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Parlare con la sorella gli aveva fatto incredibilmente bene, come sempre, d'altronde.
Con un peso in meno nel petto scese in cucina, intenzionato a raccattare qualche pacchetto di patatine, accorgendosi solo sull'uscio della presenza di una donna. Incerto se entrare o meno, Harry si dondolò sui talloni, lanciando occhiate tra la misteriosa donna e sua madre, fino a quando proprio quest'ultima gli sorrise, invitandolo ad entrare.

«Tesoro, lei è la mamma di un tuo compagno di classe. Louis, giusto?» si voltò verso la donna, accertandosi di non aver sbagliato, poi tornò a sorridere al figlio.

Harry la scrutò, molto bella, i lineamenti del viso duri quanto bastava e due incredibili, vivaci occhi azzurri.

«Buon pomeriggio.» mormorò il giovane, rimanendo in piedi vicino alla madre.

«Sei esattamente come Louis ti descrive.» sorrise la donna, regalandogli un dolce e grande sorriso. Diceva di chiamarsi Johannah.

Ed eccolo di nuovo lì, quello strano formicolio allo stomaco. Decise di ignorarlo, insieme al cuore che pulsava troppo forte.

«C-cosa le racconta di me?»

Johannah fece per parlare, quando una strana musichetta risuonò nella stanza. La donna estrasse il telefono dalla borsa e con un grosso sorriso, che non l'aveva lasciata un momento da quando Harry era entrato in cucina, glielo porse, facendo cenno al nome sul display «Perché non glielo chiedi direttamente tu?»

Il telefono continuava a squillare, ad ogni nota il cuore del ragazzo accelerava di un battito, poi si decise a rispondere, rifugiandosi fuori dalla loro portata.
Accettò la chiamata.

«Pronto...?» mormorò, sedendosi sul divano e scrutando il tappeto sotto di lui. Era orribile, però a sua madre piaceva.

«Oh... ehm, mi scusi, devo aver sbagliato numero

«Sono Harry.» disse velocemente, come desideroso di mantenere a lungo quella conversazione.
Chissà perché, però.

Dall'altro lato si sentì una risatina «Harry? E che caspita ci fai con il cellulare di mia madre

«Lei... uhm... lei è qui.» in cucina si sentivano gli schiamazzi delle due donne e qualche risatina, poi Harry, preso da un improvviso attacco di coraggio, disse qualcosa che non avrebbe mai detto «V-vuoi passare anche tu

Quando Louis tardò a rispondere volle solo sprofondare nel divano e dimenticare tutto, ma alla fine il liscio decise di accettare l'invito.



Dopo essersi sistemato i capelli e cambiato, in cinque minuti contati, piombò nel cortile della casa, sedendosi sull'erba fresca.
Il cuore continuava a battere forte e continuava a chiedersi per quale motivo, perché, poi, solamente Louis gli faceva quell'effetto?
Che aveva lui di speciale, tra tutti?

Louis avanzò lentamente verso di lui, bellissimo come sempre, avvolto in una felpa grigia troppo grande per quel corpicino esile. Gli occhi lo scrutavano con uno strano scintillio, quasi uguali a quello con cui Harry scrutava la colazione. Quando gli fu davanti, il suo cuore perse un battito.
Era troppo bello.

«Ciao.» sussurrò Louis, non allontanandosi dal riccio di mezzo passo.

«Ciao.» ripetè Harry, alzandosi dal prato.

Era tutto così strano, perché Louis si stava avvicinando?
Perché Harry sentiva il corpo fremere?
Perché Louis gli aveva appena preso il viso tra le mani? Perché il suo volto era sempre più vicino?

«HARRY!»

Il ragazzo balzò sul posto, voltandosi verso l'amico, corrucciato.
Cosa...?
Aveva appena sognato di baciare Louis? Davvero?
Forse la situazione era più complicata di quanto potesse già sembrare.
Pochi secondi dopo il volto del liscio iniziò a corrucciasti, fino a quando non scoppiò a ridere, tenendosi la pancia.
Harry alzò un sopracciglio, non capendo.

«Ti prego, non posso prenderti sul serio mentre mi guardi in quel modo e... e con quello in fronte!»

Ancora più confuso afferrò il cellulare, aprendo la fotocamera, e notando, infastidito, la presenza di un pene disegnato sulla sua fronte. Lentamente si voltò verso il ragazzo, Louis trasalì e, capendo le sue intenzioni, iniziò a correre, seguito dall'altro.

«Louis, ti uccido!» strillò, lanciandogli contro tutto ciò che gli capitava sotto tiro.

Intanto... qualcosa nel piccolo cuoricino di Harry continuava a crescere.

Continua...

Paradise -l.s [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora