Capitolo 13

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Red si guardò intorno acuendo i sensi. Quel ragazzo aveva davvero qualcosa di demoniaco, non riusciva a localizzarlo. Non produceva neanche un fruscio, era come scomparso nel nulla.

Improvvisamente sentì un colpo allo stomaco che la fece piegare in due dal dolore.
"Mhm.. sarà più noioso del previsto" asserì Stan sbuffando.
Le tirò un calcio nel viso, facendola finire a terra ansimante.
"Ma non eri una specie di strega? Fai qualcosa dannazione! Così non é divertente" disse prendendola per i capelli e rimettendola in piedi.

La ragazza lo guardò con un odio tale da fargli venire un brivido di piacere.
Il guerriero le avvicinò nuovamente il coltello al viso.
"Cos'è questa faccia arrabbiata? Qui serve un bel sorriso".
Proprio mentre stava per incidere la pelle candida e vellutata di Red, questa fece un leggero gesto della mano che gli lussó il polso facendogli cadere il coltello.

"Cazzo che male! Ti sei decisa a tirare fuori gli artigli?" Disse Stan lasciandola andare.
Si guardò il polso per qualche secondo e, con la mano sana, fece una pressione forte ma decisa sulla parte scomposta, facendola tornare al suo posto. Questo, gli provocò una leggera fitta di dolore. Strappò una fascia di tessuto dai pantaloni e la legò saldamente in modo da tenere il polso fermo.
Soddisfatto della sua opera, guardò Red in modo minaccioso per poi nascondersi di nuovo nelle tenebre.
"Esci fuori bastardo! Devi pagarla per quello che hai fatto al mio Clyde" urlò Red in preda alla disperazione.
Stan sorrise nell'ombra, gustandosi ogni attimo.
La ragazza stava iniziando a perdere lucidità e, il guerriero, pensò che fosse il momento migliore per attaccare.

Uscì dall'ombra per una frazione di secondo e la taglió all'altezza del polpaccio per celarsi di nuovo agli occhi di lei.
Lei lanciò un urlo di dolore.
"Maledetto! Smettila di nasconderti. Un uomo non potrebbe avere questi poteri! Chi sei tu in realtà?!" Chiese Red in preda all'isteria totale.

Stan le comparse davanti al viso facendola sussultare.
"Colui che ti ucciderà" disse il guerriero con un sorriso sadico stampato in volto. Le prese il viso tra le mani e le ruppe il collo con violenza.

La strega cadde in terra a peso morto,  con uno sguardo di puro terrore ancora stampato in faccia.

Stan sbuffò contrariato.
"Dalle arie che ti davi pensavo fossi più forte di così... Meno male che dovevi vendicare il tuo uomo" disse dando un calcetto al corpo della ragazza.
"Beh a quanto pare mi sbagliavo" continuò alzando le spalle.

Si guardò intorno pensieroso.
"Ragazzi?" Provò a chiamare senza ricevere risposta.
E ora dove cazzo sono finiti? Imprecò Stan fra sé e sé.

***

Kyle aprì gli occhi solo per constatare di ritrovarsi immerso in un'oscurità totale.
Si mise a sedere tastando le pareti.
Roccia. Forse sono in una caverna? Si concentrò ed espirò con forza.
Disse qualche parola in elfico e delle lucciole comparvero da una fessura in una parete, illuminando l'ambiente.

Si trovava in una piccola insenatura rocciosa sotto terra, c'era un piccolo cunicolo che si estendeva davanti a lui per chissà quanti metri.
Mi sa che non ho altra scelta, se voglio ritrovare gli altri devo provare ad andare avanti.

Così, l'elfo, si incamminò lungo il tunnel, prestando molta attenzione a dove metteva i piedi, alcune rocce erano davvero acuminate.
Poco più avanti il tunnel si biforcava in due direzioni.
"Oh proprio magnifico!" Esclamò Kyle frustrato.

E ora dove dovrei andare?
Guardò prima una strada e poi l'altra, l'istinto gli consigliò di andare a destra e così fece.
Tanto peggio di così non poteva andare no?

Camminò per delle ore, quando, raggiunse un'ampia grotta sotterranea con un bellissimo laghetto al centro. Le pareti erano costellate di piccoli cristalli azzurri luminescenti che rendevano quel posto surreale, quasi magico.

Si avvicinò all'acqua e guardò il suo riflesso. Era davvero sconvolto, gli ultimi giorni erano stati molto pesanti e la follia di Stan... Stava peggiorando, altro che felicità magica. Quel maghetto del cazzo gli aveva fritto il cervello, gli aveva tirato fuori un'oscurità che non vedeva da anni, probabilmente l'ultima volta che l'aveva visto così fu quando combatterono contro l'esercito del Mago Oscuro.

Oh cazzo! Esclamò Kyle avendo un'illuminazione.
Aveva capito cos'era successo a Stan, doveva assolutamente trovarlo e portarlo da una Guaritrice.
Sennò Craig e la sparizione della Gemma, sarebbero diventati l'ultimo dei loro problemi.

Cartman aveva risvegliato la parte Oscura di Stan, quella che avevano soppresso con fatica dopo la guerra e tutte le atrocità che il guerriero aveva commesso. Ed ora era tornata fuori, molto più sadica di prima.

Doveva sbrigarsi a uscire di li, immerse le mani nel laghetto bevendo e sciacquandosi il viso. Un attimo dopo era nuovamente in piedi e pronto a riprendere il cammino.
Te lo giuro Stan. Ti farò tornare com'eri prima.

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Ecco scoperto l'arcano, durante la guerra con i due regni Stan era un guerriero violento e crudele, per non farlo morire di sensi di colpa, finita la guerra Kyle era riuscito a nascondere quella parte di lui nei meandri della sua mente, provocandogli una scissione in due personalità distinte. Stan il Guerriero e Stan il Sadico. Cartman ha risvegliato la parte malvagia e ora sono tutti nei casini, come sempre 😂
Mi sembrava doverosa una spiegazione.
Chiedo scusa per eventuali errori ma oggi sono di fretta e non ho tempo per riguardarlo.

La Gemma dell'Oltre: L'inizio ~ South ParkDove le storie prendono vita. Scoprilo ora