Ventesimo capitolo

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"Entriamo? Fa freddo."
Tolsi la giacca e,anche se bagnata, la posai sulle spalle di Louis stringendolo delicatamente a me. Inizialmente esitò, ma poi mise la testa sulla mia spalla.
Mi sporsi e lo baciai.
"Mi bacerai sempre?"
"Ti vizierò con i miei baci." risposi scompigliandogli i capelli con una mano.
Sghignazzò e portò un braccio intorno alla mia vita.
Mettendo piede in casa mi venne del tutto automatico rivolgere un occhiata a Sten. Come previsto guardava la scena con i pugni serrati e le labbra premute in una linea sottile. Scossi la testa e tornai a guardare Louis.
"Perchè mi guardi? Ho qualcosa di strano?" chiese guardandosi la maglietta fradicia.
"Sono felice di stare con te."
Sorrise. Quella volta fu lui a fare la prima mossa. Poggiò le mani sulle mie spalle alzandosi sulle punte e portando le labbra sottili e invitanti alle mie. Sorrisi durante il bacio poggiando le mie mani dietro la sua schiena portandolo un po' più vicino.
Il problema più grande, però, risultava sempre Eleanor.

Louis.
"Ma ciao bellezze."
Sten era i piedi davanti a noi, inutile dire della reazione istintiva di Harry.
"Cosa c'è Sten?" chiesi tirando Harry dietro di me, in modo che non gli salti addosso sbranandolo vivo.
"Perché non racconti un po' al tuo bel ragazzo quella cosa?"
Mi raggelai sul posto.
Harry aggrottò le sopracciglia, guardò Sten e poi me "Lou?"
"Avanti Loulou. Digli tutto"
"I-io... io non..."
Scioccato feci qualche passo indietro fino a correre verso la mia stanza. Entrai e chiusi a chiave poggiando la schiena lungo la porta.
Sospirai frustrato cercando di ingoiare il groppo in gola che faceva sempre più male.
Non sapevo cosa stavo facendo quel giorno, non ne sapevo le fottute conseguenze.
Mi ritrovai a singhiozzare, cazzo, ero così dannatamente patetico.
"Louis, apri la porta."
Mi alzai piano, non volevo dirglielo ma Harry era l'unico modo per trovare un po' di conforto.
Aprii lentamente la porta rivelando un Harry preoccupato, entrò e si sedette sul mio letto mentre io chiusi la porta e rimasi lì, dandogli le spalle.

Harry.
"Vieni qui." dissi aprendo le braccia.
Louis si girò e venne verso di me a capo basso, mi alzai e lo strinsi fra le braccia.
"Io non volevo.."
"Posso sapere?"
Annuì stringendomi con più forza, come se volesse che io non lo abbandonassi.
"Circa.. due anni fa, prima di trasferirmi qui io e Sten eravamo migliori amici, a dir la verità per lui non ero solo un amico. Sten mi minacciava, mi diceva che se non sarei mai stato in qualche modo con lui avrebbe fatto si che tutti coloro a cui volevo bene succedesse qualcosa. Mi ha ordinato di compiere un servizio per lui, avevo paura e ho dovuto ubbidire. Ma io non..."
Incominciò a singhiozzare e mi face davvero male vederlo così. Non volevo vedere il mio ragazzo in quello stato.
"Louis, non sei costretto a spiegarmelo."
Scosse la testa. "Io non sapevo che quella donna ci avrebbe rimesso la vita."
"Che vuoi dire Lou?"
"Sten mi aveva detto di lasciare una bottiglia fuori casa di questa signora, dicendo che era del vino e che lei era sua zia. Invece era una bottiglia con dentro del materiale esplosivo... ho ucciso quella signora Harry!" sbottò allontanandosi di getto. Prese una lampada scaraventandola a terra e la stessa fine toccò a qualche libro e CD.
Era completamente fuori di se, sembrava impazzito.
Presi il suo viso tra le mani e appoggiai la fronte sulla sua.
"Non è stata colpa tua. Non tenerti questo peso, tu non potevi saperlo."
"Mi sta ancora tormentando Harry, non voglio che ti faccia del male." inarcai un sopracciglio "Ora a maggior ragione vuole che io scelga lui a te, ma io non voglio. Non voglio stare con lui, voglio stare con te."
Mi viene da sorridere e d'istinto lo baciai. Gli tirai leggermente il labbro inferiore tra i denti e lui portò le mani tra i miei capelli.
"Sono totalmente, fottutamente, pazzamente innamorato di te."
Quello era il finale che mi aspettavo quel giorno. E quando voglio qualcosa, la ottengo.

Paradise -l.s [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora