Capitolo 26

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"Credevo ci fosse una speranza,

speravo che in Damon, da qualche parte, nel profondo,

ci fosse ancora qualcosa di umano, di normale.

Ma mi sbagliavo.

Non è rimasto niente di umano in lui:

né bontà, né gentilezza, né amore.

Solo un mostro, che deve essere fermato."

[Serie TV "The Vampire Diaries" ep. 1x03]



Il Generale Armitage Hux cominciava ad averne davvero abbastanza del Leader Supremo. Quello sciocco ragazzino arrabbiato con la galassia, buono a nulla se non a distruggere ascensori con la sua spada laser. E ora se ne veniva fuori con l'ordine di non sparare al maledettissimo Millennium Falcon non appena sarebbe apparso nei loro radio fari. Aveva provocato più danni quell'unica nave di un'intera flotta Ribelle, e loro avrebbero dovuto lasciarla avvicinare? A quale scopo? Aveva provato a domandarlo, ma Kylo Ren non si era minimamente scomodato a dargli una risposta.

Con passo cadenzato, Hux si stava dirigendo verso le prigioni dell'incrociatore. Forse avrebbe potuto trovare qualche risposta interrogando la ragazza, ma prima avrebbe dovuto capire in che condizioni era. Sapeva che Ren non l'aveva uccisa, sembrava gli servisse viva. Il perché, era un'altra domanda da porre alla ribelle.

Gli Stormtrooper di guardia alle celle lo salutarono con un cenno del capo e gli aprirono il cancello principale senza far domande.

«Cella 626» disse Hux, mentre imboccava il corridoio della prigione. Si fermò di fronte alla gattabuia designata e attese che la porta scorrevole si aprisse.

La ragazza era rannicchiata in un angolo, le braccia intorno al corpo tremante, i vestiti laceri e macchiati di sangue. Sembrava non essersi accorta del suo arrivo, ma il Generale dubitava stesse dormendo.

«Alzati, feccia» disse con disprezzo.

Annie sollevò il capo, le palpebre pesanti, il sangue raggrumato sul naso e sul mento. «Non sprecare tutta questa gentilezza per me.» Pur con voce rauca, il tono della ragazza era più che sarcastico.

Aveva fegato a rispondere a quel modo, questo Hux doveva riconoscerlo, ma non lo apprezzò per nulla. Dubitava che con Ren si permettesse di fare battutine.

«Devi riferirmi tutto ciò che hai detto al Leader Supremo» le ordinò.

Annie appoggiò la schiena e il capo alla parete di lamiera e fissò il Generale per qualche secondo. «Non gli ho detto assolutamente niente.»

«Menti!»

«No, affatto. E poi, perché perdi tempo a chiederlo a me? Perché non lo domandi direttamente a lui?» La ragazza inclinò lievemente gli angoli della bocca, i suoi occhi lo scrutavano con furbizia.

La odiava, odiava tutto di lei. Era troppo simile al suo dannatissimo fratello. Il viso di Hux si distorse in un'espressione di pura ira. «Come osi rivolgerti a me in questo modo?! Sei al cospetto del Generale del Primo Ordine, sei mia prigioniera e devi obbedire ai miei ordini!» tuonò.

Annie non si scompose minimamente, solo dopo un po' sospirò con superficialità. «Detto tra noi, non sei così spaventoso. Se Kylo Ren non ti ha spifferato le sue intenzioni, non sarò di certo io a farlo. Mi spiace, ma dopo quello che mi ha fatto passare lui, tu non riuscirai a intimorirmi facilmente urlandomi contro il tuo grado di ufficiale.»

STAR WARS - THERE'S NO TIME FOR LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora