Undicesimo capitolo

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"Non lo meritavi." borbottò Tommy infilando goffamente le mani nelle tasche dei pantaloni.
Scrollai le spalle "Sapevo che sarebbe successo."
"Pensavo davvero che Louis provava attrazione verso di te. Mi dispiace."
Tommy chinò il capo ed io strinsi i pugni. Non doveva sentirsi in colpa, perchè poi? Ero io che mi illusi di una cosa non vera. Come ci si illude che babbo natale esiste. Una volta scopertà la verità, ti senti solo un coglione.
"Non è colpa tua."
Feci spallucce e lui mi fissò con occhi pieni di amarezza ma anche malinconia.
"Meritava quelle parole."
"Lo so." Sospirai.
Continuammo a camminare, ognuno immerso nei propri pensieri fino a quando il mio telefono cominciò a vibrare.
Era mia mamma.
"Mamma?"
"Amore. Questa sera verranno i Tomlinson a cena da noi, contento?" disse con fin troppa enfasi nella voce.
Rischiai di strozzarmi con la mia stessa saliva.
Invitare Louis e famiglia a casa nostra?
Era tutto un fottuto incubo.
"Oh.. ehm.. si."
"Perfetto! Ora torna a casa su che tu e Gemma dovete prepararvi. Saluta Tommy da parte mia e digli che domani forse andiamo a pranzare da loro."
"Okay."
Riposi il cellulare nei pantaloni una volta attaccata la chiamata.
Una domanda che mi sorse spontanea fu: come avrei fatto a fingere che non fosse successo niente se avevo Louis a pochi centimetri da me?
Guardai Tommy, gli rivolsi la cattiva notizia e dopo qualche minuto di imprecazioni da parte del ragazzo mi accomiatai con un cenno della mano.

