capitolo 2

57 3 3
                                    

Paride Pov's

cammino e cammino... speravo che quel corridoio non finisse mai, invece in 2 minuti ero già arrivato alla porta, era stato più corto del previsto il tragitto, ciò che non mi era sembrato nel momento in cui avevo visto Tebaldo. L'ansia mi stava divorando, non so per quale motivo, non so se era per ciò che dovevo dire o a CHI lo dovessi dire, ma ormai era arrivato il momento, dovevo esporre tutto il mio coraggio e fare questa dannata richiesta, non volevo deludere la mia famiglia, soprattutto dopo che il Principe aveva scoperto di alcune scappatelle di Mercuzio CHISSA' CON CHI... ma basta! Ora dovevo pensare solo a me. Busso. Con mia sorpresa è un volto gracile e dolce a darmi il benvenuto nella camera, la nutrice... ho sempre pensato che fosse una donna con delle ottime qualità, unica al mondo, sapeva come comportarsi nel mondo giusto sempre, del resto, era stata lei a convincere il conte di questo incontro, le devo un favore. A proposito di conte Capuleti, eccolo là. Tutti in città parlavano di lui come una persona senza cuore, cattiva e spietata, dicevano che osava mettere in punizione Giulietta per due o tre giorni solo perché qualche volta usciva senza permesso di casa insieme alla balia, ma in fondo lo comprendo, queste strade non sono sicure e tutto ciò era frutto solo di una grande preoccupazione. Alzai lo sguardo e i miei occhi incontrarono i suoi, così aguzzi e prorompenti, con lo sguardo era in grado di gelarti, non mi sorprendo che Tebaldo sia suo nipote.

"dimmi figliuolo, perché hai fatto richiesta di questo incontro?"

wow, siamo arrivati subito al sodo non me lo aspettavo. Beh, era il momento, mi conveniva sputare il rospo.

"i-io v-v-orrei c-chiedere..."

balbetto un sacco, mamma mia che vergogna, se mio padre mi vedesse non saprei cosa penserebbe...

"caro mio, non farti problemi, dimmi tutto, io sono qui per ascoltare te, di certo non per sentir parlare me, altrimenti questo incontro non avrebbe senso"

allarga le suo labbra in un sorriso... allora non è così spietato come dicevano tutti

"sono qui per chiedere la mano di vostra figlia, la bellissima Giulietta Capuleti, credo di essere l'uomo che si può prendere meglio cura di lei, se così non fosse, farò tesoro di questo incontro fino a morte e cercherò il cuore di vostra figlia in lungo e in largo senza darmi pace"

"le tue intenzioni mi sembrano molto buone caro conte Paride, ma vedete, mia figlia non ha ancora l'età e penso che darla in moglie così presto non possa che portarle svantaggi, magari tra due anni ne potremmo riparlare"

è stato l'incontro più veloce che avessi mai fatto. Non poteva finire tutto in quel momento, volevo continuare a parlare, mi guardo intorno per cercare il viso della balia, che appena trovo, inizia a parlare

"credetemi conte Capuleti, lui vi aiuterà, vi sdebiterà, lui farà follie per quegli occhi suoi"

era il mio momento.

"ma per pietà non dite no, datela a me, io l'amerò, guardate che, le ragazze che hanno meno di lei sono già madri!"

"sì, ma le donne che vanno a marito così in fretta, troppo presto perdono la freschezza! Stasera in casa mia c'è la festa! Voi accrescerete il numero dei miei invitati di uno, parlate con tutte, provateci con tutte e amate quella che per merito vi sembrerà superiore alle altre, tra loro c'è mia figlia, la mia volontà è solo l'accessorio del suo consenso!"

Non so se considerarmi più fortunato o sfortunato, speravo tutto fosse più semplice, speravo che mi concedesse la sua mano molto più facilmente, ma invece stasera dovevo andare al ballo in maschera, riconoscere Giulietta, ballare insieme a lei e conquistarla... sempre meglio di una negazione come quella di prima.

"la ringrazio mille conte Capuleti, farò tesoro delle sue parole, le conserverò nel mio cuore fino a stasera e una volta conquistata sua figlia, non farò altro che ritornare nel luogo di questo icontro, e rifare la stessa proposta che ho fatto precedentemente"

"vedo che sei molto consapevole di ciò che fai ragazzo mio! E voglio essere sincero con voi, vi dirò, io non lo so, la bimba mia è appena un fiore e io non ho che lei, tempo non è, credete a me, lei non ha l'età, nuova al mondo è, prima fiorirà e prima appassirà, offrirete a lei, un ballo e con garbo e poesia, tanta galanteria, e poi chissà, si vedrà!"

"la ringrazio infinitamente per queste sue parole, sono come una legge per me, arrivederla a questa sera"

Faccio per andarmene ma la balia mi ferma per il braccio. Possibile che avevano ancora altro da dirmi?

"non dovrebbe salutare prima il conte? E' educazione!"

Mi giro verso conte Capuleti, lo avevo salutato no? Forse loro hanno un usanza diversa, cosa dovrei fare? Lui si avvicina a me, incontro i suoi occhi alquanto divertiti che incrociano i miei sbarrati e confusi, senza la minima idea di cosa dovevo fare.

"vedi figliuolo, ormai sei quasi di famiglia, noi qui ci salutiamo posando le nostre labbra l'uno sulle guance dell'altro"

Cooooosa!? Prima mi tratta come un estraneo dicendo che è troppo presto per prendere la mano di sua figlia e ora mi considera uno di famiglia? Beh in fondo... non mi sembra nulla di sbagliato, è sicuramente un primo passo. Mi avvicino con il corpo, prendo la sua mano e ci scambiamo quel piccolo gesto com'è di consuetudine fare da loro. E' una cosa stupenda, non ero mai stato a contatto ravvicinato con una persona sino ad ora come in quel mondo. Nemmeno il tempo di fare ciò che mi accorgo di essere rimasto a vederlo per qualche minuto

"Ahah! Caro ci siamo salutati, non dobbiamo fare altro, puoi anche andare ora, a stasera"

"AH si! A stasera"

Apro la porta di scatto e la richiudo ancora più velocemente, che figura! Ma si può essere più stupidi di così? Chissà che impressione ho fatto... alzo lo sguardo e vedo che appoggiato alla finestra di fianco alla camera c'era Tebaldo, che mi squadra da testa a piedi.

"stavi origliando tutto?"

"sì, genio, credi che sono fesso?" e scoppia in una risata fragorosa. Se a lui avevo fatto questa impressione chissà cosa pensava il conte di me in quel momento...

"credi che abbia fatto davvero una brutta figura?"

"hai tante cose da imparare, e si, credo di non aver mai visto nulla di più imbarazzante di questo, specialmente quando ti sei incantato a guardarlo con la bocca aperta"

"A-AVEVO ANCHE LA BOCCA APERTA?!"

"si, ci mancava solo che ti colasse la bava! Se speri di conquistare Giulietta in questo modo ti sbagli di grosso"

"l-lo so... sono un caso perso..."

"potrei darti una mano"

COOOOSA?!?!? TEBALDO?! TEBALDO CAPULETI CHE MI VUOLE DARE UNA MANO?!

"cosa? T- Tebaldo sappi che se mi stai prendendo in giro non è divertente, sono in una situazione veramente brutta"

"ho intenzione di aiutarti veramente, ma a una sola condizione"






Spazio autrice

Mi è piaciuto davvero un sacco scrivere questo capitolo, spero di aver reso bene l'imbarazzo di Paride AHAH

Giulietta o... conte Capuleti? [Paride x Conte Capuleti]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora