozio di Gucci, dove i commessi gli urlarono contro perché provavano tutto facendosi foto 'disturbando la quiete del negozio', per citare la commessa. Poi andarono alla Disney, dove Joy e Patricia impazzirono e obbligarono entrambe i ragazzi a farsi comprare un peluche di topolino.
Tornarono in appartamento alle cinque, decisero di prepararsi per poi andare in un ristorante consigliato da Joy a Campo de Fiori.
***
"Okay, okay come siamo finiti da Campo de Fiori a Piazza Spagna? Non ci siamo già stati? Chiese Joy e Patricia annuì. Erano quasi le due di notte ma Jerome aveva insistito per andare alla fontana di Trevi. A quell'ora non c'era quasi nessuno ma, prima di fermarsi lì andarono a vedere anche la fontana della tartaruga, lasciarono però il Colosseo per il giorno dopo.
"Perché si chiama fontana della tartaruga?" Chiese Eddie. "Non vedi che ci sono delle tartarughe?" Rispose Joy sbattendosi una mano sulla fronte.
"Che ore sono?" Chiese Patricia, che aveva avuto la splendida idea di mettersi dei tacchi, tacchi che nemmeno sapeva di aver preso. La rossa era esausta di camminare su quei trampoli. "Quasi le tre. Quindi abbiamo tempo di andare a mangiare il dolce al ristorante La Lanterna." Patricia alzò gli occhi al cielo e si tolse le scarpe, cosa che Joy aveva già fatto a tempo. "Poi andiamo a lanciare la moneta nella fontana di Trevi." Affermò Jerome. Eddie lo guardò di sbieco. "Si, amico, ma calmati, vedrai La tua fontana." Jerome era stranamente ossessionato da quella fontana e Joy si appuntò mentalmente di chiedergli il motivo, non appena fossero stati soli.
***
Dopo aver mangiato un buon tortino al cioccolato, sotto lo sguardo allibito dei ragazzi, le ragazze erano molto più volenterose a camminare. Arrivarono alla fontana quando ormai erano le 4 e non c'era nessuno (grazie Synnøve per l'idea di andare a quest'ora). Buttarono tutti la monetina e di fecero foto. Mentre Eddie e Patricia cercavano di affogarsi a vicenda nella fontana Jerome e Joy si sedettero a guardarli. "Come mai volevi così tanto venire qui?" Chiese la mora incuriosita. "Da piccolo mia zia mi faceva sempre venire qui, diceva che se buttavi una moneta nella fontana saresti tornato a Roma." Joy sorrise e lui ricambiò. "Anche mia madre diceva sempre così." Sussurrò di rimando lei appoggiando la testa alla sua spalla. Rimasero a guardare i rispettivi migliori amici che cercavano di affogarsi a vicenda.
***
"Eddie Miller, cancella subito quella foto!" Urlò Patricia saltandogli addosso, non avrebbe lasciato che tenesse nella galleria una sua foto con quella faccia. "Ti affogo nella fontana, giuro che lo faccio." Sentito ciò il ragazzo si chinò e la schizzò con l'acqua della fontana. Partì una guerra all'ultimo schizzo tra i due, che però nonostante tutto ridevano. Poi, all'improvviso, Eddie si avvicinò pericolosamente, e la baciò. Lei ricambio e chiuse gli occhi, ma tutto durò pochi secondi, dato che poi Patricia si staccò e gli tirò un piccolo schiaffo sulla guancia.

CAMPO ANUBIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora