Capitolo 24

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Al crepuscolo, i quattro ragazzi si ritrovarono davanti alla bottega del sarto come avevano deciso.
"Dove cazzo é il culone?" Chiese Stan sbuffando.
Butters si guardò intorno pensieroso.
"Là c'è una taverna, probabilmente sarà andato lì ad ingozzarsi" esclamò Kyle, indicando un edificio poco lontano.
"Tentar non nuoce" disse Kenny avviandosi nella direzione indicata dall'elfo.

"Com'erano i giardini?" Chiese Kyle all'amico.
"Molto belli, ad un certo punto ho dovuto legare Butters che voleva farsi una coroncina di fiori" rispose Stan ridendo.
Butters lo spintonó giocosamente.
"Voi invece? Avete trovato delle letture interessanti?" Chiese il guerriero.
"Niente di che" rispose evasivo il rosso, aprendo la porta della taverna.

Poco distante dall'entrata, videro un Cartman ubriaco e molesto, che stava intrattenendo una conversazione molto spinta, con una povera cameriera.
"Eric, mi sa che per stasera hai bevuto abbastanza" disse Kenny, sfilandogli il boccale dalle mani.
"E lei signorina é libera di tornare al suo lavoro" continuò Stan, facendo alzare la ragazza dalle gambe del mago, liberandola dalla sua presa.

"Grazie" disse Heidi imbarazzata, scappando verso la cucina.
"Ehi! Ma che cazzo fate? Mi stavo divertendo!" Sbraitò Cartman, guardandosi la mano in cui, poco prima, teneva l'idromele.
"La signorina non mi sembrava proprio" ribatté Butters.
"Era una stupida cameriera, il suo lavoro é servire i clienti" rispose il mago.

"Ora gli tiro un pugno" si intromise Stan.
"Non servirebbe a niente, guarda quanto é ubriaco" rispose Kyle schifato.
"Tu... Tu stupido elfo..." Disse Cartman indicandolo.
"Mentre vi assicurate che non combini altri casini, io vado a prenotarci delle stanze" disse Kenny allontanandosi.

"Io cosa?" Chiese Kyle riprendendo il discorso.
Cartman lo guardò con occhi vacui, come se non lo vedesse veramente.
"Io odio gli elfi" concluse il mago facendo un singhiozzo.
"Che novità" rispose Kyle, sedendosi accanto a lui.

"Se fosse per me, ci sarebbero ancora le leggi razziali che vi escluderebbero dal prendere contatto con gli umani" continuò il mago fra un singhiozzo e l'altro.
"Ora stai esagerando..." Si intromise Butters.

"Lascia stare, non sa che sta dicendo... Guarda in che condizioni é" rispose l'elfo guardando da un'altra parte.
"Invece sto benissimo. Prima, quando voi eravate segregati, stavamo molto meglio. Hai presente quando eravate rinchiusi nelle foreste come cani rabbiosi? Con la vostra cultura ci avete contaminati! Voi saccenti, perfettini, figli di put-".
Stan gli si gettò addosso tirandogli un pugno in faccia.

"Di un'altra parola e ti uccido" ringhiò Stan.
"Meglio se lo porto in camera" si propose Butters.
Fortunatamente, arrivò Kenny con le chiavi e, insieme al paladino, portarono Eric a dormire, prima che aggiungesse altro.

"Tutto bene?" Chiese il guerriero all'amico.
"Si tutto bene... Non pensavo ci fosse ancora qualcuno che pensasse queste cose. Lo so che Cartman é un coglione, ma non pensavo fino a questo punto..." rispose l'elfo tristemente.

"Lui non sa cosa avete passato tu e la tua gente in quel periodo... Parla a sproposito. Avrei voluto picchiarlo più forte" disse Stan stringendo un pugno.
Kyle lo guardò dolcemente.
"Grazie Stan... lo sai vero che sei il mio migliore amico?".
"E tu il mio" rispose il guerriero battendogli una mano sulla spalla.

"Comunque, credo proprio che domani gli verrà un bell'occhio nero" disse Kyle smorzando la tensione.
"Lo credo anche io" rispose Stan ridendo.

"Ci prendiamo una birra e poi andiamo a dormire anche noi?" Propose il rosso.
"Volentieri".

***

Cartman si svegliò con un forte dolore alla testa... E all'occhio.
"Ma che cazz...?" Disse alzandosi a sedere.
"Buongiorno, idiota" disse Kenny fissandolo dallo stipite della porta.
"Perché mi fa male l'occhio?" Chiese il mago.

"Ieri hai alzato troppo il gomito e hai detto delle cose sgradevoli su Kyle... E, alla fine, Stan ti ha tirato un pugno" rispose Kenny guardandolo fisso.
"Quel figlio di puttana, ora vado nella sua stanza e lo uccido" sbottò il mago.
"Adesso basta Cartman, ho sopportato le tue stronzate per fin troppo tempo. Questo è un ultimatum: fai qualsiasi altra cosa per irritare il gruppo e ti faccio internare nelle segrete" disse il biondo fulminandolo con lo sguardo.

"Giuro su Dio che, finita questa missione, mi prendo una vacanza per star lontano da voi coglioni" sbuffò Cartman rassegnato.
"Tu neanche credi in Dio" ribatté Kenny.
"Questi sono dettagli..." Rispose il mago accennando un sorriso.

Kenny gli andò davanti, guardandolo serio.
"Allora siamo d'accordo?".
"Direi di sì, non ci tengo a finire nelle segrete..." Rispose Eric stringendogli la mano.

Pochi secondi dopo, qualcuno bussò alla porta.
"Si?" Chiese Kenny.
"Sono Butters, andiamo a fare colazione?" Rispose il paladino dall'altro lato della porta.
"Arriviamo" rispose il biondo.

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Sicuramente ci saranno errori perché non l'ho riguardato, entro stasera gli do una rilettura veloce e correggo... Per ora ve lo beccate così, chiedo scusa 😉

La Gemma dell'Oltre: L'inizio ~ South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora