Capitolo 22

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Dopo aver avvisato Rey della loro partenza e preso con loro BB-8, Poe e Finn attraversarono di nuovo la galassia a velocità luce per tornare a Naboo.

«Sembra se ne siano andati» disse Finn.

Poe stava volando rasente il terreno, aveva superato la macchia di alberi e ora si stava avvicinando a Villa Naberrie. Non aveva progettato di arrivare lì direttamente con l'astronave, ma a quanto pareva il Primo Ordine se ne era andato davvero.

«Teniamo gli occhi aperti. Anche se non vediamo navi o assaltatori, potrebbe comunque esserci qualche sentinella» disse il pilota.

Atterrarono vicino al palazzo, guardarono attraverso i vetri della cabina di pilotaggio per vedere se ci fosse qualcuno e poi scesero dalla rampa d'accesso con i blaster in mano e BB-8 alle calcagna.

«Perlustriamo dentro la villa e nei dintorni del palazzo.» Finn annuì. «BB-8, tu guarda se ci sono sopravvissuti tra i rottami delle astronavi che hanno abbattuto. Dubito avrai successo, ma dobbiamo essere scrupolosi.»

Il droide fischiò e rotolò verso le carcasse metalliche che ancora fumavano dopo lo schianto a terra. I due ribelli, invece, entrarono nella villa e la setacciarono da cima a fondo. Trovarono qualcuno – Arper e qualche domestica – ma nessuno di loro era vivo.

«Erano disarmati!» ringhiò Finn, le lacrime agli occhi vedendo il corpo riverso di una giovane ragazza. Li odiava, odiava gli Stormtrooper e si vergognava di averne fatto parte anche solo per poco. Odiava quello che facevano, il terrore che diffondevano e l'indifferenza con cui uccidevano chiunque. Era successo lì come a Jakku: sterminavano tutti coloro che sospettavano sostenessero la Resistenza, anche se si trattava di donne, bambini e anziani. Nessuno veniva graziato.

Poe sospirò e scosse la testa. «Andiamo, qui abbiamo finito.»

Uscirono dalla villa e BB-8 gli venne incontro squillando brutte notizie: nessun sopravvissuto neanche nelle navi.

«Dannazione!» Il pilota si passò una mano tra i capelli e poi si sfregò il viso.

«Andiamo a cercare nel bosco. È lì che abbiamo perso Annie» gli disse Finn con fare speranzoso. La ragazza era l'unica rimasta che potesse ancora essere viva.

«D'accordo. Ti seguiamo, facci strada.»

Finn ricordava perfettamente dove fossero passati per entrare nella macchia e i segni dei laser sul terreno erano una traccia ben visibile che non lo avrebbe indotto a sbagliare.

«Siamo entrati da qui» disse, riconoscendo quel bizzarro nodo sulla corteccia di un albero. Era strano come un piccolo dettaglio si fosse impresso nella sua memoria senza che se ne fosse reso conto. Si voltò verso la villa e rivide i caccia TIE abbattere le navette ribelli, sentì perfino il vento aizzato dall'astronave nera. «Lì» indicò con un dito «è dove è atterrata la navetta classe Ipsilon, quella di...»

«Kylo Ren» disse al suo posto il pilota. «Vi ha seguiti?»

«Non lo so. Sinceramente non abbiamo aspettato di scoprirlo, avevamo già troppi assaltatori alle costole.» Finn guardò la foresta, era paurosamente silenziosa, in qualche modo l'assenza del rumore degli spari la rendeva ancora più lugubre e pericolosa. Il ragazzo fece un gran respiro e si inoltrò con Poe e BB-8 al seguito. Procedette con sicurezza fino a raggiungere l'albero schiantato.

«Eccolo.»

Poe guardò il tronco riverso a terra. «Cos'avrebbe di speciale quest'albero caduto?»

«Qui è dove io e Annie ci siamo separati e persi di vista. Io ho proseguito in quella direzione,» indicò col blaster, «seguendo Rey e Rose. Speravo che lei facesse lo stesso.»

Poe si chinò a terra e si passò una mano sul mento. Lo sguardo era concentrato sul terreno alla ricerca di tracce che rivelassero gli spostamenti di Annie.

«Guarda» disse dopo un po', attirando l'attenzione di Finn. «Qui la terra è smossa.» Si alzò in piedi e osservò da più in alto. «E anche lì, vicino a quel cespuglio.» Fece due passi e raggiunse la pianta.

BB-8 fischiò e squillò.

«Sì, è probabile» gli rispose Poe.

«Che ha detto?» domandò Finn.

«Che forse Annie si è nascosta qui in attesa che gli assaltatori la superassero.» Il pilota continuò a osservare pensieroso il terreno, iniziò a spostarsi lentamente notando tracce per Finn invisibili. BB-8 rotolava al loro fianco, la lente circolare che scansionava il substrato. Era facile seguire una pista in quel terreno molle, ma rischiavano di impantanarsi.

Ogni tanto il silenzio della foresta veniva interrotto da strani versi d'animali che facevano preoccupare Finn. Il ragazzo sobbalzava e puntava continuamente il blaster in ogni direzione.

«Poe... Questa foresta ha occhi, mi sento osservato da migliaia di bestie pericolose!»

«È probabile» rispose il pilota.

«E perché...?!» Si schiarì la gola per far svanire il tono acuto dalla sua voce. «E perché allora tu sembri così tranquillo?»

«Non lo sono affatto, ma con l'esperienza ho imparato a nasconderlo.»

Finn strinse i denti. «Non mi aiuti per niente!»

BB-8 fischiò e scattò rotolando nel fango. I due ragazzi lo seguirono a passo spedito quanto gli permetteva il terreno melmoso, finché il droide si fermò e squillò più volte.

«Cos'ha trovato?» domandò Finn.

Poe si rivolse al suo droide. «Questa non è una traccia di Annie, l'impronta è troppo grande.»

BB-8 disse qualcos'altro in codice binario e riprese a rotolare.

«Vieni, Finn. Forse ci siamo» disse il pilota, esortando l'amico a seguire il droide.

Camminarono per parecchi minuti seguendo quelle impronte di cui non conoscevano il proprietario, finché arrivarono a fine corsa.

«Uhg... Che schifo!» esclamò Finn.

Come se non fosse già abbastanza ripugnante da vivo, di fronte a loro si trovava un Veermok tagliato in due, talmente maleodorante da far rivoltare lo stomaco.

«È stata una spada laser» disse Poe.

«Kylo Ren?»

«Non credo ci siano alternative, Finn. Evidentemente vi ha seguiti nel bosco, ma poi ha deviato per di qua. Forse attirato da qualcosa.»

«Non certo da questa schifosa bestiaccia!»

Il pilota si grattò la testa e si guardò intorno. «Lì c'era qualcuno» disse indicando col blaster un punto un po' più in là nel terreno. «C'era Annie.»

«Come fai a dirlo?»

«Be', se le sue tracce ci stavano più o meno direzionando qui, chi altri potrebbe essere?» Volse di nuovo lo sguardo al Veermok. «C'è del sangue nei suoi artigli.»

Finn scrollò la testa. «No, no, aspetta! Vorresti dire che Annie è arrivata fin qui, è stata attaccata da quell'affare peloso e puzzolente e poi è arrivato Kylo Ren a salvarla?»

Poe tremò impercettibilmente. «Sì. Anche se non credo che "salvarla" sia il termine più appropriato. Non ha lasciato che il Veermok la uccidesse e, dato che qui Annie non c'è, non l'ha fatto neanche lui.» Finn deglutì, capì che le sorti della ragazza non erano migliori che se fosse morta lì. «L'ha rapita» continuò Poe con un filo di voce. Sapeva cosa significava essere alla mercé di Ren. «Vuole da lei informazioni e farà di tutto per ottenerle.»

***

Buon agosto, starwarsiani!!!

Com'è da voi? Caldo e torrido come Jakku e Tatooine?! Qui poco ci manca...

Cla🏄‍♀️

STAR WARS - THERE'S NO TIME FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora