Ventiquattresimo capitolo

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Louis.
Le mani mi sudano e stringo forte con una quella di Harry. Gli sguardi delle nostre madri sulle mie mani unite a quelle di Harry mi fa entrane nel panico, e se non avessero accettato? Che sarebbe successo? Ci avrebbero sbattuto fuori casa?

Har: "Io e Louis stiamo insieme"

Sbotta alla fine di un lungo silenzio Harry. Mia madre sgrana gli occhi e lo stesso Anne, mi ritrovo desideroso di non aver detto nulla, di essere restato per sempre un amico di Harry, solo e soltanto un amico. Ma ora che ci penso, sono migliorato da quando sto con lui. Certo.. la nostra relazione è ancora di poco tempo, ma lo amo. Cazzo se lo amo, darei l'anima per vederlo felice. Quel giorno, quando gli dissi che non ricambiavo, mi sentivo male, una schifezza nei miei confronti e da quel giorno mi promisi che Harry non avrebbe più versato una lacrima.

Har: "Johannah.. io amo suo figlio. Lo amo come si ama l'estate. O come si ama la neve in certi casi. Lo amo come si ama un bambino e come si ama un genitore. Sono innamorato di suo figlio e credo che lo stesso valga per lui"

Mi guarda con speranza e io annuisco. Certo che ti amo zuccone.

Lou: "Anche io amo Harry. E' stata una cosa improvvisa ma... ci amiamo e stiamo insieme"

Joh: "Da quanto questo..?"

Har: "Due giorni"

Vedo il volto di mia mamma un velo di tristezza e mi sento triste....triste e debole. Guardo invece il piccolo sorriso sul volto di Anne e penso che almeno una delle due sia felice della notizia.

Ann: "Certo.. è un po strana come cosa ma si può fare. Insomma se vi amate. Oh no Johannah?"

Joh: "Ma si certo. Anzi, per festeggiare... tutti al ristorante!"

Sorrido e abbraccio Harry d'impatto. Lui ricambia e mi accarezza la schiena ma tutto diventa decisamente imbarazzante quando sentiamo i versi strani e dolcinati delle nostre madri. Comunque sia, sono davvero felice che l'abbiamo presa bene.

Dopo un altro quarto d'ora persi a parlare del nostro rapporto io ed Harry saliamo in camera, chiudo la porta a chiave e do un leggero bacio ad Harry prima di rovesciare tutto il cassetto e scegliere cosa mettermi per andare al ristorante.

Har: "Io direi quelli lì grigi"

Indica un paio di jeans aderenti e grigi. Deglutisco e li prendo facendoli vedere al riccio. Vuole davvero che metta questi?

Lou: "Questi?" dico leggermente schifato dalla sua scelta

Har: "Sono aderenti. Quindi così posso ammirare il tuo bel culo"

Lou: "Il mio culo è solo per me Harry"

Har: "Se tu sei mio anche il tuo culo è mio"

Mi scappa una risata e butto i jeans sul letto optando alla fine proprio per quelli. Per la maglia prendo un semplice maglioncino bianco e le solite vans nere.

Guardo Harry per sapere se rimane in stanza o esce ma siccome non muove neanche un muscolo lo prendo come un volere rimanere. Quindi sospiro e incomincio a sfilarmi i pantaloni e la maglia rimanendo solo in boxer.

Har: "Merda Lou.."

Harry sta torturando il suo labbro inferiore e vedo il suo coso lì sotto incominciare a gonfiarsi. Così, preso dal panico, prendo subito i jeans e li infilo. Poi prendo la maglia e la metto sempre tenendo d'occhio Harry e le sue strane voglie.

Har: "Sei sexy"

Lou: "Lo so"

Har: "Ah ma che modesto"

Lou: "Ho imparato dal migliore caro Haz"

Strizzo l'occhio e infilo poi le scarpe mettendo i lacci dentro. Mi alzo da letto e vado verso lo specchio passandomi la mano fra i capelli cercando di farli più normali possibili.

Lou: "Ecco. Sono pronto.. ma tu vieni così?"

Har: "Certo. Ora su piccolo scendiamo di sotto"

Annuisco e lo seguo. Le nostre mamme sono già pronte. Lottie è di sopra con le ragazze e i bambini quindi perfetto, si può uscire.

Harry.

Entriamo in macchina, ovviamente mamma e Johannah davanti mentre io e Louis dietro. Louis ha la mano sulla mia gamba per tutto il tragitto mentre io sono perso ad ascoltare la musica.

Joh: "Harry voglio solo avvisarti di una cosa. Permettiti di far soffrire Louis e te lo puoi anche scordare"

Annuisco e tolgo le cuffiette guardando il mio principe.

Har: "Signora... se suo figlio soffre.. soffro io. Se suo figlio sorride, sorrido io. Se suo figlio piange, piangio io. Siamo come un solo corpo. Io amo Louis e non lo farò mai star male per uno come me. Quindi non si preoccupi"

Lou: "La stessa cosa vale per me. Lo amo troppo per farlo soffrire"

Ann: "Aaaw ma che dolci! Vorrei aver avuto anche io un fidanzato così al liceo"

Annuisco nuovamente. Ora arrivano i discorsi infantili.. bleah.

Ann: "Sai caro. Tuo padre il prossimo fine settimana ci verrà a trovare. Con Natalia"

CHE COSA?!

Har: "Come?! No non se ne parla proprio! Col cazzo che quel grandssissimo figlio di puttana entra in casa mia!"

Ann: "Harry! E' pur sempre tuo padre!!"

Har: "Quello stronzo, non è mio padre! Non lo è mai stato cazzo!!!"

Ann: "Ah come sei stupido Harry. E non alzare il tono di voce con tua madre!"

Incrocio le braccia al petto e sussurro un piccolo vaffanculo. Sono ancora teso, molto teso, non voglio vedere mio padre. O almeno non ora, non sono pronto. Se ne è andato circa quattro anni fa ed è come se fosse scomparso dalla faccia della terra. E a dire la verità.. non mi manca affatto.

Dopo altri buoni venti/trenta minuti di macchina arriviamo al ristorante, mi avvio fuori con Louis mentre le nostre madri chiudono la macchina.

Entro e vado subito a sedermi ignorando i richiami del proprietario. Per fortuna c'è Louis.

Lou: "Scusi, è un po' nervosetto oggi. Comunque.. Tomlinson e Styles"

Louis.

Non so veramente cosa sia preso ad Harry in macchina. So che il padre è molto spesso a lavoro e quindi non può tornare a casa ma perchè Harry ha reagito in quel modo? Non dovrebbe essere felice di rivedere suo padre dopo molto tempo?

Comunque. Vado a sedermi nel frattempo che Anne e Johannah chiaccherano un po' fuori e prendo posto vicino al mio ragazzo.

Har: "Non lo voglio vedere"

Lou: "Puoi dirmi perchè hai reagito così? Che ha combinato tuo padre?"

Fa cenno di no con la testa e sospira. Ammetto che un po ci rimango male, pensavo che me l'avesse detto ma da buon fidanzato non costringo nessuno a dirmi la pura verità.

Lou: "Qualunque cosa io per te ci sono sempre okey?"

Har: "Grazie Lou. Davvero, non saprei come vivere senza di te"

Lou: "La cosa è reciproca"

Har: "Potresti anche dirmi qualcosa di dolce anche tu qualche volta"

Lo vorrei baciare, ma non posso. Siamo in un luogo pubblico.

Lou: "Ti amo"

Gli sussurro all'orecchio quanto sia importante per me e quanto mi abbia cambiato la vita, quanto ora sono così desideroso di lui e lo vedo sorridere. Sorrido di rimando e torniamo in noi quando le nostre mamme si siedono.

Paradise -l.s [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora