𝓙𝓸𝓼𝓱
Vedere il suo nome nella notifica, ha svegliato qualcosa dentro di me.
Dovrei fregarmene e rispettare tutte le sue decisioni, ma non ci riesco. Vuole il mio aiuto, è questo quello che conta.
Non so nemmeno dove si trovi adesso, eppure ho tanta voglia di vederla. Di toccarla e di riempirla di baci. Andare da lei adesso è molto complicato, sono accorto di denaro e i nostri genitori non vorrebbero che ci andassi. Quindi sono obbligato a rimanere qui, chilometri e chilometri lontano da lei. Sapere che mi ha cercato, mi riempie fottutamente di gioia, ma sapere di non poterla aiutare come vorrei mi spezza completamente.
Mi dispiace per il povero gattino, vorrei così tanto poter fare qualcosa.
Perché tutto deve essere così difficile? Perché continua a scappare da me? Perché non si ferma per un attimo e mette in chiaro le cose? Crede di essere l'unica a soffrire, oppure a non capirci più nulla?
Invece si sbaglia. Passo tutto il mio tempo a letto. Ho messo da parte lo sport, quando in realtà dovevo allenarmi per avere il posto di giocatore professionista da me tanto desiderato, eppure sono bloccato.
Non considero più nessuno, il mio cellulare è quasi costantemente inutilizzato.
Dovrei essere felice, avrò un posto in squadra, ma sinceramente non me ne importa più niente. Vorrei avere solo lei e rinunciare a tutto. Aspettavo da molto un suo messaggio, l'ho pure sognato, finalmente è arrivata la mia occasione. Prendo il mio cellulare e digito il suo numero. Il cellulare squilla, ho così tanta paura che riagganci.
Ti prego rispondi.
«Pronto?», domanda dall'altro capo della linea telefonica. È la sua voce, che non è cambiata, anzi è ancora più bella.
«Lucy? Mi senti?», spero proprio di si, sarebbe un peccato non poterla sentire.
«Josh..», è troppo bello sentirla pronunciare il mio nome.
«Di cosa hai bisogno?», domando, continuo a sentire il suo respiro, sempre più forte di prima.
«Questo gatto è ferito. Perde troppo sangue, la sua zampa è ferita. Credo ci sia qualcosa all'interno», il suo tono è disperato. Non sapevo avesse un gatto. Però non mi meraviglierei, da piccola le sono sempre piaciuti.
«Hai qualcosa per medicarlo?», mi sembra stupido aiutare da lontano, però non esistono alternative.
«Solo qualcosa che ho usato per medicare il graffio che ho ricevuto», graffio? Cosa le è successo?
«Di cosa parli? Chi ti ha graffiato?», domando confuso.
«Sempre questo gatto. Lo stavo coccolando e mi ha graffiata». Adesso tutto inizia ad avere senso.
Mi piace troppo quando parla, ho bisogno di sentirla. Lei è indispensabile.
«Ascoltami bene. Devi prendere delle bende e fasciarlo, prima però medica per bene la ferita, dovrebbe riprendersi. Guarda se riesci ad estrarre quel materiale che è all'interno», sembro un veterinario, ma in realtà non so altro.
Mi fa star bene sapere che lei mi ascolta ancora.
«Va bene. Grazie Josh», queste sono le ultime parole, so che sta per staccare. Non la sentirò più, se ne andrà.
«Prego Lus», azzardo chiamandola con il suo nomignolo, ma questo lo faccio perché ho troppa voglia di lei e di riaverla.
«A presto», ha chiuso. Sapevo che sarebbe durato così poco, eppure ci sto ancora male.
La tristezza mi invade. Perché tutto questo succede a me?Guardo l'orario segnato nella sveglia, non ci credo che ho dormito tutto il giorno.
Ormai la mia vita la passo stando a letto.
Non so se le cose cambieranno, ma spero di sì. Non voglio vedere nessuno. Rifiuto chiamate da tutti, perfino da Robert.
Non dovrei trattare male proprio lui, perché è l'unico che non mi abbia ancora abbandonato.
I miei pensieri costanti si rifanno sempre a Lucy. Vorrei andare da lei, ma è impossibile.
L'ha fatto di proposito ad allontanarsi, quando ha capito che le cose stavano per avere un'altra piega ha preferito fuggire.
Io voglio essere coraggioso, per affrontare tutto questo.
Non c'è una spiegazione logica, che riesca a definire come mi sento, perché mi sento proprio sottoterra, come se avessi scavato una fossa con le mie stesse mani.
Devo trovare una soluzione a tutto ciò, o forse nemmeno esiste..
Il mio cellulare squilla, non è Lucy, ma Robert.
«Dimmi amico», affermo. Non ho tanta voglia di conversare.
«Sei ancora a letto?», domanda come se sapesse già dove mi trovo.
«Già», ormai non ho altri li luoghi oltre questo.
«Amico apri, ho una sorpresa», dalla sua affermazione deduco che sia sotto casa.
Mi alzo, aprendo la tenda e vedo che la sua jeep parcheggiata lì. Mi vede e mi saluta con la mano. Prendo le prime cose che trovo per essere presentabile, poi mi dirigo alla porta per farlo accomodare.
«Tu non ci crederai mai», dice tutto elettrizzato.
«Cos'è successo?», domando sempre più confuso.
Estrae dalla tasca quelli che sembrano due biglietti.
«Preparati andiamo all'aereo porto!», non capisco dove vuole andare, non sono nemmeno in vena.
«Non ho voglia, rimango a casa», cammino in direzione della mia camera.
«Vuoi fare la muffa qui dentro?», annuisco perché è una delle mie opzioni. «Quindi non vuoi andare a trovare la tua cara sorellina?», ci sto capendo sempre meno.
«Non sappiamo dove sia andata. Evita di essere così allegro che non è giornata», sembra più emozionato di me. Capisco che può permettersi qualunque cosa, ma il mio stato d'animo fa completamente schifo.
«Ho un detective competente. Lo pago anche per queste piccolezze», cammina per la mia camera, fermandosi nel mio armadio. Da lì prende una valigia e la inizia a riempire.
«Robert fermati, non è il caso di andare da lei», mi guarda perplesso. Ma non posso fare altro, devo rispettare la sua scelta. Ha voluto lei fare questo viaggio, perché dovrei raggiungerla?
«Invece si, fai il depresso. Sinceramente mi sono rotto di vederti così». È deciso nella sua scelta, per questo non vuole ascoltarmi.Già la valigia l'ha completata. Va pure nel mio bagno, da dove prende vari prodotti.
«Ma le tue cose?», sorride come uno stupido.
«Amico mio, ho già tutto pronto», finisce con le mie cose e controlla se c'è tutto.
«Da quando hai in mente questo?», chiedo preoccupandomi dei suoi comportamenti.
«Da quando fai lo stupido. Josh vai a riprenderti ciò che ti appartiene, prima che sia troppo tardi».
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RIVOGLIO IL MIO DISASTRO
Literatura FemininaSembra essere passato un secolo dall'ultima volta che Lucy e Josh si sono scambiati uno sguardo passionale. Da allora tutto è cambiato: Lucy non sa più chi è realmente, vive con un vuoto interiore, che non è più in grado di colmare. Josh non è più i...