"Oh caro finalmente. Gemma è di sopra ti aiuterà a... chi è questa graziosa ragazzina?" chiese mia madre sorpresa nel vedere la ragazza di fianco a me.
"Mamma. Lei è Aurora, la mia ragazza."
Sulle labbra le spuntò un sorriso sornione, battè le mani e prese Aurora per il braccio trascinandola all'interno della casa "Come sei carina! Ho sempre detto che mio figlio ha dei buoni gusti." annuì convinta e poi sorridendole dolcemente aggiunse "Ritieniti parte della famiglia."
"Grazie signora Styles. Per me è un piacere conoscere la madre di Harry."
Dopo un ultimo saluto mia madre rinchiuse con se Aurora in cucina mentre io mi segregai in camera. Non avevo per niente voglia di vedere Louis, né tanto meno la mia ipotetica ragazza. Ma era sempre meglio di rimanere da solo con lui.
Aurora non era antipatica e credo che diventerà come una sottospecie di migliore amica, ma non sarà mai una fidanzata, non amo lei. Amo lui. Il ragazzo che mi ha ridotto il cuore in cenere, che lo ha calpestato e gettato come se fosse niente, spazzatura. Si.. perchè di me rimase solo spazzatura.
Rimasi per qualche minuto a fissare le assi di legno sul soffitto prima che qualcuno bussò alla porta.
Aurora fece capolino all'interno della stanza sedendosi ai piedi del letto.
La treccia le ricadeva morbida sulla spalla lasciata nuda dalla maglietta lilla.
Era una bella ragazza, su quello era inutile discuterne.
Rimanemmo per un po' di tempo a parlare del più e del meno.
Aurora mi fece ancora i complimenti per la dolcezza di mia madre, mi disse che le aveva promesso di insegnarle a fare i cupcake e non potetti non ridacchiare per l'enfasi che traspariva nella sua voce.
"Harry, scusa, hai visto il mio... oh ciao. Tu sei una amica di Harry?"
Ci voltammo entrambi. Gemma era impalata sulla porta con un sorriso sulle labbra e le mani piantate sui fianchi.
"Sono la sua fidanzata." rispose sicura Aurora sorridendole "Tu sei Gemma vero? Harry parla molto di te."
Gemma mi sorrise per poi scuotere la testa lasciandoci in tranquillità.
Le volevo bene, ma più guardavo Aurora più provavo pena per lei, non si meritava tutto quello che le stavo facendo.
Dovevo diglielo, ma come? Poi mi abbandonerà?
Non voglio. Oh almeno non oggi.
"Vuoi una mano a scegliere qualcosa per stasera?"
"Si grazie."
Si diresse verso l'armadio e aprì un anta alquanto disgustata. Si voltò verso di me e mi fece cenno di avvicinarmi. Beh.. il mio armadio non era dei migliori in quel momento ma riuscii a pescare una felpa grigia, un jeans e delle scarpe da ginnastica.
Iniziai a sfilarmi la maglietta ma lei mi fermò, la guardai in cerca di una spiegazione e lei arrossì di botto.
"N-non davanti a me Harry."
Ridacchiai "Che c'è di male?"
Alzò gli occhi al cielo, mi diede un bacio prima di uscire dalla stanza. Assicurato che aveva chiuso la porta sospirai e tolsi la maglia.
Mi chiesi per quanto sarei resistito con Louis con il peso che portavo al petto per Aurora.
Non era una giornata delle migliori. E sinceramente non mi andava proprio di vedere Louis, il mio cuore era già infondo ad un abisso mentre cercava di tornare a galla, se lo vedessi, verrebbe ritrascinato giù.
Ma non potevo neanche non cenare.
Mi facevo tutti quei problemi quando avrei potuto semplicemente non guardarlo. Si! Mi bastava non guardarlo e tutto sarebbe andato bene, la serata sarebbe passata in compagnia della mia fidanzata e tutto sarebbe andato liscio come l'olio.
Per tocco finale mi passai una mano in mezzo ai riccioli proprio quando suonò il campanello, segnando l'arrivo dell'ultima persona che mi andava di vedere.
Scesi frettoloso le scale con dietro di me Aurora che rise e mi sedetti sul divano invitandola a sedersi sulle mie gambe.
Sentii la porta aprirsi e accesila tv, tentando di distrarmi da tutto e da tutti.
"Salve signora Styles."
"Oh ciao Louis. Come va caro?"
"Molto bene grazie... ehm.. Harry c'è?"
"Si certo. E' sul divano."
Sentii degli sguardi su di me e automaticamente strinsi Aurora in un abbraccio mentre lei appoggiò la sua testa sul mio petto.
"Harry è educazione salutare gli ospiti!" sbottò mia madre.
Sbuffai e spostai lentamente Aurora alzandomi dal divano e andando incontro ai miei ospiti. Non guardarlo.. non guardarlo.
"Salve signori Tomlinson!" sorrisi porgendo loro la mano in segno di saluto.
"Salve ragazzo." mi strinse la mano il padre di Louis.
"Ciao caro." ci raggiunse anche Aurora "Lei è tua sorella?"
Ridacchiai "Gemma sta di sopra. Lei è Aurora, la mia fidanzata."
Solo in questo momento guardai Louis. Strinse con forza i pugni e mi sentii soddisfatto. Quando tutti si avviarono in cucina e Louis mi passò di fianco lo afferrai per una spalla sussurrandogli "Geloso Tomlinson?"
Louis si irrigidì, mi ignorò e raggiunse la sua famiglia in cucina.
Ci sedemmo anche io e Aurora, lei vicino a me ovviamente.
Sto incominciando ad affezzionarmici.
"Allora.. Louis ho sentito che ti sei fidanzato con mia cugina. E' vero?" chiese Aurora incrociando le mani sotto a mento.
Mi venne l'istinto di sputare l'acqua che stavo bevendo.
Tutti mi guardarono straniti ma liquidai con un gesto della mano.
"Si." Rispose secco Louis.
"Da quanto state insieme tu ed Harry?" chiese invece Johannah.
"Mmmh.. qualche giorno credo. Vero amore?" si girò e mi sorrise.
Ricambiai il sorriso annuendo.
Volevo provare. Non importava se dopo avrei avuto una lunga discussione con Aurora per quello ma dovevo, dovevo farlo per vedere se Louis fingeva o meno.
"E credo che sia stata la scelta migliore della mia vita."
Riposai lo sguardo su Aurora e poi guardai Louis che sta guardando il tavolo mimando un "La scelta migliore della mia vita e bla bla bla."
Divertiti e spunto da un moto di adrenalina presi il volto di Aurora una volta assicurato che lui ci stia guardando e la baciai.
"Che dolci!" strillò Gemma battendo le mani.
Le sorrisi e finimmo di mangiare.
Quando ero finalmente sazio dopo aver mangiato tre porzioni di ragù ,facendo ridere Aurora ogni volta che ne richiedevo una, mi alzai e andai in bagno.
Mi detti una ritoccata ai capelli, giusto perchè mi erano caduti davanti alla fronte ed uscii.
Notai Louis appoggiato al muro intento a guardare per terra.
Alzò lo sguardo su di me, raddrizzai le spalle e feci per superarlo ma mi afferrò il polso tirandomi leggermente a se.
Il mio cuore non aveva mai battuto così forte.

Paradise -l.s [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora