Capitolo 12

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"Red..." Sussurrarono in coro i ragazzi.
La rossa non li degnó neanche di uno sguardo, era troppo impegnata a cercare di capire cosa fosse successo a Clyde.

Quando parve essere giunta ad una conclusione, si recò vicino alla casa e strappò delle erbette da un vaso.
"Mangia, tesoro" disse dolcemente a Clyde.
Il Nano eseguì senza fare domande e, pochi istanti dopo, tornò delle sue dimensioni normali.

Subito dopo, la ragazza, guardò furiosa Cartman.
"Tu! Tu hai osato fare questo al mio dolce tesoro?".
"Sempre meglio di quello che voleva fargli Stan" rispose il mago alzando le mani.

I ragazzi si guardarono intorno.
"Dove cazzo é andato Stan?" Urlò Butters frustrato.
"Come guardiano fai proprio schifo" disse Cartman all'elfo.
"Scusami se ero distratto dalla situazione" cercó di giustificarsi Kyle.

Clyde iniziò a sudare freddo.
Dove diavolo era finito quel demonio?
"Che succede?" Chiese Red guardandolo preoccupata.
"Lui... Lui non é umano..." Disse deglutendo il Nano.
"Non ti preoccupare ti proteg-" iniziò a dire Red, quando una lama uscì dallo stomaco del piccoletto.

"Noooo!" Urlò la rossa.
Due occhi azzurri di una crudeltà infinita comparvero dietro la schiena di Clyde e, con un gesto fulmineo del braccio, il guerriero, gli recise i tendini di entrambe le caviglie, facendolo cadere rovinosamente a terra, tagliandogli la gola subito dopo.

"Te l'avevo detto che prima o poi ti avrei ucciso" disse Stan con un ghigno malefico dipinto sul volto.
"Adesso tocca a te" continuò rivolto verso Red, che continuava a fissare il corpo di Clyde che piano piano si stava dissanguando sempre più.

"Stan!" Urlò Kyle cercando di andargli incontro.
"State lontani voi tre!" Ribatté il guerriero con sguardo glaciale.
I tre compagni si guardarono e si fecero un cenno di assenso.
Avrebbero dovuto fermarlo, con ogni mezzo possibile.

Kyle stava per estrarre l'arco, quando una scossa del terreno gli fece perdere l'equilibrio.
"La pagherete per questo" disse Red in preda agli spasmi.
"Ehi, noi non c'entriamo niente. É stato Stan a fare il cazzone!" Urlò Cartman per sovrastare il rumore del terreno che si sbriciolava sotto i piedi.

Butters andò gattonando verso di lui.
"Stai zitto Eric, non mi sembra il momento di farla arrabbiare ancora di più".
Un attimo dopo, il terreno iniziò a dividersi.
Kyle cercò di raggiungere il punto dove si trovavano Cartman e Butters ma, calpestò un punto estremamente fragile e cadde... Cadde in una profonda oscurità e perse i sensi.

"Kyle!" Esclamò Butters vedendolo sprofondare nel terreno, che si richiuse proprio sopra di lui.
Anche quello sotto i loro piedi iniziò a sgretolarsi velocemente.
"Dammi la mano Eric!" Ordinò il paladino.

"Non sono finocchio" rispose il mago guardandolo schifato.
"Ora!" Lo fulminò Butters.
Appena le loro mani si congiunsero, caddero anche loro nel buio del sottosuolo e svennero.
Un attimo dopo, il terreno smise di tremare.

"Bene bene, quindi siamo io contro di te" disse Stan rigirandosi un coltello fra le mani, noncurante di dove fossero finiti i suoi amici e se stessero bene.
"Per quanto vorrei ucciderti in questo momento, devo pensare al mio Clyde" rispose Red creando intorno a lui una gabbia di legno.

"Come se questa cosa potesse fermarmi!" Sbraitò Stan da dentro.
Ma la ragazza non lo consideró, andò dal Nano e lo portó immediatamente in casa.
Lo distese su un massiccio tavolo di legno di quercia e iniziò a preparare degli strani intrugli con delle erbe.

Stan prese un acciarino e iniziò a bruciare la gabbia, impaziente di uscire.
"Dannazione, cosi ci vorranno almeno dieci minuti" imprecò.
Beh... Non credo di avere altra scelta per uscire di qui.

Red massaggió gli unguenti sulle ferite di Clyde e iniziò a dire parole in una lingua sconosciuta, come fossero una preghiera.
"Per favore non andartene, sei tutto quello che ho" disse singhiozzando.
Clyde allo stremo delle forze, la guardò con un'infinita dolcezza e le sorrise un'ultima volta, prima di cadere nel sonno eterno della morte.

"Nooo!" Urlò nuovamente la ragazza. Tutto il suo corpo sussultava per il dolore.
Passarono svariati minuti, in cui fu inondata da una marea di emozioni diverse, fino a che una rabbia cieca non la travolse.

Alzò lo sguardo pieno di odio e corse verso la porta.
Quando arrivò davanti alla gabbia di legno, notò che era vuota con una fessura larga quanto un uomo, completamente bruciata.

"Cazzo!" Urlò con le lacrime agli occhi.
"Non ti preoccupare dolcezza, sono ancora qui" rispose un'ombra alle sue spalle, prima di sentire un rivolo caldo solcarle la guancia.

Toccó con la mano solo per constatare che Stan l'aveva tagliata proprio sotto l'occhio.
"Visto che non ci sono quei rompi palle, questa volta mi divertirò sul serio" disse il guerriero scomparendo nelle tenebre.

Red si passò l'unguento sulla ferita che subito si rimarginó.
Prese un respiro profondo e si preparò a combattere.
"Ti vendicherò amore mio, é una promessa" disse risoluta.

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Le cose sembrano essersi invertite, i buoni o, perlomeno Stan, sono diventati cattivi e i cattivi buoni. Mi dispiace ma Clyde doveva morire, sennò Red non può combattere al suo meglio.
Mentre Kyle, Cartman e Butters? Lo scopriremo... 😏

La Gemma dell'Oltre: L'inizio ~ South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora