Decimo capitolo

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"E poi? Intendo.. dopo il contatto cos'è successo?"
"Niente Tommy. Cosa sarebbe dovuto succedere?"
Eravamo all'uscita da scuola, mancavano dieci minuti al suono della campanella ed era già da un po' di tempo che cercavo la testa bruna di Louis.
Se avesse mantenuto la promessa fatta il giorno precedente sarebbe dovuto venire fuori scuola per andare a mangiare insieme.. da amici.
Purtroppo.
A dir la verità rimasi scioccato dalla sua confessione, insomma.. era gay e questo avrebbe dovuto rallegrarmi, infondo quando ci baciammo non mi urlò contro di essermi rincoglionito.
Eppure sentivo che qualcosa stesse cambiando in negativo.
"Hey testa riccia!"
"Lou!"
Louis si fece avanti in mezzo alla folla seguito da una ragazza, alta, snella, occhi marroni e capelli leggermente ondulati e un senso di gelosia mi invase da testa a piedi.
"Ragazzi. Lei è Eleanor, la mia fidanzata" sorrise per poi mettere un braccio attorno alle spalle della ragazza.
Sgranai gli occhi automaticamente e la mascella sembrava arrivarmi al suolo, la sua ragazza?
"Piacere. Voi siete?" disse Elecosa sorridendo a me e il mio migliore amico.
"Due miei amici. Tommy e.. Harry." rispose subito Louis.
Quando pronunciò il mio nome accompagnato da "amici" mi sentii sprofondare negli abissi più scuri che possano esistere, il mio viso diventò cupo e guardai un punto fisso a terra perso nel vuoto, un vuoto dove c'era la mia vita buttata nel cesso, la mia felicità accartocciata come un pezzo di carta.
"Piacere. Da quanto state insieme?" disse Tommy incrociando le braccia al petto.
"Ieri sera. Louis venuto fuori casa mia e si è dichiarato." sorrise Eleanor e lasciò un bacio sulla guancia di Louis.
Alzai finalmente gli occhi da terra e sentii la testa iniziare a girarmi, in più lui mi stava guardando.
Cercai di fargli capire i miei sentimenti, che per me quel bacio non era stato solo un esperienza, ma lui rimase neutro.
Raccolsi il mio ultimo grammo di felicità e mi incamminai verso la strada salutando con un sorriso Tommy e un saluto Eleanor ma non degnando neanche di uno sguardo Louis.
Mi soffermai al cancelletto e mi appoggiai al muro mettendo le cuffiette ma senza ascoltare niente.
Mi aveva mentito per tutto questo tempo. La gelosia, gli abbracci e il bacio erano tutta una finzione.
Ero un coglione, solo un emerito coglione.
Vidi poi passare Eleanor e salutarmi con un cenno della mano e un sorriso enorme, per educazione ricambiai e ritornai a guardare la casa gialla davanti a me, però.. carina.
I miei pensieri vennero interrotti quando sentii Tommy.. urlare?
Così mi voltai e osservai la scena come molte persone stavano facendo. Tommy stava aggredendo Louis.
"Lo hai ferito!" urlò spintonandolo.
Louis d'altro canto non reagì.
"A che gioco stai giocando eh Louis? Lo baci e poi te ne vieni fuori con questa puttanata della ragazza, ma ti senti? Fai vomitare Tomlinson, vomitare!"
Osservai attonito la scena, Louis sembrava mortificato davanti ad un Tommy furioso di rabbia.
Sorrisi al pensiero che il mio migliore amico mi stesse difendendo e mi alzai andandogli incontro.
Per quanto potesse istigarmi la scena che mi si parava davanti dovevo portare via Tommy di lì prima che uno dei due si facesse davvero del male.
"Andiamo Tommy." sospirai afferrandogli la mano.
Lui mi guardò e annuì per poi riposare lo sguardo su Louis.
Io invece non mi degnai di guardarlo ma sentii i suoi occhi su di me.
Non sopportandolo tirai via Tommy andandocene da quell'inferno.

Paradise -l.s [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora