Capitolo 15

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Kyle prese il suo boccale di birra e andò a sedersi ad un tavolino, in un angolo appartato della taverna.
Non appena era uscito fuori dalla grotta, era rimasto scioccato.

Si era ritrovato in mezzo a tantissime persone: mercanti, popolani e persino alcuni nobili che correvano da una parte all'altra di una piazza.
Era così disorientato che aveva deciso di recarsi ad una locanda per chiedere informazioni e, il locandiere, era stato così gentile da spiegargli non solo dove si trovasse ma, lo aveva persino fornito di una mappa dettagliata della città e dei dintorni.

Mentre sorseggiava con gusto la sua birra alle spezie, buttò un'occhiata veloce alla mappa.
"Galuda..." Disse a bassa voce, passando un dito sull'immagine della città. Spostò il dito lungo una linea tratteggiata che portava a sud dove trovò un'immagine del Lago del Tormento.

"C'è troppa distanza, non è possibile che abbia fatto così tanta strada in così poco tempo" disse pensieroso.

"Mi stai davvero rompendo le palle Nob. Com'é possibile che non hai il cazzo di idromele?".
Kyle fu riscosso dai suoi pensieri al suono di quelle parole. Non era mai stato più felice di sentire quella voce, si alzò di scatto e andò con passo svelto verso il bancone.

"Cartman!" Disse sorridendo l'elfo.
"Kyle?! Lo sapevo che eri vicino! Ho sentito il tuo odore di merda nella caverna e ti abbiamo seguito fino a qui" rispose il mago.
Un barlume di speranza si accese nell'elfo che evitò di dar peso allo sgradevole commento.
"Abbiamo? Stan e Butters sono con te?" Chiese ansioso.

Il mago lo guardò confuso.
"No, Butters e Kenny sono con me".
"Kenny?" Chiese Kyle con uno sguardo ancora più confuso del compagno.

Il biondo uscì dalla folla accompagnato da Butters.
"Oh Kyle, che piacere. Ti stavamo cercando" disse il giovane sorridendogli.
"Principessa... Kenny... Cosa ci fai qui?" Domandò nuovamente l'elfo.

"Ora ci prendiamo da bere e poi vi racconto tutto. Comunque puoi chiamarmi semplicemente Kenny, in via eccezionale" rispose quest'ultimo ordinando una pinta di birra.

Quando tutti ebbero preso da bere, si sistemarono al tavolo di Kyle e aspettarono che il biondo iniziasse a parlare.
"In realtà c'è poco da dire, a corte mi annoiavo e volevo fare qualcosa di utile per il mio popolo. Sono venuto in questa città, Galuda, per fare delle ricerche per conto mio e mi sono imbattuto in voi" disse semplicemente Kenny.

"Che ha di speciale questa cittá?" Chiese Butters incuriosito.
"Niente di particolare, è famosa perché la gente del posto sa moltissime cose e le condivide molto volentieri con gli avventurieri più curiosi. Difatti, si dice in giro che il Mago Oscuro voglia dare un ballo in maschera per festeggiare un lieto evento. E questo, tra l'altro, mi fa pensare che non abbiate ancora recuperato la Gemma" rispose Kenny.

I tre ragazzi si guardarono l'un l'altro imbarazzati, poi Kyle prese la parola.
"Abbiamo avuto dei problemi...".
"Ovvero...?" Chiese il biondo alzando un sopracciglio.
Cartman abbassò lo sguardo, probabilmente stava cercando di fondersi con la panca su cui era seduto.

"Stan è impazzito, o meglio, il suo sé malvagio che avevamo addormentato temporaneamente dopo la Guerra si è risvegliato" disse Kyle.
"Com'è potuto succedere?" Sbottò Kenny.

"Il suo che...?" Esclamarono in coro il mago e il paladino.
Kyle sospirò.
"Stan dopo la guerra ha sviluppato una doppia personalità. Si sentiva così in colpa per le atrocità commesse sul campo di battaglia che iniziò a pensare fosse stata un'altra persona a compierle. Dato che questa faccenda lo stava portando alla follia, con Kenny abbiamo deciso di portarlo da una Guaritrice che ha sigillato quella parte di lui. Ma qualcuno poi ha avuto la geniale idea di fargli uno stupido incantesimo..." Disse Kyle fulminando Cartman con lo sguardo.

"Sei proprio un imbecille" esclamò Kenny guardando il mago.
"Pensavo di fargli un favore!" Rispose Eric per la centesima volta.
"Quindi dobbiamo portarlo nuovamente da un'altra Guaritrice?" Chiese Butters pensieroso.

"In teoria si, però non sappiamo dove sia Stan" rispose Kyle sbuffando.
"Quindi come ci muoviamo?" Chiese ancora il paladino.
"Prima troviamo Stan e, visto il suo stato mentale non sarà molto difficile. Andrà sicuramente in luoghi affollati per uccidere più persone possibili. Dopo lo portiamo da una Guaritrice e poi cerchiamo un modo per intrufolarci al ballo che è fra tre settimane" concluse Kenny.

"Mi sembra un ottimo piano" disse Cartman cercando di arruffianarsi la principessa.
"Stai zitto ciccione. A te ci penserò dopo" ribatté secco Kenny.
Kyle sorrise divertito.
"Non c'è niente da ridere stupido Elfo" brontolò il mago.

Pochi istanti dopo entrò un uomo urlando nella locanda.
"Il villaggio vicino! È stato dato alle fiamme da un demone! Ha ucciso tutti gli abitanti, persino le donne e i bambini... Dicono che adesso si stia dirigendo qui, dovremmo scappare tutti!".

Il panico si diffuse in un attimo: pinte che volavano in giro, gente che urlava, tutti che si fiondarono verso l'uscita della locanda per tornare a casa, prendere più cose possibili e scappare lontano.

"Bingo!" Disse Kenny.
"Non ci resta che attendere il suo arrivo e preparargli un'imboscata" asserì Butters.
"Sono d'accordo" annuì l'elfo.

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Scusate per il ritardo ma in questi giorni ho avuto molto da fare, spero che questo capitolo vi stia piacendo. Stan sta diventando davvero una spina nel fianco, vero?
Però è tanto dolcino anche così malvagio 😊

La Gemma dell'Oltre: L'inizio ~ South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora