Dodicesimo capitolo

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Feci un grosso sospiro voltandomi a guardarlo "Che c'è Louis?"
"Che ti ho fatto?"
Rimasi in silenzio. Che mi aveva fatto? A parte giocare con il mio cuore, bruciare la mia felicità cosa mi aveva fatto? Mentito, ecco.
"Vai via Louis."
Con una tirata riuscii a liberarmi e a farlo indietreggiare di qualche passo. Rimasi nella mia posizione con un cipiglio in viso e i pugni serrati.
"Sei odioso quando non ascolti." borbottò.
Lo guardai divertito, io? Davvero?
"Ah io sarei odioso? Ma ti rendi conto della cazzata che hai appena detto?" sbottai.
"Cosa?"
"Lascia stare."
Entrai velocemente in camera sbattendo la porta bruscamente mentre le lacrime minacciarono di scendere.

Louis
Perchè si comportava così? Cosa gli avevo fatto?
Diedi leggeri colpi alla porta in legno scuro, sapevo che mi sentiva, sapevo che c'era qualcosa che non andava ma volevo solo capire cosa.
Era strano da quella mattina, da quando gli avevo presentato Eleanor.
Non poteva essere per lei.
Infondo Harry era fidanzato.
Fino al giorno precedente stava bene, mi aveva accompagnato a casa e poi era andato via. Quindi non poteva essere neanche quello. Ma allora?
Che aveva Harry?
"Possiamo parlarne?" provai a chiedere poggiando la fronte sulla porta e imitando lo stesso gesto con la mano.
Silenzio...
"Per favore Harry."
Ancora silenzio.
Sentii dei passi salire le scale e quando mi girai notai Aurora. Lei mi rivolse uno sguardo preoccupato e io guardai la camera di Harry. Perchè era salita? Poteva starsene benissimo dov'era!
"Ho sentito Harry urlare. E' successo qualcosa?" chiese timidamente avanzando verso di me.
"Si è rinchiuso in camera non vuole uscire." risposi brusco fissando la porta in legno scuro.
"Provo a farlo ragionare." si avvicinò alla porta ma la fermai.
"Non ci riuscirai mai."
Mi guardò inarcando un sopracciglio palesemente confusa, bussò leggermente e udimmo i leggeri singhiozzi attutirsi.
"Harry.. Harry sono Aurora. Posso entrare?" disse con una voce bassa e dolce.
La serratura scattò e la porta si aprì leggermente. Aurora sorrise e vi entrò rivolgendomi un occhiata.

Harry
"Cos'è successo?" chiese la ragazza rimanendo ferma sullo stipite della porta.
Ero disteso sul letto, la mia mente navigò nei fiumi di rabbia e collera.
Non mi meritavo quello che mi stava facendo Louis.
..o forse si?
"Louis è uno stronzo. Ecco tutto."
"Ne vuoi parlare con me?"
Sospirai e mi sedetti a gambe incrociate.
Era giunta l'ora, l'ora della verità e delle sofferenze. L'ora del peso sul petto.
"Aurora.. vedi.. mi prometti che resterai? Che ci sarai ancora per me?"
La vidi annuire confusa.
"Si Harry. Ti resterò affianco promesso" sorrise debolmente mettendo una mano sulla mia guancia.
Sospirai "I-io non ti amo."
Impallidì togliendo la mano dal mio viso e indietreggiando di qualche passo ma non potendo sopportarlo le afferrai il braccio avvicinandola a me, così da poterla abbracciare.
"Per me sei una amica. Mi dispiace, davvero. Io.. non posso dire di amare un altra, perchè non è così. Io amo una persona diversa. Scusami, scusami davvero tanto."
La sentii tremare, stava piangendo.
La strinsi di più, si aggrappò alla mia felpa scoppiando così in singhiozzi.
L'allontanai leggermente prendendole il viso fra le mani e appoggiando la fronte sulla sua.
"Scusa."
"Pensavo di piacerti davvero. Quei baci, sguardi, abbracci.. tutta una finzione." balbettò non abbandonando però gli occhi dai miei.
"Giuro posso capirti. Baci, abbracci e sguardi. Tutta una cazzata."
"Perché?"
"Non so spiegartelo. Cioè si.. ma sarebbe complicato.. la persona che amo.. è dietro quella porta."
Indicai la porta e lei si voltò piano, gli occhi le si sgranarono ed ero certo che avrebbe urlato dandomi del pazzo per amare qualcuno che purtroppo non mi sarà mai ricambiato.
Invece di mia sorpresa si precipitò fra le mie braccia e rimanemmo così per due minuti circa poi sciogliemmo l'abbraccio e ci sedemmo sul letto. O meglio lei sul letto e io a terra.
"Perché ti ha fatto soffrire?" quella volta aveva un piccolo sorriso
"Ieri l'ho baciato."
Sgranò gli occhi ma alzai una mano facendole intendere che non avevo finito "Fammi finire, si, l'ho baciato. Ma lui non mi ha fermato o cose del genere.
Mi sembrava tutto okay e finalmente ero felice ma questa mattina si è presentato con una ragazza mettendo in chiaro che era la sua fidanzata.
Io ovviamente ci sono stato di merda. Prima, appena sono uscito dal bagno, mi ha chiesto che avevo e gli io ho risposto di lasciarmi stare ma ha continuato ad insistere. Ero sul punto di piangere ma non volevo dimostrarmi debole davanti a lui e sono stato costretto a mandarlo a fanculo. Non volevo, infatti me ne pento ma è quello che si merita. Ha lasciato il mio cuore a marcire e non gli è passato neanche per l'anticamera del cervello."

Paradise -l.s [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora